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Il 29 gennaio l’esecutivo UE presenta la Bussola per la Competitività, il documento programmatico con cui il Green Deal verrà ricalibrato sull’asse portante della competitività, a salvaguardia dell’industria europea. Tutti i dettagli dell’ultima bozza

via depositphotos.com

Innovazione, decarbonizzazione, sicurezza economica. Sono i 3 pilastri attorno ai quali la Commissione Europea costruisce la sua Bussola per la Competitività UE. Il primo, grande documento programmatico del 2° mandato di Ursula von der Leyen. Che eredita le indicazioni del rapporto Draghi e fa i conti con la necessità di proseguire nel solco tracciato da un Green Deal inviso ormai a molti dei governi del continente.

“Il rapporto Draghi delinea una diagnosi chiara e fornisce raccomandazioni concrete. È tempo di passare all’azione”, si legge nel testo della Bussola, che delinea “le azioni prioritarie per riaccendere il dinamismo economico in Europa” ed evitare la lenta agonia prospettata da Draghi.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

La presentazione ufficiale sarà il 29 gennaio. Ma dall’ultima bozza emerge chiaramente l’impostazione. La competitività diventa priorità assoluta e ad essa si piegano le politiche energetiche e climatiche.

I 3 pilastri della Bussola per la Competitività UE

L’approccio all’innovazione punta a ridurre il divario con alleati e competitor. Specialmente nel settore tecnologico e digitale. L’Europa ha una struttura industriale europea meno dinamica rispetto agli Stati Uniti, caratterizzata da un numero inferiore di start-up e da una minore spesa privata in ricerca e sviluppo. E su questi punti fa leva la Bussola.

La transizione verso un’economia a zero emissioni nette resta tra i capisaldi. Ma è declinata principalmente come necessità di ottenere costi energetici più bassi e stabili. Elementi, questi, che oggi penalizzano l’UE rispetto ai principali concorrenti globali.

Infine, l‘incertezza del panorama geoeconomico e della sicurezza internazionale, con catene di approvvigionamento globali sempre più fragili e dipendenze eccessive: tutti fattori che possono tradursi in vulnerabilità critiche.

Competitiveness Compass, le priorità su energia

La Bussola cita tra i primissimi interventi normativi della Commissione l’atteso Clean Industrial Deal e un Affordable Energy Action Plan. Misure che si intrecciano e sostengono a vicenda. Il sostegno alla transizione dei comparti industriali, infatti, passa anche, se non soprattutto, dal garantire energia a prezzi accessibili.

In sintesi, i capisaldi dell’Affordable Energy Action Plan sono:

  • Accesso all’elettricità a basso costo:
  • Garantire a famiglie e industrie un accesso più ampio a energia elettrica economica.
  • Sfruttare i benefici derivanti dall’integrazione del mercato per ridurre i prezzi.
  • Contratti di acquisto di energia a lungo termine:
  • Utilizzare garanzie e strumenti di riduzione del rischio per facilitare la stipula di contratti a lungo termine tra fornitori e clienti.
  • Flessibilità della domanda:
  • Incentivare i clienti industriali a fornire servizi di flessibilità della domanda, contribuendo a stabilizzare il sistema energetico.
  • Equa allocazione dei costi:
  • Introdurre metodologie tariffarie più efficaci per una distribuzione equa dei costi del sistema energetico.

Le misure per la semplificazione

Un altro capitolo centrale nella Bussola per la Competitività UE è la semplificazione. Su questo fronte le novità sono molte. A fine febbraio dovrebbe arrivare il nuovo regolamento Omnibus dove Bruxelles rimetterà mano a Tassonomia, CSRD e CSDDD. Con l’obiettivo di sfoltire, integrandoli, obblighi e requisiti di sostenibilità a cui sono soggette le aziende. L’obiettivo fissato dall’UE è ridurre del 25% gli oneri amministrativi per le imprese e del 35% per le Pmi. Come? Privilegiando fiducia e incentivi al posto di controlli dettagliati.

Tra le novità, anche la creazione di una nuova categoria per le imprese troppo piccole per competere con le multinazionali, ma grandi rispetto alla platea delle Pmi. Queste nuove aziende “small mid-cap”, circa 31mila in tutta Europa, avranno delle ulteriori agevolazioni.

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Gli altri provvedimenti per la competitività UE

La Bussola contiene un programma dettagliato di altre misure in cantiere da oggi a fine 2026. Tra i provvedimenti spiccano:

  • Strategic Dialogue sull’Automotive: in programma il 30 gennaio, è il formato che mette insieme industria e decisori politici per riscrivere (in parte) le regole della transizione per le auto europee e salvaguardare l’industria del continente.
  • Preparedness Union Strategy: una strategia per aumentare la resilienza dell’UE agli shock esterni, in particolare le interruzioni delle catene di approvvigionamento.
  • Vision for agricolture and food: un piano per integrare competitività e sostenibilità per i settori agricolo e alimentare.
  • New State Aid Framework: nuove regole sugli aiuti di Stato, meno rigide. L’obiettivo è permettere ai Ventisette interventi corposi nei settori cruciali per la transizione verde, sostenendo la competitività industriale.
  • Water Resilience Strategy: provvedimento per migliorare la gestione e la sostenibilità delle risorse idriche.
  • Sustainable Transport Investment Pact: misure per sviluppare infrastrutture sostenibili per i trasporti. Al centro, combustibili low-carbon e sistemi di ricarica.
  • European Biotech Act: una risistemazione normativa delle biotecnologie, incluse quelle impiegabili in agricoltura.
  • Chemicals Industry Package: intervento a sostegno della competitività dell’industria chimica per supportare la transizione verde.
  • Circular Economy Act: l’obiettivo della Commissione UE è creare un mercato unico dei materiali riciclati.
  • Advanced Materials Act: una misura volta ad accelerare r&D di materiali avanzati innovativi.
  • European Climate Adaptation Plan: un piano che affronti in modo coerente e sistematico l’altro pilastro delle politiche climatiche, insieme alla mitigazione: l’adattamento. Avrà anche un focus sugli eventi estremi.



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