Usa, centinaia di migranti espulsi. Trump: ‘Dazi all’Italia? Vedremo, Meloni mi piace’

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Il nuovo provvedimento prevede la detenzione fino alla loro espulsione di un’ampia fascia di stranieri senza documenti, compresi i richiedenti asilo, che hanno commesso reati minori come il furto o il taccheggio. Trump poi è ritornato sul tema dei dazi: “Meloni mi piace molto, vediamo cosa succede!” ha detto, prospettando un’a possibile esenzione dalle misure punitive contro l’Ue

L’amministrazione Trump ha iniziato le deportazioni degli immigrati entrati illegalmente negli Stati Uniti utilizzando aerei militari. “Le deportazioni stanno andando bene”, ha detto il presidente degli Stati Uniti al suo arrivo in North Carolina, sottolineando che le autorità americane “stanno mandando via tutti i peggiori criminali”. Ad annunciare l’inizio dei voli di rimpatrio era stata Karoline Leavitt. “I voli per le deportazione sono iniziati”, ha detto. “Il presidente Trump sta inviando un messaggio forte e chiaro al mondo intero: se entri illegalmente negli Stati Uniti d’America, dovrai affrontare gravi conseguenze”. Nelle scorse ore si parlava di almeno 538 migranti illegali, con centinaia di espulsi nel corso di un’operazione di massa effettuata pochi giorni dopo l’inizio della presidenza di Donald Trump. Il profilo X della Casa Bianca ha postato una foto di alcuni migranti ammanettati in fila, pronti a salire su un aereo militare per essere espulsi.

“Promesse mantenute”

“Promesse fatte, promesse mantenute”. Questa è il tipico slogan elettorale che la Casa Bianca, sul suo account di X, pubblica sulla foto che mostra immigrati in catene che vengono fatti salire su un aereo militare per essere deportati. Leavitt parla di “voli di deportazione” iniziati. La foto arriva dopo che il Pentagono ha confermato il primo dispiegamento di altri 1500 militari sul confine – l’obiettivo di Trump è arrivare a 10mila – a seguito della dichiarazione di emergenza nazionale fatta dal presidente nel suo primo giorno di mandato. Le misure prevedono anche l’invio di aerei militari per deportare i migranti che si trovano nei centri di detenzione al confine e quelli che verranno fermati in futuro. Secondo quanto riferisce la Cnn, citando fondi del dipartimento della Sicurezza Nazionale, i primo voli di rimpatrio forzato sono partiti dal Biggs Army Airfield ieri sera e sarebbero stati rimpatriati 75-80 cittadini del Guatemala che avevano attraversato recentemente il confine. 

Trump apre all’Italia sui dazi    

“Meloni mi piace molto, vediamo cosa succede!”. Nella riffa quotidiana di Donald Trump sul tema dei dazi – fra minacce a mezzo mondo e dietro front – irrompe il rapporto personale con la premier italiana consolidato dalla presenza di Giorgia Meloni all’Inauguration Day. Che potrebbe valere all’Italia un’esenzione dalle misure punitive contro una Ue che “ci tratta molto male”, come ha ripetuto più volte il tycoon ieri a Davos. Una dichiarazione tutta personale e istintiva, tipica di Trump, che fa sperare l’agroalimentare perché potrebbe mettere al sicuro una parte consistente dell’export italiano verso gli Usa. Ma soprattutto le parole del presidente Usa preannunciano il ritorno dei dazi selettivi – modulati in funzione del livello di gradimento di questo o quell’altro leader politico – come grimaldello per cercare di dividere i Paesi dell’Unione proprio nel momento in cui l’agenda Draghi – più integrazione come una via per rilanciare la crescita – è giudicata più urgente che mai. Dai vini ai formaggi, dall’automotive al pollame, l’uso coercitivo dei dazi è una riedizione del primo Trump. 

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