A Cetraro è iniziato il totosindaco. Tre le probabili liste in campo, forse anche quattro

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CETRARO (Cs) – Dopo il bagno di folla incassato dall’ex sindaco, ex consigliere regionale ed ex consigliere di minoranza Giuseppe Aieta al convegno organizzato da Cetraro in Azione domenica scorsa alla Colonia S. Benedetto, di cui il politico navigato è il leader, sulla politica cetrarese è sceso il silenzio.

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Ma è solo una calma apparente perché sotto le ceneri cova un fuoco esplosivo. La politica locale è in grande fibrillazione per la preparazione delle liste. A breve, infatti, verrà resa nota la data in cui si terranno le elezioni per il nuovo sindaco della cittadina tirrenica, attese entro giugno.

Gli incontri, nei partiti, tra i partiti e movimenti politici e civici, si susseguono, aperti alla partecipazione delle associazioni, professionisti, giovani e anche dei comuni cittadini. E in questo clima così incandescente il “totosindaco” è già iniziato. Tre le probabili liste in competizione alle quali potrebbe aggiungersi anche una quarta.

In pole position alla carica di primo cittadino c’è Giuseppe Aieta, politico navigato e leader indiscusso di Cetraro in AzioneAl suo seguito, pronti a salire sul carro del probabile vincitore, un codazzo composto da alcuni ex amministratori e consiglieri comunali, prima di maggioranza poi passati in minoranza, facenti parte di quella famosa “Armata Brancaleone” o “banda di incapaci”, che “hanno portato il paese alla rovina”.

Tutti graziati da Aieta il quale, con grande magnanimità, ha seppellito l’ascia di guerra e lasciato il passato alle spalle guarda avanti “per il bene del paese” affinché la città con una nuova e solida coalizione di governo, torni allo splendore di un tempo. Ma se questi ex consiglieri e amministratori, sono colpevoli di aver portato la città al tracollo come possono chiedere di nuovo la fiducia agli elettori? I cittadini, come Aieta, saranno disposti a “dimenticare il passato”?

Nella coalizione di Aieta, salvo ripensamenti, ci saranno proprio alcuni di quegli ex amministratori che hanno votato il dissesto finanziario condannando i cittadini ad essere spremuti come limoni per l’aumento di tasse e tributi ai livelli consentiti, per i prossimi cinque anni, trascinando la città un abisso economico, sociale e culturale senza precedenti.

Con Aieta, quasi certamente, ci sarà l’ex vicesindaco forzista Tommaso Cesareo, che grazie ai suoi 840 voti ha permesso a “Cambiamo Cetraro” di vincere le elezioni del 2020 con sindaco Ermanno Cennamo. Stavolta Aieta non commetterà l’errore di trovarsi un grande portatore di voti come Cesareo di nuovo come avversario.

Gli altri nomi circolanti nella coalizione di Aieta sono quelli degli ex consiglieri forzisti Giovanna Esposito e Maurizio Iozzi (entrambi prima in maggioranza poi passati all’opposizione); Laura Losardo, Lorena Matta, Angelo Aita e Massimiliano Vaccaro entrambi in minoranza dall’inizio della consiliatura Cennamo.

Tra i politici ci sarebbe anche il commissario locale della Democrazia Cristiana, Pino Losardo, ex assessore al bilancio dell’amministrazione Aieta, e tra i professionisti il dirigente scolastico dell’Iis Lopiano, Graziano Di Pasqua, grande amico di Aieta. Tra i giovani candidati in lista ci sarebbe il coordinatore di Cetraro in Azione, Francesco Caldiero. Nel limbo l’ex consigliera Carmen Spaccarotella, ufficialmente del Pd, ma pare simpatizzante Aieta. In bilico anche l’ex presidente del consiglio comunale poi passato all’opposizione, Giovanni Rossi (Cetraro Attiva).

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In questo quadro è evidente che Forza Italia,  appare ancora diviso perché da una parte con Aieta ci sarebbero Tommaso Cesareo, Maurizio Iozzi e Giovanna Esposito e con Cennamo, invece, Barbara Falbo e la presidente del Gal Gabriella Luciani.

