Riceviamo e pubblichiamo una nota di Renata Giunta, giĆ candidato a sindaco di Siracusa per il Pd, in vista del congresso di domani:
āHo accettato con piacere lāinvito del Commissario di far parte della Commissione provinciale per il congresso (CPC) anche in nome della societĆ civile che si ĆØ mobilitata con me e con tutte e tutti noi alle scorse amministrative a Siracusa cittĆ . Lāho anche per mettere al servizio della comunitĆ di democratiche e democratici quella esperienza e per concorrere a determinare regole di partecipazione condivise.
CosƬ ĆØ stato, abbiamo approvato un regolamento allāunanimitĆ , conforme allo Statuto, e abbiamo ricevuto 4 candidature (una si ĆØ ritirata, ndr), circostanza che sgombra il campo da chiusure caminetti e quantāaltro. Ć giusto ricordare che il termine di presentazione delle candidature ĆØ un termine ultimo e che, come dimostra la pluralitĆ delle candidature, cāĆØ stato tutto il tempo di discutere e confrontarsi. Da 4 mesi almeno si ĆØ aperta la fase congressuale e ho avuto occasione di confrontarmi con molte persone, a partire da Piergiorgio Gerratana che ha voluto mostrarmi, prima che io fossi nominata in CPC, la sua corposa mozione nella quale, e lo ringrazio, ha voluto ricollegarsi non solo allāesperienza di Elly Schlein e Antonio Nicita, ma anche alle proposte della Segreteria Adorno e a quelle che abbiamo animato a Siracusa con la mia candidatura.
Le nostre aspirazioni e ambizioni sono quelle, un partito che sappia rinnovarsi, aprirsi, che sia anima e interlocutore dellāarea vasta, con politiche concrete e credibili, di ampio respiro, inclusive e operose. Di questo bisognava parlare in questi giorni, anzichĆ© di recriminazioni, rinvii, minacce e annunci ricorsi, attacchi personali, falsitĆ . Cose che danneggiano chi le fa e chi le riceve. Attacchi a un partito e a unāintera comunitĆ per posizionamenti tattici e logiche personalistiche. Mi ĆØ parsa poi singolare le richieste di primarie, non solo perchĆ© non sono previste dallo Statuto per la segreteria provinciale, ma anche perchĆ© sono arrivate a pochi giorni dal voto, dopo lāapprovazione unanime di un Regolamento e senza che nessuno nella Commissione per il Congresso avesse mai posto il tema. Anzi, ĆØ bene dire a tutti e a tutte che vi ĆØ stata proprio dalla parte che a un certo punto ha tirato fuori le primarie, la richiesta non solo di candidatura unica ma addirittura di una lista unica, immagino per non misurarsi. Ma noi abbiamo bisogno come iscritti e iscritte, di confrontarci e soprattutto si esprimerci su cosa ĆØ successo in questi anni e su come vogliamo costruire il nostro futuro, discutendo, persino litigando ma dentro il partito, scegliendo tutti e tutte insieme e rispettando poi la scelta collettiva.
Io posso dire di aver giĆ visto questo tipo di atteggiamenti durante la mia campagna elettorale. La pluralitĆ nel Pd ĆØ un valore. Questo vuol dire essere capaci di stimolare il confronto con una partecipazione ampia di idee e soggetti che rappresentano provenienza e culture diverse. Ritengo strumentali gli attacchi sul tesseramento cartaceo, su presunte irregolaritĆ , su giudizi sulle persone come Gaetano Cutrufo e Mario Bonomo, persone che hanno fatto scelte diverse alle scorse elezioni amministrative, ma con le quali mi sono dopo confrontata su visioni comuni per la cittĆ . Persone che hanno fondato il Pd a Siracusa e che aderiscono al percorso del partito a partire dalle scorse elezioni europee. Il coinvolgimento di tutta la comunitĆ del Pd sarĆ la base per il rilancio della proposta politica in provincia
Lo spazio per superare ambiguitĆ e contrapposizioni e riconoscerle cāĆØ se ammettiamo gli errori, se costruiamo un futuro collettivo, per noi e per le prossime generazioni. La Sicilia sta sprofondando nella qualitĆ della vita, nelle prestazioni sanitarie, nelle politiche industriali, agricole, ecologiche, occupazionali. Mancano politiche di rilancio culturale, di turismo sostenibile, di integrazione territoriale, di contrasto allo spopolamento e di costruzione di beni pubblici. Eppure, non mancano nĆ© le risorse, nĆ© le intelligenze per la realizzazione di progetti credibili attorno ai quali attrarre cittadini e imprese, societĆ civile, terzo settore. Un partito e una comunitĆ capaci di costruire un discorso collettivo di tutte e di tutti puĆ² essere lo strumento attraverso il quale realizzare le nostre speranze e le nostre ambizioni.
Domenica 26 gennaio gli iscritti e le iscritte voteranno per riorganizzare il Partito, avendo a disposizione non un candidato unico o una lista unica, ma piĆ¹ scelte. Partiamo da qui, passo dopo passo. CāĆØ un gran bisogno di nuove proposte politiche e di costruire lāalternativa in provincia. La comunitĆ delle democratiche e dei democratici si costruisce pensando e lavorando insiemeā.
***** lāarticolo pubblicato ĆØ ritenuto affidabile e di qualitĆ *****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link