Perugia, trovato morto Andrea Prospero: lo studente di Lanciano era scomparso venerdì

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Il corpo senza vita di un ragazzo è stato trovato nella stanza di un b&b nel centro storico di Perugia. Si tratta di Andrea Prospero, studente d’informatica all’Università di Perugia, originario di Lanciano (Chieti), allontanatosi da dove viveva nel capoluogo umbro nel pomeriggio del 24 gennaio. La conferma è arrivata dalla questura del capoluogo che ha coordinato le ricerche. Sul posto del ritrovamento si sono subito recati il procuratore capo di Perugia Raffaele Cantone e l’aggiunto Giuseppe Petrazzini. Sono in corso gli accertamenti del caso da parte degli agenti della Squadra Mobile con il supporto della polizia scientifica, per verificare le circostanze e le cause che hanno portato alla morte del ragazzo. Sarà l’autopsia, disposta dalla Procura di Perugia, a chiarire le cause del decesso.  

Il ritrovamento del corpo

Come riferito dalla questura del capoluogo “nel pomeriggio odierno, è giunta alla sala operativa della questura una segnalazione riguardante la possibile presenza dello studente segnalato come scomparso e oggetto di ricerche da parte delle forze di polizia già da alcuni giorni. Giunti sul posto, i poliziotti con la collaborazione dei vigili del fuoco sono entrati in un appartamento situato in via del Prospetto, dove è stato rinvenuto il cadavere del giovane universitario”. Secondo quanto appreso da Ansa, lo studente alloggiava da alcuni mesi in un ostello. È stato però trovato morto nel piccolo appartamento preso da una ventina di giorni attraverso un’agenzia di affitti brevi. E per il quale aveva già chiesto di prolungare la locazione. Nella camera sarebbero stati repertati diversi farmaci e alcuni telefoni cellulari ora al vaglio degli inquirenti. Nessun segno di effrazione è stato individuato sulla porta d’ingresso.

Proietti: “Un tragico epilogo”

“Questo tragico epilogo ci lascia sgomenti e infinitamente addolorati. Subito dopo la sua scomparsa abbiamo attivato, su istanza del prefetto di Perugia Armando Gradone, tutta la protezione civile regionale, insieme alle altre forze dell’ordine e di polizia, nelle indagini in tutta la città. Sei giorni di ricerche senza sosta con tutti i mezzi, compresi droni e unità cinofile, seguendo ogni traccia da quando le telecamere dell’ostello di via Bontempi lo hanno ripreso per l’ultima volta”, ha riferito la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti che, “a nome personale e dell’amministrazione regionale, esprime incommensurabile dolore per la morte di Andrea Prospero, il giovane studente di 19 anni, abruzzese, scomparso a Perugia lo scorso venerdì mattina”.   
“Di fronte a un gesto così estremo non ci resta che stringerci accanto alla famiglia, alla sorella e al fratello, ai genitori, e a tutta la comunità studentesca perugina. Nei giorni scorsi avevo sentito la sorella Anna manifestando la totale assoluta vicinanza dell’amministrazione regionale e di tutta la comunità umbra. Oggi sprofondiamo tutti nel dolore perché Andrea era un nostro figlio, un nostro fratello, e non possiamo immaginare quanto abbia sofferto. Possiamo solo agire, da subito con più vigore e forza, per stare vicini ai nostri ragazzi di cui troppo spesso non riusciamo a percepire la profonda sofferenza e solitudine. A nome mio della giunta e di tutta l’amministrazione regionale, in particolar modo del corpo e dei volontari della protezione civile, ci stringiamo con tutto il nostro affetto e cordoglio alla famiglia di Andrea”. Anche l’assessore regionale alle politiche giovanili Fabio Barcaioli esprime profondo cordoglio per la tragica scomparsa: “In questo terribile momento, siamo vicini al dolore della famiglia e degli amici. Questa tragedia richiama con urgenza la necessità di rafforzare le politiche di ascolto e sostegno per i giovani, affinché nessuno si senta mai solo di fronte alle proprie fragilità. Che il ricordo di Andrea possa essere custodito con amore da tutti”.

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Le ricerche  

 

Del 19enne si erano perse le tracce dalla tarda mattinata di venerdì 24 gennaio scorso, quando avrebbe dovuto incontrare la sorella gemella per pranzare insieme alla mensa universitaria. Ma a quell’appuntamento Andrea non si è mai presentato. In un primo momento le ricerche si erano concentrate a Monteluce, zona dove la cella telefonica aveva agganciato il cellulare del ragazzo per un’ultima volta.

 

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