Marano, box confiscato e assegnato alla moglie del Consigliere Rusciano. Santoro e De Stefano: “È uno scandalo politico, il consigliere si deve dimettere, ingerenza Sindaco inopportuna, va annullata la procedura”

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“Come consiglieri comunali d’opposizione, non possiamo ignorare la gravità della gestione della vicenda legata ai 7 box confiscati alla criminalità organizzata in via adda. Il fatto che uno di questi box sia stato assegnato, seppur in via provvisoria, alla moglie del consigliere comunale Nunzio Rusciano rappresenta un episodio che solleva pesanti interrogativi sulla trasparenza e sull’etica delle istituzioni comunali. Il regolamento approvato il 7 novembre 2024 è chiaro: «non possono concorrere alla concessione di beni confiscati quegli organismi e/o nuclei familiari dei quali facciano parte amministratori, dipendenti comunali e loro parenti e affini fino al 3º grado, che vi svolgano funzioni direttive ovvero che abbiano svolto nel biennio precedente, né quegli organismi i cui soci versano in ipotesi di incompatibilità o esclusione previste dalla legge». tuttavia, a causa della pubblicazione tardiva delle modifiche al regolamento – avvenuta solo il 18 dicembre 2024, rendendolo effettivo dal 28 dicembre 2024 – si è creato un vuoto normativo che ha permesso a Rusciano di aggirare di fatto la clausola di incompatibilità e presentare domanda. troviamo estremamente grave che il sindaco fosse presente durante i lavori della commissione di gara.

Questo fatto, da solo, compromette la neutralità e l’imparzialità dell’intera procedura, aggiungendo ulteriori ombre a un iter che avrebbe dovuto essere limpido e inattaccabile. La presenza di un’autorità politica in una gara d’appalto di beni confiscati alla criminalità organizzata non è solo inopportuna, ma mina profondamente la fiducia nei confronti dell’operato degli organi amministrativi.

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9 domande per 7 box: troppe irregolarità

Un’altra questione che solleva gravi dubbi riguarda le modalità di presentazione delle domande. Ci risulta che siano state protocollate 9 richieste per 7 box, 7 nello stesso giorno e, sembra, persino da una sola persona. Chiediamo una verifica immediata: se risultasse che le firme e i protocolli siano stati tutti rilasciati dalla stessa persona, sarebbe necessario procedere con l’annullamento del bando.

Come è stato possibile che una procedura così delicata, che riguarda beni confiscati alla criminalità organizzata, non abbia previsto controlli più stringenti per prevenire irregolarità così evidenti?

Come consiglieri comunali d’opposizione, chiediamo risposte immediate su questi punti:
1. perché il regolamento è stato pubblicato con così tanto ritardo?
2. chi ha autorizzato l’avvio del bando prima dell’entrata in vigore della clausola di incompatibilità?
3. quali organi hanno vigilato sulla regolarità delle domande?
4. perché sono state accettate domande protocollate in modo sospetto, tutte nello stesso giorno e apparentemente da una sola persona?
5. qual è stato il ruolo del sindaco durante i lavori della commissione?

Questo vicenda non è solo un problema amministrativo, ma un vero e proprio scandalo politico. La trasparenza è un valore irrinunciabile, soprattutto quando si tratta di beni confiscati alla criminalità, che dovrebbero essere strumenti di legalità e non oggetto di sospetti o favoritismi.

Ribadiamo con forza che la politica ha il dovere di essere un esempio di correttezza e responsabilità. La gestione di questa procedura, invece, è l’esatto opposto. se vogliamo ristabilire la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, è necessario che si faccia piena luce su questa vicenda e che i responsabili ne rispondano pubblicamente.
non basta una rinuncia: servono dimissioni anche qualora il consigliere Rusciano decidesse di rinunciare all’assegnazione, il danno è ormai fatto. il conflitto d’interessi è evidente, e l’unico modo per ristabilire un minimo di credibilità sarebbe che il consigliere Rusciano rassegnasse immediatamente le proprie dimissioni. Questi beni devono rappresentare un simbolo di legalità e riscatto per la collettività, non diventare oggetto di giochi di potere e favoritismi.”

Consiglieri Salvatore De Stefano e  Francesco Santoro, lista INSIEME SI PUÓ.

&copy Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews

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