Falbo e Luciani, lo ricordiamo, non hanno firmato le dimissioni che hanno mandato a casa il sindaco dopo il consiglio comunale del 9 dicembre scorso, come hanno fatto, invece, gli altri compagni di partito Tommaso Cesareo, Maurizio Izzi e Giovanna Esposito.

In queste condizioni ci si chiede: FI riuscirà a ricucire lo strappo o si presenterà alle elezioni ancora diviso? In un recente comunicato il partito fa sapere di sottoscrivere la proposta “di pervenire ad una pace sociale che potrà servire a rigenerare la politica”.  Forza Italia, al momento afferma di “non ha avviato alcuna trattativa”, ma è interessata “al processo di innovazione politica che veda alleate le migliori esperienze amministrative e professionali con il sostegno e l’entusiasmo di quei giovani che hanno avviato una nuova era occupandosi di politica e della loro città”. Insomma, dichiarazioni sulla stessa linea di Cetraro in Azione.

Intanto, l’ex sindaco Pd Ermanno Cennamo, rimessosi in forze dopo lo stop forzato di un anno per malattia, affila le armi per strappare allo storico avversario Aieta la probabile vittoria. Ma, da indiscrezioni apprese, il partito non vedrebbe di buon occhio la sua ricandidatura, preferendo al suo posto il più giovane ex amministratore Carmine Quercia.

Cennamo però dalla sua ha i fedelissimi: l’ex vicesindaco, Barbara Falbo, esponente di FI insieme a Gabriella Luciani, e gli ex assessori Franco Lanza, Carmen Martilotta e Cristina Forestiero.

Il Pd sta lavorando ad un’alleanza con il Psi per una coalizione forte, ma è ancora tutto da vedere perché i contrasti tra i due partiti storici sono ancora in atto. Il Pd, come spiega in una nota, “si appresta a costruire uno schieramento vasto” e che sia in grado di contrapporsi con efficacia ad ogni forma di involuzione politica e ad atteggiamenti individualistici che non hanno a che vedere con la politica che punti alla crescita morale e civile della nostra comunità. Uno schieramento alternativo a quanti coltivano fughe individualistiche e percorsi che prescindono dal ruolo dei partiti”.

I socialisti hanno nell’ex vicesindaco Fabio Angilica, anche lui aspirante sindaco, il loro leader. In lista potrebbero esserci anche le giovani dirigenti socialiste Manuela Matta e Dorotea Occhiuzzi, che darebbero una parvenza di novità. Nulla si sa, invece, della ricandidatura di Benedetta Saulo.

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Ma se l’accordo tra Pd e Psi andasse in porto chi la spunterà tra gli aspiranti sindaci? Cennamo, Quercia o Angilica? Difficile che Angilica sia disposto a fare un passo indietro e a rinunciare, ancora una volta, a quella carica di primo cittadino che attende da tanti anni. E se l’accordo non si trovasse Pd e Psi potrebbero cercare nuovi alleati   altrove, perché da soli le probabilità di vittoria sarebbero scarse.

A lavoro per una terza lista c’è il nuovo movimento “Svolta Progressista” nato dalle ceneri Unità e Rinascita che fa capo alla presidente provinciale del Cif, Concetta Grosso. Proprio la stimata professionista potrebbe essere la candidata a sindaco a cui il movimento starebbe lavorando in vista di un accordo con Cetraro Attiva, il cui maggior esponente e Giovanni Rossi, sempre se non preferisca Aieta.

Ma in questo ribollire della politica cittadina ecco spuntare come un fungo  un’altra lista. Una lista civica, svincolata dai partiti, starebbe per nascere su iniziativa di Luciano Basile, pescatore di professione, ambientalista e presidente del gruppo sportivo Team Basile.

Un’iniziativa certamente di rottura e aperta a tutti, nata dalla sfiducia nella politica con l’obiettivo di risollevare il paese dalla Cetrarin cui è finito. Ne sapremo di più nei prossimi giorni.

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it

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