Le mafie in Veneto: tre giorni di confronto all’Auditorium M9 di Mestre

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Si terrà il 29, 30, 31 gennaio, presso l’Auditorium Cesare De Michelis dell’M9 – Museo del ‘900 di Mestre, la seconda edizione della rassegna “Mafie in Veneto – Presenza nell’economia e nell’ambiente” organizzata dalla Sezione regionale del Veneto dell’Albo Gestori Ambientali assieme ad Unioncamere Veneto, LIBERA: Associazioni, nomi e numeri contro le mafie A.P.S. e il Comitato Imprenditoria Femminile della CCIAA Venezia Rovigo con il patrocinio di ANCI Veneto, Albo Nazionale Gestori Ambientali, Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Venezia e con la media partnership di NEM – Nord Est Multimedia.

La tre giorni, che rientra nell’ambito delle iniziative previste dal Protocollo Legalità in Veneto: Ambiente ed Economia, in essere tra gli Enti promotori dell’iniziativa, affronterà il tema della Legalità e della lotta alle presenze criminose nell’economia, nell’ambiente e nella società in convegni, analisi e dibattiti, coinvolgendo importanti interlocutori del mondo delle istituzioni, delle imprese, delle associazioni e delle professioni.

Presenti durante le giornate anche una rappresentanza di studenti appartenenti a scuole secondarie di secondo grado di tutto il Veneto che hanno partecipato, nell’anno scolastico passato, ad un percorso formativo dedicati alla tematica oggetto della rassegna e che verranno premiati nella mattinata del 29 gennaio.

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Di assoluto spessore il parterre di relatori che si avvicenderà sul palco dell’M9 sin dal mattino del 29 gennaio.

Programma del 29 gennaio

Sessione 1 – ore 9:30: “Si avverte la presenza della criminalità organizzata nel nostro territorio?”

Ad aprire i lavori saranno Antonio Santocono, Presidente di Unioncamere Veneto e Vallì Zilio, Presidente della Sezione Regionale Veneto Albo Gestori Ambientali e Presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Venezia Rovigo. Seguiranno i saluti istituzionali di Darco Pellos, Prefetto di Venezia, e Cristiano Corazzari, Assessore Regionale alla cultura, sport, sicurezza e flussi migratori.

Monica Billio, Professoressa Ordinaria dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, e Marco Lombardo di Libera, presenteranno, in seguito, numeri ed evidenze emerse da ricerche e studi recenti che daranno il segno della presenza delle mafie anche nella nostra regione, per poi lasciare spazio al confronto tra le istituzioni nella successiva tavola rotonda con Darco Pellos, Prefetto di Venezia, Bruno Cerchi, già Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Venezia, Mario Conte, Presidente di ANCI Veneto e Roberto Bet della Cabina di Regia del Protocollo Legalità della Regione Veneto. Modererà la mattinata il giornalista Ugo Dinello.

Programma del 30 gennaio

La giornata del 30 gennaio sarà interamente dedicata all’imprenditoria femminile ed alle tematiche di genere. Si parlerà dei numeri e del valore delle imprese femminili, degli ostacoli che ancora oggi le imprenditrici devono affrontare nello sviluppo delle proprie attività, cui si aggiunge spesso anche la circostanza di dover operare in contesti di presenza della criminalità organizzata.

La mattinata vedrà avvicendarsi diverse testimonianze, tra cui anche una delegazione di donne messicane, composta da una giornalista ed una ricercatrice. Nel pomeriggio il focus si sposterà sulle Donne che dicono No alle mafie, con la presentazione di esperienze e percorsi di affrancamento e con lo spettacolo “Ti racconto le mafie” messo in scena dal Teatro Bresci.

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Sessione 2 – ore 9:30: “Donna è Impresa. Attività economiche in presenza di mafia”

La mattina del 30 gennaio, moderata da Vallì Zilio, sarà introdotta da Emanuela Fattorel, Segretario Generale della Camera di Commercio di Venezia Rovigo. A seguire gli interventi:

  • Il valore dell’impresa femminile – Anna Maria Moressa, Economista – Research Department Intesa San Paolo;
  • Fare impresa in contesti di mafia – Stefania Grasso, figlia di Vincenzo Grasso imprenditore assassinato dalla ‘ndrangheta;
  • Un esempio di riscatto, visioni sul Messico – Annabel Hernandez, giornalista e scrittrice;
  • Criminalità e impresa, il punto di vista del professionista – Antonella Baretton, Comitato Pari Opportunità Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Venezia.
  • Conclude la sessione mattutina Francesca Zottis, Vicepresidente del Consiglio Regionale del Veneto.

Sessione 3 – ore 15:30: “Storie di Donne: Il loro NO alla mafia!”

Nel pomeriggio, moderato da Don Giorgio De Checchi di Libera – Referente nazionale per il progetto “Liberi di Scegliere”, si terranno i seguenti interventi:

  • Liberi di scegliere: un nuovo percorso di speranza – Enza Rando, Senatrice R.I. Membro della Commissione Parlamentare Antimafia;
  • Economie criminali e saccheggio dell’umanità. Riflessioni sulle violenze in Messico – Sandra Odeth Gerardo Pérez, Antropologa e Ricercatrice;

Spettacolo teatrale “Ti racconto le mafie” del Teatro Bresci.

Conclude la sessione pomeridiana, Vallì Zillio, Presidente del Comitato Imprenditoria Femminile Camera di Commercio Venezia Rovigo.

