La crisi idrica, la filiera agroalimentare di Capitanata, le infrastrutture e il ridimensionamento scolastico sono alcuni temi all’ordine del giorno in via Taranto, nella sede del Partito Democratico di Capitanata. I Dem intendono affrontarli anche nell’ambito della conferenza programmatica, in vista delle elezioni regionali che, con tutta probabilità, si terranno a ottobre, o comunque in autunno.
La crisi idrica che attanaglia la provincia di Foggia “necessita di un impegno trasversale, non solo di natura politica”, ha detto il segretario provinciale del Pd Pierpaolo d’Arienzo, elencando i temi. “Abbiamo ritardi enormi sulla componente infrastrutturale, e dalla rete viaria discende il trasporto pubblico locale”, ha aggiunto. In materia di scuola, “la provincia di Foggia è una delle più colpite dall’ultima sforbiciata – ha ricordato il sindaco di Monte Sant’Angelo e leader del Pd – con accorpamenti e tagli che hanno penalizzato parecchio la Capitanata”.
Sono argomenti che entreranno nel dibattito sulle strategie da mettere in campo a livello regionale. Il Partito Democratico lavora su dieci tavoli, quante sono le deleghe nella Giunta Regionale, ad una “piattaforma programmatica che rilanci l’azione amministrativa regionale, partendo dalle esperienze positive di questi anni”.
La conferenza programmatica “è un momento di crescita e formazione per tutti i nostri circoli”, ha detto Pierpaolo d’Arienzo nella direzione provinciale di martedì 28 gennaio con la partecipazione del segretario regionale Domenico De Santis.
Il tema della competizione elettorale incombe e il Partito Democratico fa il punto della situazione. Il perimetro della coalizione è ancora tutto da tracciare.
Il capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale, Paolo Campo, non fa mistero delle difficoltà, anche a Roma, per concretizzare fino in fondo e strutturare il rapporto con i Cinquestelle, “per quanto ci sia molta collaborazione”. Proveranno certamente a tenerli dentro: “Abbiamo tutti interesse all’alleanza con i Cinquestelle”. Le alleanze, ha avvertito Campo, “si costruiscono se noi siamo in grado di ridare slancio ad una proposta e se siamo in grado di ritrovare in mezzo a noi le ragioni che hanno caratterizzato questa lunga esperienza di governo, e spiegarle alla società”.
Il dibattito oggi è intrappolato sul toto-nomi e oggi, in provincia di Foggia, a tenere banco sono semmai le voci sulla lista di Giuseppe Nobiletti, osserva il consigliere regionale manfredoniano in un intervento a briglie sciolte: “Rischiamo di restare vittime di questo meccanismo”. Per la verità, pensava di essere lontano da orecchie indiscrete e di parlare ai compagni, ma il Pd Puglia aveva invitato anche la stampa. “Si sta lavorando a sciogliere gli ultimi nodi di una candidatura che ormai sembra più verosimile, quella di Antonio Decaro. La sua disponibilità c’è stata”, ha detto. “Il presidente, nel corso di questa campagna elettorale, sta riflettendo se non sia il caso di contribuire con la sua autorevolezza e la sua immagine alla battaglia del Pd piuttosto, c’è anche questa eventualità”, ha affermato chiedendo il conforto del segretario regionale.
Il panorama è complicato e le alleanze non sono certo l’unica incognita. In più, i consiglieri regionali, nella prossima legislatura, dovrebbero passare da 50 a 40, in virtù di una legge che fissa il numero degli eletti in base alla popolazione e la Puglia è scesa sotto i 4 milioni di abitanti. La priorità è “tornare a dare voce ai bisogni della gente”, secondo Paolo Campo. Insomma, fare il centrosinistra.
A lui va il plauso di Domenico De Santis per il “lavoro straordinario di tenuta del gruppo” in Consiglio regionale e per la capacità di dialogo con le altre forze.
Le direzioni provinciali “servono per strutturare insieme i prossimi due mesi”, ha detto il segretario regionale agli amministratori e agli iscritti presenti in Federazione. Punta ai giovanissimi, che sono un terzo degli elettori, ai quali bisognerà raccontare tutti questi anni. Sulla sanità si dice felice che “finalmente” il Pd abbia preso la delega, ma invita i suoi ad ascoltare anche chi è arrabbiato, per usare un eufemismo.
Il Pd è intenzionato a prendere di petto l’emergenza idrica e a mettere nero su bianco la sua proposta: “Bisogna avere il coraggio di fare i dissalatori in Puglia”, ha detto il segretario regionale De Santis, riportando indietro le lancette dell’orologio ad una conferenza programmatica dei Ds di vent’anni fa. “Secondo me, nella nostra conferenza programmatica, dobbiamo decidere in quali province e dove fare almeno altri tre dissalatori”.
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