Un operaio di 26 anni รจ morto in un incidente sul lavoro avvenuto a Mandatoriccio, comune della fascia ionica in provincia di Cosenza. La vittima (Maicol Affatato) stava lavorando in un capannone quando, secondo quanto si รจ potuto apprendere, una parte del tetto dello stabile ha ceduto facendolo precipitare da unโaltezza di almeno 10 metri. Nella caduta il ventiseienne avrebbe battuto violentemente la testa. A nulla sono valsi i soccorsi prestati dagli operatori del Suem 118. Intervenuto anche lโelisoccorso.
Lโuomo si trovava sul tetto del capannone di unโazienda specializzata nella lavorazione del ferro quando parte della copertura ha ceduto facendolo precipitare a terra. Accertamenti sono in corso sul luogo dellโaccaduto da parte dei carabinieri in merito alla posizione lavorativa della vittima che non risulterebbe alle dipendenze dellโazienda. Sul posto anche gli ispettori degli uffici preposti alla verifica della sicurezza sul lavoro. Dellโincidente รจ stata informata la Procura della Repubblica di Castrovillari. Eโ il secondo tragico incidente sul lavoro in Calabria avvenuto a distanza di poco piรน di 20 giorni: nei primi giorni del 2025 a Lamezia aveva infatti perso la vita il 38enne Francesco Stella.
La Cisl Cosenza: โUna ecatombe. Servono controlli, prevenzione e cultura della sicurezzaโ
ยซPoche ora fa a Mandatoriccio โ dichiara il Segretario Generale della CISL di Cosenza, Giuseppe Lavia โ ha perso la vita in un incidente sul lavoro un giovane operaio di 26 anni, a causa del cedimento del tetto del capannone su cui stava lavorando. Mentre ci stringiamo attorno ai familiari della vittima, unendoci al loro dolore, continuiamo a registrare un bilancio sempre piรน drammatico: รจ una ecatombe vera e propria, quella delle morti sul lavoro. Servono controlli, prevenzione e cultura della sicurezza. Non si puรฒ uscire di casa per andare al lavoro e non farvi piรน ritorno. In attesa che vengano accertate le dinamiche dellโaccaduto, come CISL โ conclude il Segretario provinciale Lavia โ gridiamo la nostra rabbia e la nostra indignazione: fermiamo questa scia di sangueยป. ยซLa perdita di un giovane di soli 25 anni, caduto dal tetto di un fabbricato in una zona industriale periferica di Mandatoriccio, ci lascia sgomenti e profondamente addoloratiยป. Christian Demasi e Pasquale Costabile della Filca-Cisl Calabria, esprimono il proprio cordoglio e la vicinanza ai familiari del giovane operaio morto in un incidente sul lavoro.
ยซQuesta ennesima morte sul lavoro, al di lร di quanto emergerร dal lavoro degli inquirenti, non puรฒ e non deve essere archiviata come una fatalitร . Le cadute dallโalto continuano a essere una delle principali cause di mortalitร nei luoghi di lavoro, evidenziando come le norme sulla sicurezza siano ancora troppo spesso disattese, soprattutto nei piccoli cantieri e nelle realtร produttive meno strutturateยป.
Demasi e Costabile richiamano con forza la necessitร di applicare rigorosamente i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, che rappresentano uno strumento fondamentale per garantire la formazione e la sicurezza dei lavoratori: ยซLa formazione non รจ un lusso o un costo da tagliare. ร un diritto imprescindibile che va rispettato e potenziato, attraverso lโutilizzo degli enti di formazione e il coinvolgimento di tutte le parti sociali. Ogni lavoratore deve essere adeguatamente preparato ad affrontare i rischi legati alla propria attivitร quotidiana. Per questo serve un impegno concreto da parte delle istituzioni, delle imprese e degli organismi di controllo. ร necessario intensificare i controlli e rafforzare le ispezioni nei luoghi di lavoro. Questi devono essere frequenti, mirati ed efficaci, ma anche educativi, per promuovere una cultura della sicurezza che coinvolga tutti i soggetti del sistema produttivo. Nonostante lโintroduzione della patente a crediti, che qualifica lavoratori e imprese, รจ soprattutto il lavoro sommerso a continuare a generare una scia di sangue intollerabile. Questo fenomeno รจ particolarmente evidente nei piccoli cantieri, spesso invisibili, dove non ci sono i protocolli di sicurezza e legalitร . ร in questi contesti che bisogna intervenire con maggior decisione, per garantire il rispetto delle normative e tutelare la vita umana. ร necessario un forte cambiamento culturale: bisogna investire in formazione, vigilanza e sicurezza. Lavorare non deve significare rischiare la vita ogni giorno. La sicurezza deve diventare una prioritร condivisa, un valore imprescindibile per lโintera societร . La dignitร e il valore della vita umana โ concludono i sindacalisti della Filca-Cisl Calabria โ devono essere messi al centro di ogni scelta politica, economica e socialeยป.
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