Programma del 31 gennaio

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Sessione 4 – ore 10:00: “Legalità e Ambiente: bonifiche e territori”

Discariche abusive, territori inquinati, attività che hanno compromesso l’ambiente in cui viviamo e buone pratiche nel ripristino ambientale saranno, infine, oggetto di discussione e analisi durante la mattinata conclusiva introdotta dalla Presidente Sezione Regionale Albo Gestori Ambientali Vallì Zillio:

Bonifiche: l’evoluzione della normativa negli anni – Maurizio Pernice, già Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente;

Bonifiche: l’iter autorizzatorio – Marianna Morabito, Team Esperti – Ufficio del Commissario Unico alle Bonifiche;

Albo Gestori Ambientali – Categoria 9: requisiti per l’iscrizione – Enrico Morigi, Componente Comitato Albo Gestori Ambientali;

Discariche abusive: lo stato delle Bonifiche – Alessio Tommaso Fusco, Ten. Col. Subcommissario alle Bonifiche – Capo Divisione Coordinamento, Logistica e Comunicazioni;

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Best Case: esempi di recupero ambientale e di bonifica – Fabrizio Purchiaroni, Ecosantagata srl e il progetto di Landfill Mining – Roberto Pedron, La bonifica delle acque sotterranee da cromo esavalente: il caso di Tezze sul Brenta.

Chiuderà l’evento, moderato da Marco Casadei Segretario della Sezione Veneto dell’Albo Gestori Ambientali, Daniele Gizzi, Presidente del Comitato Nazionale Albo Gestori Ambientali.

Il senso del progetto

“Per il Sistema camerale veneto, la legalità è il presidio della libera concorrenza economica e rappresenta una delle linee strategiche prioritarie di sviluppo – dice Antonio Santocono, presidente di Unioncamere Veneto – le Camere di Commercio sono infatti antenne naturali sul territorio, luoghi di ascolto, accompagnamento e sostegno anche per quelle realtà che si trovano in situazioni di difficoltà economica e finanziaria, offrendo loro strumenti e opportunità per il rilancio. Gestiscono inoltre un patrimonio di dati, informazioni e strumenti avanzati che vengono messi a disposizione delle Forze dell’Ordine nelle loro attività di prevenzione e che sono un supporto prezioso per contribuire a individuare chi opera al di fuori della legalità. Anche nel mondo della scuola, in quanto luogo che prepara al mondo del lavoro, il sistema camerale porta iniziative per formare i giovani all’importanza di vivere in un ambiente imprenditoriale sano e trasparente. In quest’ottica di ferma determinazione nella tutela della legalità economica abbiamo aderito alla Cabina di regia istituita dalla Regione Veneto per la promozione e diffusione della cultura della legalità e sostenuto diverse iniziative di sensibilizzazione sul territorio, in collaborazione con la Regione Veneto e con le parti sociali, con il contributo scientifico di esperti del settore e alle ricerche e studi delle Università. Anche oggi siamo qui per testimoniare il nostro essere in prima linea a difesa della legalità economica e il nostro sostegno a quella grande maggioranza delle imprese oneste della nostra regione, che ogni giorno lottano per essere competitive nei mercati internazionali e creare benessere per il nostro territorio”.

“La Sezione Regionale Veneto dell’Albo Gestori Ambientali – spiega Vallì Zilio, presidente di sezione – svolge un ruolo di primaria importanza nella diffusione dei valori e della cultura della legalità sia attraverso il suo operato quotidiano che attraverso iniziative aperte ai cittadini ed ai giovani in particolare. Da anni, infatti, collaboriamo con l’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto per portare nelle scuole queste tematiche. Sono ormai migliaia gli studenti che hanno partecipato alle edizioni annuali del percorso che attuiamo assieme ad Unioncamere Veneto e Libera parlando di legalità, tutela del mercato, tutela dell’ambiente ed economia circolare. Una risposta, quella delle scuole e degli studenti, che aumenta di anno in anno, segno che siamo sulla strada giusta per far comprendere che solo un’economia sana ed un mercato trasparente consentono uno sviluppo equilibrato e rispettoso di tutti i cittadini. Quest’anno, il primo in qualità di Presidente della Sezione Veneto dell’Albo, seconda donna presidente di sezione in Italia, e in qualità di professionista che affianca imprenditori ed imprenditrici nella gestione contabile delle aziende, ho voluto fortemente che la seconda giornata del convegno fosse dedicata all’imprenditoria femminile e alle Donne che dicono no alla mafia. Le donne, nonostante gli ostacoli che ancora oggi incontrano nell’affermazione delle differenze di genere, sono ferree nel perseguire la legalità e sono molto più sensibili al mantenimento delle dinamiche di mercato sane. Con coraggio tante donne hanno saputo, inoltre, svincolare sé stesse ed i propri figli da famiglie mafiose costruendo un futuro diverso ed alimentando la speranza che le Mafie possano essere un giorno sconfitte.”

Marco Lombardo, referente veneto di Libera: “Abbiamo voluto, insieme ai nostri partner, riproporre una seconda edizione della rassegna di approfondimento sul fenomeno criminale e mafioso in Veneto tenutasi l’anno passato, e ciò al fine di poter raggiungere la più ampia platea possibile – istituzioni, mondo economico, d’impresa e del lavoro, discenti e cittadinanza – per riportare tali temi al centro del dibattito pubblico regionale. Spetta, infatti, a tutti noi, indipendentemente dal contesto sociale e lavorativo cui afferiamo, poter adottare quei comportamenti consapevoli, frutto di approfondimento e analisi, funzionali ad un effettivo contrasto sistemico alla presenza mafiosa e non all’interno dei nostri territori e comunità.”



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