«Più flessibilità ai lavoratori ma il giorno in meno non è un regalo»

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 


È l’innovazione principale del nuovo contratto degli statali che sarà firmato oggi. Una misura “sperimentale” pensata per soddisfare maggiormente le esigenze dei lavoratori e allo stesso tempo far risparmiare tempo e denaro alle amministrazioni. Stiamo parlando della settimana corta di quattro giorni lavorativi ma a parità di orario. Una novità che potrebbe segnare una rivoluzione negli uffici pubblici, ovvero per i lavoratori di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici, una platea di circa 190mila dipendenti pubblici. Ma la misura è già oggetto di polemiche e divisioni tra i sindacati, e lo sarà ancora di più quando entrerà in vigore.

«Ci sono opinioni differenti, la settimana di 4 giorni è un primo passo ma non è un regalo agli statali» ha spiegato all’Adnkronos Antonio Naddeo, presidente dell’Aran, Agenzia Rappresentanza Negoziale Pubbliche Amministrazioni, dove proprio oggi ci sarà la sottoscrizione definitiva del contratto collettivo nazionale d lavoro del personale del comparto delle Funzioni centrali. «La settimana lavorativa di quattro giorni, mantenendo invariate le 36 ore settimanali, va vista come uno strumento di lavoro: se un’amministrazione ritiene di articolare l’attività su quattro giorni lo propone al lavoratore che può aderirvi, solo se è d’accordo» è la linea di Naddeo che tra l’altro, precisa come tale opzione «non va estesa agli sportelli che erogano servizi ai cittadini ma solo in particolari settori, ad esempio nei ministeri».

Microcredito

per le aziende

 

Statali, in pensione a 70 anni: ecco a chi spetta, requisiti e quali sono le novità

Le critiche

Alcuni sindacati – la Cgil, la Uil e Usb che oggi non firmeranno il contratto – contestano il fatto che i lavoratori dovranno lavorare oltre nove ore al giorno (dal momento che bisogna prevedere anche una pausa pranzo), rimanendo il monte di 36 ore settimanali (ma del resto è così anche in diverse realtà del mondo privato che hanno adottato questo sistema). A queste critiche Naddeo replica sottolineando che «il dipendente ha un giorno in più libero ma il tutto è legato alla volontarietà del lavoratore. È un primo passo – prosegue il presidente dell’Aran – fa parte di quegli strumenti che tentano di conciliare la vita e il lavoro dei dipendenti: ce ne sono già tantissimi nel settore privato». Il contratto delle Funzioni centrali fa normalmente da “apripista” ai contratti degli altri comparti pubblici. La settimana di quattro giorni, per esempio, spiega Naddeo «l’abbiamo messa anche nella sanità e nelle funzioni locali ma dove non si può fare non si fa, perché i servizi devono rimanere inalterati. Pensiamo agli ospedali ad esempio, lì questo tipo di attività è più difficile da applicare mentre magari può valere per il personale amministrativo».

Statali, rivincita del posto fisso: la Pa attrae 7 italiani su 10. Nel 2024 1,3 milioni di candidature ai concorsi

La convenienza

Ma a chi potrebbe convenire dunque, approfittare di un giorno in meno di lavoro? «La settimana lavorativa su 4 giorni conviene a chi presta un servizio fuori sede e dunque potrebbe lavorare dal lunedì al giovedì. Ma conviene anche a determinate amministrazioni per risparmiare sui consumi energetici», è la tesi portata avanti da Naddeo, facendo analogo ragionamento per il lavoro agile, altra misura potenziata nel nuovo contratto delle Funzioni Centrali. «Con questo contratto vogliamo allargare il lavoro agile, lo smart working, a particolari categorie come i cosiddetti “caregiver”, ovvero coloro che si occupano di persone disabili e ai lavoratori fragili». Tuttavia, Naddeo ci tiene a precisare di non credere che i due sistemi, «la settimana di 4 giorni e il lavoro agile, siano abbinabili». Infine, altra novità del contratto sono le norme sull’age management per affrontare l’invecchiamento della forza lavoro e valorizzare le diverse generazioni presenti nelle amministrazioni. Si tratta, conclude Naddeo di «forme di lavoro per una gestione dell’amministrazione pubblica con orari più flessibili e un’articolazione meno rigida».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 





Source link

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link