Le big tech Usa all’attacco della startup cinese, con l’accusa di aver utilizzato i modelli di OpenAI per addestrare la propria intelligenza artificiale. In Italia, nel frattempo, dopo le preoccupazioni sollevate dal Garante della Privacy, l’app DeepSeek scompare
Forse è vero che è in corso una nuova “guerra fredda digitale”, accelerata dall’avvento di DeepSeek, l’Intelligenza artificiale low cost made in Cina. L’IA è il nuovo terreno di scontro tra le grandi potenze tecnologiche, e la competizione tra OpenAI e DeepSeek ne è la dimostrazione più evidente. La startup cinese è accusata di aver utilizzato i modelli proprietari di OpenAI per addestrare la sua intelligenza artificiale, una pratica che potrebbe configurarsi come una violazione della proprietà intellettuale. Allo stesso tempo, l’app di DeepSeek è sparita dagli store digitali in Italia, mentre l’Unione Europea e il Garante della Privacy hanno avviato indagini.
LE ACCUSE DI OPENAI A DEEPSEEK: FURTO DI PROPRIETA’ INTELLETTUALE?
Secondo quanto riportato dal Financial Times e da Bloomberg, OpenAI sostiene di avere prove che DeepSeek abbia utilizzato i suoi modelli per addestrare la propria IA. L’azienda americana fa riferimento a una tecnica chiamata “distillazione”, che permette di ottenere prestazioni simili a quelle di un modello più grande utilizzando il suo output per addestrare un modello più piccolo.
Sebbene la distillazione sia una pratica comune nel settore, OpenAI ritiene che DeepSeek l’abbia utilizzata in modo improprio, violando i suoi termini di servizio. In particolare, le condizioni d’uso di OpenAI vietano di copiare i suoi modelli o usarne i risultati per sviluppare sistemi concorrenti.
Microsoft, partner di OpenAI, starebbe verificando se effettivamente DeepSeek abbia sfruttato i dati senza autorizzazione.
IL COINVOLGIMENTO DEL GOVERNO USA E LE PREOCCUPAZIONI SULLA SICUREZZA
Anche il governo degli Stati Uniti ha preso posizione sulla vicenda. David Sacks, zar dell’intelligenza artificiale della Casa Bianca, ha dichiarato a Fox News che esistono prove sostanziali di un possibile furto di proprietà intellettuale da parte di DeepSeek. Tuttavia, non sono stati forniti dettagli concreti.
Le accuse rientrano in un contesto più ampio di tensione tra Stati Uniti e Cina nel settore dell’intelligenza artificiale. Il timore è che tecnologie avanzate sviluppate negli USA possano essere utilizzate da aziende cinesi per scopi poco trasparenti, con possibili implicazioni anche in ambito militare.
DEEPSEEK SOTTO INDAGINE IN ITALIA E IN UE…
Mentre negli Stati Uniti si discute di possibili violazioni della proprietà intellettuale, in Europa DeepSeek è finita nel mirino delle autorità per questioni legate alla privacy e alla sicurezza.
In Italia il Garante per la protezione dei dati personali ha inviato una richiesta di informazioni alle società cinesi che gestiscono DeepSeek per capire quali dati vengano raccolti, dove siano conservati e per quali finalità vengano utilizzati. Il sospetto è che l’app possa rappresentare un rischio per la protezione dei dati di milioni di utenti italiani.
#IntelligenzaArtificiale Il #GarantePrivacy ha inviato una richiesta di informazioni alle due società che forniscono il servizio di chatbot #DeepSeek, sia su piattaforma web che su App 👉 https://t.co/8ZvxeFoEEV@GCerrinaFeroni @GHIGLIAAGOSTINO @guidoscorza
— Garante Privacy (@GPDP_IT) January 28, 2025
…E L’APP CINESE SCOMPARE DAI DISPOSITIVI ITALIANI
Nel frattempo, poche ore dopo la presa di posizione del Garante, l’applicazione è scomparsa dagli store digitali di Apple e Google in Italia, alimentando ulteriormente i dubbi sulla sua trasparenza.
Se ci si collega al sito di DeepSeek, nella sezione ‘Service Status’ della piattaforma appare l’avviso: “Identified – The issue has been identified and a fix is being implemented” Il messaggio è di oggi.
Anche la Commissione Europea sta monitorando da vicino la situazione. Secondo la testata Mlex, l’UE teme che DeepSeek possa essere utilizzata dal governo cinese per attività di sorveglianza o per scopi militari, oltre al rischio di un uso improprio da parte di attori malintenzionati.
Leggi anche: Who is Liang Wenfeng? Il padre di DeepSeek fa tremare la Silicon Valley
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link