Customise Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorised as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyse the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customised advertisements based on the pages you visited previously and to analyse the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Giorno della Memoria, Dario Calimani: «La Shoah? La storia registra il passato e non insegna nulla»

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 


di
Marco Ciccimarra

Venezia, il presidente della Comunità ebraica di Venezia: «L’antisemitismo è vivo e vegeto fra di noi e sempre più vigoroso». Brugnaro: «Non sentitevi mai soli. Siamo la stessa comunità»

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

«La Shoah avrebbe potuto essere un monito per il presente, ma non funziona così. Non ha mai funzionato. Lasciamolo essere, almeno, un incubo del passato, in tutta la sua specificità, non straziato da forzate analogie e da falsi paragoni». È la riflessione del presidente della Comunità ebraica di Venezia, Dario Calimani, durante la cerimonia cittadina di commemorazione del Giorno della Memoria al Teatro La Fenice, che ha ricordato con un reading musicale la storia dell’orchestra femminile di Auschwitz, composta in gran parte da prigioniere ebree e slave di diverse nazionalità.

Ha senso essere qui oggi?

Durante il discorso, Calimani si è chiesto «se abbia senso essere qui oggi a commemorare la Shoah, se serva a qualche cosa. Può una riflessione sull’antisemitismo aiutarci a capire, almeno in parte, gli eventi spaventosi di oggi? È un quesito che non vuole creare illusioni, perché la storia registra il passato, e nulla insegna, perché nulla siamo disposti ad apprendere». Ha proseguito elencando alcuni degli eventi più significativi della «storia dell’antisemitismo», dal massacro di Granada del 1066 fino al 7 ottobre 2023. Il presidente della comunità ebraica veneziana non ha dubbi sul fatto che «l’antisemitismo è vivo e vegeto fra di noi e sempre più vigoroso». «Non c’è alcuna reazione da parte della società civile – sostiene Calimani – Ritornano indifferenza e minimizzazione. L’impegno nella diffusione del pregiudizio è intenso, il contrasto all’odio è pressoché inesistente e spesso poco convinto. Finora ci siamo limitati a individuare qualche giusto del passato, a erigere qualche monumento, a mettere, ottant’anni dopo, una targa in cui le parole nazismo e fascismo non compaiono. E ancora non riusciamo a conoscere i nomi dei delatori che ci hanno avviato alle camere a gas. Anche qui a Venezia. Ci si gira dall’altra parte, come allora. Ci limitiamo a ripulire le pietre d’inciampo per onorare i morti».




















































Il sindaco

Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro prende la parola dopo il benvenuto alle autorità del direttore generale della Fondazione Teatro La Fenice, Andrea Erri. Il primo cittadino ha iniziato con «shalom», «un messaggio di pace». Ha sottolineato che, «come in un ossimoro, la Città mette a disposizione il suo teatro più bello per raccontare gli abissi della nostra coscienza» e che «il nazi-fascismo ha una responsabilità storica che non possiamo dimenticare». Durante l’intervento, Brugnaro si è rivolto a Calimani: «Con me, Venezia resterà una città libera, aperta al dialogo, in cui sarà sempre distinto il diritto al dissenso dalla violenza, che non serve sia solo fisica, ma troppo spesso è verbale e morale. Penso sia alle scritte ingiuriose sui nostri muri, alle macchie di vernice sui portoni, ma anche ai rigurgiti antisemiti, alle violenze contro i cristiani e quelle islamofobe, senza dimenticare a chi sogghigna al tavolo accanto o a chi confonde la Shoa con la nascita dello Stato di Israele, l’essere ebrei di religione con la cittadinanza italiana». L’invito alla comunità ebraica è: «Non sentitevi mai soli. Siamo la stessa comunità. Orgogliosamente. Siamo la città dove cristiani, ebrei e musulmani possono convivere, all’insegna del rispetto reciproco». Prima di concludere, il sindaco ha affermato di sperare «che la pace in Palestina sia duratura e che consenta di riprendere quel percorso di normalizzazione dei rapporti secondo il principio dei due popoli e due stati» e che «una pace giusta, arrivi presto anche per gli amici ucraini». Il pensiero di Brugnaro va anche agli «altri 50 conflitti sparsi nel mondo, affinché la mano dell’uomo non continui ad uccidere altri uomini».

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

26 gennaio 2025

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Source link