Turismo dell’olio e cultura del territorio all’Anteprima Olio e.v.o.

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Giunta alla sua quarta edizione, il 20 gennaio scorso Spoleto (Perugia) ha ospitato l’Anteprima Olio e.v.o. Dop Umbria, un evento interamente dedicato alla presentazione della nuova annata Dop Umbria e alla valorizzazione del territorio attraverso la scoperta e l’approfondimento sull’assaggio dell’olio Dop.

«L’Anteprima della Dop è l’olio di eccellenza con la bellezza intorno. L’olio come deve essere raccontato: un prodotto con un padre (il produttore) e una madre certa (l’Umbria). Questo è ciò che dobbiamo comunicare al mondo e a noi stessi, perché la consapevolezza è una forza, mentre la qualità, in un settore competitivo come quello degli oli di fascia alta, è ormai una precondizione», ha dichiarato Paolo Morbidoni, Presidente della Strada dell’Olio Evo Dop Umbria.

La sala
Paolo Morbidoni

Morbidoni ha sottolineato come l’evento rappresenti un appuntamento unico in Italia, in grado di raccontare non solo le sfide legate alle annate difficili, ma anche di confermare il ruolo dell’Umbria come laboratorio in cui competenze e passione si uniscono per produrre eccellenze. Durante la conferenza di presentazione dell’Annata Olearia 2024, svoltasi presso Palazzo Leti Sansi, è emerso con forza il valore dell’olio come elemento centrale nella promozione del territorio. «L’olio rappresenta l’identità e la storia della nostra regione», ha evidenziato Simona Meloni, assessora regionale alle politiche agricole. «È il nostro prodotto più prestigioso, simbolo delle peculiarità umbre in termini di qualità e territorio. Come Regione continueremo a valorizzare il connubio tra prodotto e paesaggio, per accrescere l’attrattività turistica dell’Umbria».

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La campagna olearia 2024 segna un’importante fase di consolidamento per la Dop Umbria, con 7.439 ettari di oliveti (+10% rispetto al 2023) e 1.413 operatori nel circuito di qualità tutelato. Le olive molite destinate alla Dop sono state oltre 9.400 tonnellate (+100% rispetto al 2023), con una resa media del 12,55%, producendo più di 1.290.000 litri di olio atto a divenire Dop, un volume anch’esso raddoppiato rispetto all’anno precedente. Entro dicembre 2024 sono stati certificati circa 354.000 litri di olio Dop Umbria, con un aumento del 50% rispetto al 2023 e con aspettative di raggiungere i volumi della campagna 2020, pari a 516.000 litri. Miglioramenti significativi si registrano anche nelle caratteristiche chimiche e organolettiche degli oli rispetto al 2023, con una maggiore intensità in termini di fruttato, amaro e piccante. Una stagione che, a quanto pare, promette di soddisfare pienamente la domanda del mercato.

Tra i momenti più significativi dell’Anteprima si è distinta la Grande degustazione di Olio e.v.o. Dop Umbria, curata dai capi Panel del Premio Regionale Oro Verde dell’Umbria, nella sala da concerti del Teatro Menotti. In questa cornice, i partecipanti hanno avuto modo di esplorare le peculiarità delle cinque sottozone della Dop Umbria, ciascuna con oli capaci di esaltare aromi e gusti unici, specchio fedele del terroir locale.

A seguire, il Banco d’Assaggio allestito presso il Piano Nobile di Palazzo Collicola ha offerto l’opportunità di conoscere più da vicino il lavoro dei produttori. La giornata si è poi conclusa con la Cena Oleocentrica a otto mani, firmata da alcuni degli chef più prestigiosi dell’Umbria, parte del circuito Evo Ambassador. Gli chef hanno celebrato l’olio e.v.o. Dop Umbria come ingrediente centrale dei loro piatti, dimostrandone la capacità di trasformare e valorizzare ogni preparazione.

