Mutui e inflazione: cosa sapere per proteggere il tuo investimento

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L’inflazione è un fenomeno economico che riduce il potere d’acquisto e può avere un impatto più o meno importante sugli investimenti a medio-lungo termine, come i mutui casa. Quando i prezzi dei beni e dei servizi aumentano oltre una soglia considerata “fisiologica”, le banche centrali possono intervenire aumentando i tassi di interesse per controllare l’inflazione.

Questo aumento dei tassi di interesse rende i mutui più costosi, influenzando i costi complessivi del finanziamento. Pertanto, è fondamentale per chi intende richiedere un mutuo capire come l’inflazione possa influenzarlo e quali strategie adottare per proteggere il proprio investimento.

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Valutando tutti i costi di un mutuo, è importante considerare tutte le spese associate, non solo gli interessi, che rappresentano la voce di spesa più rilevante. Altri costi da tenere in considerazione includono le spese di istruttoria, perizia e gestione annua, i costi di rendicontazione e incasso rata, l’imposta sostitutiva, il costo obbligatorio della polizza scoppio e incendio, e le spese notarili.

Essere consapevoli di questi elementi e pianificare di conseguenza può aiutare a mitigare l’impatto dell’inflazione e a garantire che il mutuo rimanga un investimento gestibile nel lungo termine.

Una precisazione

Da un punto di vista strettamente tecnico, un mutuo casa non può essere definito come investimento, ma in un’accezione più ampia lo si può considerare come tale in quanto consente l’acquisto di un bene immobile che potrebbe aumentare il suo valore negli anni. L’investimento consiste nell’acquisto della casa, non nel mutuo di per sé.

Inflazione e tassi di interesse

Le banche centrali, come per esempio la Banca Centrale Europea (BCE), monitorano costantemente l’andamento dell’inflazione e nei periodi in cui i livelli di inflazione tendono a salire eccessivamente possono decidere di aumentare i tassi di interesse per fermare la crescita dei prezzi.

Ovviamente, l’aumento ha un effetto diretto sui tassi che le banche decidono di applicare ai mutui, rendendo quindi più costoso il finanziamento per l’acquisto o la ristrutturazione di una casa. Al contrario, nei periodi in cui l’inflazione è stabile (e questo sembra essere il caso del 2025, perlomeno in base alle previsioni fatte nel mese di gennaio) o bassa, i tassi di interesse non subiscono oscillazioni significative e in alcuni casi potrebbero anche ridursi leggermente, facilitando l’accesso al credito.

Mutui a tasso fisso e mutui tasso variabile

Quando si sta prendendo in considerazione la possibilità di richiedere un mutuo casa, ci si trova a dover scegliere tra il tasso fisso e quello variabile. La differenza è sostanziale e può avere un impatto non indifferente sul costo totale del finanziamento.

Nel mutuo a tasso fisso la rata resterà sempre la stessa, a prescindere dall’andamento dei mercati, da un eventuale aumento dell’inflazione e dalle decisioni successive delle banche centrali. Questo tipo di mutuo protegge quindi da eventuali rialzi dei tassi; d’altro canto, non permette di beneficiare di eventuali ribassi.

Nel mutuo a tasso variabile, invece, la rata varia in base all’andamento dei mercati finanziari; se i tassi salgono, la rata sarà più onerosa, mentre se scendono, sarà più “leggera”; quindi, in periodi di inflazione crescente le rate dei mutui a tasso variabile tendono a salire rendendo il mutuo più costoso.

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In periodi di incertezza economica, il mutuo a tasso fisso può quindi essere una strategia efficace per ridurre l’impatto dell’inflazione.

Il simulatore di mutuo: perché è importante?

Prima di sottoscrivere un mutuo è opportuno utilizzare un simulatore online, strumento messo a disposizione gratuitamente da tutte le banche. È un software di facile utilizzo che permette di calcolare la rata del mutuo una volta inseriti alcuni dati, ovvero finalità del mutuo (acquisto casa, surroga ecc.), valore dell’immobile, importo del mutuo (che di norma non può superare l’80% del valore dell’immobile) e durata (di solito si va dai 5 ai 30 anni).

Forniti questi dati, si ottiene un preventivo del mutuo molto dettagliato che specifica l’importo della rata mensile, il TAN, il TAEG, l’entità degli interessi e delle altre spese correlate al finanziamento.

Utilizzare un preventivatore di mutuo è importante perché permette di crearsi un’idea precisa dell’impegno che ci si andrà ad assumere. Si possono effettuare diverse prove fin quando non si trova il giusto equilibrio fra importo richiesto e importo della rata. L’importante è che la rata mensile sia facilmente sostenibile: non si deve cioè superare la propria capacità di rimborso.



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