Elisabetta Franchi e Marco Bizzarri hanno raccontato la loro collaborazione e i progetti futuri del brand

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E ogni azienda ha il suo modo di creare gruppi di lavoro affiatati, come spiega Elisabetta Franchi: «La prima volta che ci siamo visti e ho iniziato a parlargli della mia azienda mi ha detto: “Ma come hai fatto, da sola?”. In realtà non sono sola: ci sono quelli che lavorano per cento perché hanno sposato la causa, sono al mio fianco, fedelissimi e mi hanno aiutata in questo percorso. È un approccio diverso, perché forse sotto quell’aspetto non sono stata bravissima: ne ho presi pochi, ma li ho veramente coinvolti. Marco mi sta insegnando che esistono anche altri metodi meno stressanti, meno faticosi, che comunque danno gli stessi risultati». Bizzarri prosegue: «Le aziende hanno dei momenti. Porti dentro persone che non sono meglio rispetto a quelle precedenti, ma sono diverse come competenze. Il nostro obiettivo è fare in modo che lavorino insieme verso la stessa direzione, tornare a creare quel tipo di famiglia, ricreare un giardino dove quelle farfalle arrivano spontaneamente. Qui l’obiettivo non è riposizionare l’azienda, è farla evolvere così come si è evoluta nel tempo grazie a Elisabetta».

Elisabetta Franchi primavera estate 2025

Andreas Rentz/Getty Images

Elisabetta Franchi primavera estate 2025

Elisabetta Franchi primavera estate 2025

Andreas Rentz/Getty Images

Pensando al futuro, quale sarà il ruolo del marchio Elisabetta Franchi? Risponde la fondatrice: «Ah, bella domanda! In realtà si colloca esattamente dove è sempre stata. Ho sempre pensato a una donna iper-sensuale, iper-femminile, che si evolve. Magari dieci anni fa quella donna aveva l’abito più scollato, oggi una camicia bianca e una gonna a tubo, ma la donna è sempre quella». In punta di piedi Bizzarri aggiunge: «Non entro su questo perché è il territorio di Elisabetta. Posso aggiungere che c’è una parte emozionale che non va sottovalutata, che nasce dal modo in cui ha tenuto i contatti con tutte le donne di Elisabetta Franchi. Elisabetta è stata probabilmente la prima che ha utilizzato il social in modo diretto, aprendo il suo mondo privato e no». Di recente Elisabetta Franchi ha avviato una partnership con Pronovias per gli abiti da sposa. Arriveranno anche altri prodotti e collaborazioni? «Assolutamente sì!», esclama Elisabetta. «Quando ho mostrato a Marco la mia azienda, ho fatto vedere che il brand era molto puro. Elisabetta Franchi è Elisabetta Franchi, punto. Sono stata fra le prime a prendere in mano il telefono, a far vedere che l’imprenditore non è sempre arrabbiato, uomo, grigio, ma che è anche una donna, carina, sorridente e ha un’impresa. Per me è fondamentale riuscire a trasmettere tutto quello che rappresenta il mondo di Elisabetta. Mi sono aperta, ho mostrato la mia famiglia nel bene e nel male, ho mostrato i miei sacrifici. Credo che il consumatore finale l’abbia percepito e quindi mi segua in tutto. Mi chiedono il design dell’arredamento, ma anche l’interno delle auto. Ho sempre detto “con calma”, perché se non sono sicura al cento per cento non lo faccio». Ogni impresa ha quindi bisogno di compagni di viaggio, di talenti, ma anche di amici e mentori che sappiano suggerire e guidare.

Elisabetta Franchi primavera estate 2025

Elisabetta Franchi primavera estate 2025

Andreas Rentz/Getty Images

Elisabetta Franchi primavera estate 2025

Elisabetta Franchi primavera estate 2025

Andreas Rentz/Getty Images

Quali sono stati i consigli più importanti che avete ricevuto e che restituite volentieri? Elisabetta risponde sicura: «Di non arrendermi mai. Quando una persona è vera, è pulita, alla fine le bugie vengono a galla e la verità viene fuori. Se penso al mio percorso, sono andata fuori strada cento volte, ho vinto mille guerre e ho altrettante sconfitte. Ma se a ogni sbandata mi fossi chiusa a casa a piangere, non sarei andata da nessuna parte. Quindi credi, credi, credi!». «Consigli me ne hanno dati tantissimi», aggiunge Marco. «Dal punto di vista aziendale quello che mi ha colpito di più è: “Nelle posizioni di potere, prenditela con quelli sopra e copri quelli sotto”. Discuti con tutti, però quando viene il momento in cui attaccano qualcuno del tuo team lo devi proteggere, anche quando ha fatto degli errori. Se tu sei il capo la responsabilità è tua. Però non puoi pensare di scaricarlo, altrimenti la gente perde fiducia». Il tempo stringe, gli impegni sono tanti. Cosa correrete a fare ora che ci salutiamo? «Spero di andare a mangiare al Gallo con l’Elisabetta!», esclama Bizzarri, che viene subito ripreso: «E invece ti voglio dare una notizia: c’è un Cda, non si mangia!». Un’assistente aggiunge timidamente: «C’è anche un altro appuntamento pronto…».

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