Gli chef protagonisti della serata. Da sinistra Fabio Cappello, Cristina Rastelli, Ada Stifani e Daniele Auricchio

Gli chef protagonisti della serata. Da sinistra Fabio Cappello, Cristina Rastelli, Ada StifaniDaniele Auricchio

La prima a esibirsi è stata Ada Stifani, pugliese di Nardò (Lecce), che dopo un’esperienza giovanile a Perugia nello staff del ristorante Aladino e successivamente a San Feliciano al ristorante Rosso di Sera, nel 2006 ha realizzato il sogno di gestire un locale tutto suo, l’Officina ristorante. Nel 2022, sempre a Perugia, ha inaugurato Ada Gourmet, un progetto fine dining che in meno di un anno ha conquistato la prima stella Michelin. L’abilissima chef di origine pugliese, ma perugina d’adozione, ha proposto l’antipasto Cozze alla Tarantina, un piatto nato dall’unione delle ricette delle cozze salentine racanate, della tiella barese e dell’impepata di cozze tarantina. A questo piatto è stato abbinato l’Olio e.v.o. Bio Dop Umbria Colli del Trasimeno del Frantoio Batta di Perugia.

Daniele Auricchio, chef del Ristorante Radici del Borgo La Chiaracia di Castel Giorgio (Terni), insignito delle Tre Forchette della Guida Michelin, campano di nascita ma profondamente legato all’Umbria, ha presentato il primo piatto: Farro risottato, cavolfiore e bottarga di milza, abbinato con l’Olio e.v.o. Poggio Amante Dop Umbria Colli Orvietani del Frantoio Ranchino di Orvieto (Terni). «L’olio è un ingrediente di valore e come tale va trattato ed esaltato», ha dichiarato Auricchio. «Può essere utilizzato sia come finitura per un piatto sia come elemento aggiunto. L’olio e.v.o. è la rappresentazione assoluta del territorio e della tradizione Umbra, un legame concreto con la terra e la natura. Nel piatto che ho presentato, l’olio ha esaltato la mineralità della bottarga di milza e contrastato la dolcezza del cavolfiore, donando al piatto profumo e gusto intenso. Inoltre, l’olio può sorprendere anche nei dessert, come nel mio cioccolato bianco con olio, olive e prezzemolo, un’armonia tra dolce e salato che racconta il territorio e la sua sostenibilità».

Cristina Rastelli, chef della Trattoria Il Capanno di Spoleto (Perugia), insignita della Chiocciola Slow Food e dei Tre Gamberi della Guida Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso, ha presentato l’Insalata tiepida di faraona con frutti rossi, associata all’Olio e.v.o. Dop Umbria Colli Assisi – Spoleto Riserva Marfuga del Frantoio Marfuga di Campello sul Clitunno (Perugia). La chef ha sottolineato l’importanza del ritorno alle origini in cucina e della crescente attenzione alla qualità: «L’olio e.v.o. di alta gamma non solo rifinisce i piatti, ma rappresenta un’esperienza per i clienti, che chiedono sempre più spesso consigli o visitano i frantoi. È fondamentale utilizzare un olio che accompagni il contenuto del piatto e lo valorizzi, senza lasciare un retrogusto invasivo».

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Chiude la serata Fabio Cappiello, chef del Ristorante Vespasia di Norcia, pugliese di Bitonto ma legato professionalmente all’Umbria, dove dal 2021 guida il locale insignito della stella Verde Michelin. Per l’occasione, Cappiello ha proposto il dolce Pere e Cioccolato, accompagnato da un sorbetto di pere e zenzero e dall’olio e.v.o. Monocultivar Moraiolo del Frantoio Decimi di Bettona (Perugia). «La scelta dell’olio è stata determinante per il bilanciamento del piatto», ha raccontato. «L’olio può rendere un piatto eccezionale. Da anni al Vespasia utilizziamo oli come ingredienti principali, non come semplici condimenti».

L’Anteprima Olio Evo Dop Umbria 2024 si è confermata un evento di riferimento per celebrare l’eccellenza dell’olio umbro e il suo legame profondo con il territorio, unendo produttori, chef, esperti e appassionati in un’esperienza che ne esalta la cultura e la crescita.



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