Un modello d’intelligenza artificiale cinese fa tremare Big Tech. R1, progettato dalla società DeepSeek, promette le stesse funzionalità degli strumenti di OpenAI, Google o Meta ma a una frazione del costo. DeepSeek lo ha messo a disposizione il 20 gennaio, annunciando di aver addestrato la sua Ai spendendo 5,6 milioni di dollari a fronte dei miliardi richiesti dai competitor.
Questo ha creato scompiglio nell’industria Tech. Le aziende statunitensi hanno subìto una brusca battuta d’arresto in Borsa lunedì 27 gennaio. Nvidia, principale fornitore di chip per l’Ai, è crollata del 12% nelle contrattazioni pre-market. In calo anche Meta, Alphabet, Oracle e molti altri giganti tecnologici Usa. il Nasdaq, l’indice dei titoli tecnologici, ha segnato un -3% in apertura delle contrattazioni.
Il modello cinese prevede un notevole risparmio energetico, consumando un ventesimo di quanto richiesto dai competitor. Sempre il 27 gennaio, DeepSeek ha superato ChatGPT come applicazione gratuita più votata su App Store.
Cos’è DeepSeek, l’Ai cinese che fa concorrenza a Big Tech
DeepSeek è un laboratorio di intelligenza artificiale cinese che sviluppa modelli Ai open-source.
È stato lanciato appena un anno fa dal fondo cinese High-Flyer dell’imprenditore cinese Liang Wenfeng. Il suo chatbot R1 è basato su un modello di intelligenza artificiale simile a ChatGPT e su chip Nvidia, di cui avrebbe fatto scorta prima delle sanzioni statunitensi.
L’approccio di Wenfeng nella creazione della sua azienda è dirompente: ha assunto per la maggior parte neolaureati che lavorano perlopiù su tecnologie open source e collaborative.
OpenAI, Meta, Google: le Big Tech energivore da miliardi di dollari
La scorsa settimana in concomitanza con l’insediamento di Donald Trump alla casa Bianca, OpenAi, Oracle e SoftBank hanno annunciato una joint venture per raccogliere fino a 500 miliardi di investimenti per sostenere le infrastrutture di intelligenza artificiale negli Usa.
Meta ha annunciato investimenti per 65 miliardi in IA nel 2025. Sam Altman, Ceo di OpenAI, sostiene che l’industria dell’IA avrà bisogno di migliaia di miliardi per supportare lo sviluppo dei chip e alimentare i data center altamente energivori che processano l’imponente mole di dati generata e gestita dall’AI.
Secondo il Ceo di Anthropic, Dario Amodei, i modelli più avanzati di Ai richiederanno fra i 100 milioni e il miliardo d’investimenti.
“Il lancio del modello DeepSeek sta portando gli investitori a mettere in discussione il vantaggio delle aziende statunitensi, quanto si sta spendendo e se questa spesa porterà a profitti (o a uno spreco eccessivo)”, ha osservato un analista consultato dalla Cnn, Keith Lerner.
Perché tutti parlano di DeepSeek
Il fatto che sul mercato arrivi un competitor che promette le stesse prestazioni a una frazione del costo di AI come ChatGPT, Gemini, e gli strumenti di Meta ha mandato l’industria tecnologica in fibrillazione.
Inoltre, colpisce il fatto che nonostante gli Usa abbiano intrapreso misure protezionistiche sulla produzione dei chip e di altre tecnologie critiche, DeepSeek sia riuscita a sviluppare un sistema altamente competitivo.
Secondo il New York Times, infatti, a fronte di 16mila chip necessari ai competitor, DeepSeek è in grado di realizzare un hardware con appena duemila unità. Ecco spiegato il crollo delle azioni Nvidia.
Dal 2022 Gli Stati Uniti hanno iniziato a stringere le maglie dell’export di tecnologie sensibili alla Cina, ufficialmente per ragioni di sicurezza ma anche e soprattutto per assicurarsi il controllo della produzione dei chip e di altre tecnologie. Una strategia su cui Washington ha sensibilizzato anche i Paesi alleati: Giappone, Corea del Sud, Taiwan, Paesi Bassi, sono stati tutti sollecitati a limitare l’accesso di Pechino ai chip avanzati e alle tecnologie di fabbricazione.
Infine, il fatto che una tecnologia così altamente sviluppata sia maneggiato da una potenza come la Cina, apre scenari poco trasparenti sull’uso dei dati e l’impiego dell’AI in campo militare, infrastrutturale e di comunicazione.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link