Nella cornice istituzionale di Palazzo San Giacomo, il Comune di Napoli e la Città Metropolitana hanno presentato un piano ambizioso per il potenziamento del trasporto rapido di massa, delineando interventi strategici volti a garantire una maggiore efficienza, sostenibilità e inclusività. Il progetto prevede una realizzazione distribuita su un arco temporale di 10 anni, con fasi di avvio, sviluppo e completamento progressivo. Le prime opere partiranno entro il 2025, con una previsione di conclusione totale entro il 2035, suddivisa in tappe annuali che consentiranno un monitoraggio costante e l’adattamento del piano alle esigenze emergenti. Il progetto, del valore complessivo di 2,5 miliardi di euro, è stato candidato al finanziamento del Ministero dei Trasporti e mira a rivoluzionare la mobilità urbana e metropolitana.
Tra i protagonisti dell’iniziativa, il sindaco Gaetano Manfredi, l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità Edoardo Cosenza e il consigliere metropolitano delegato ai Trasporti Luciano Borrelli, che hanno evidenziato l’importanza di un approccio integrato per affrontare le sfide di una città in crescita.
Il piano si articola su tre principali direttrici d’intervento, ciascuna finalizzata a rispondere alle necessità specifiche del territorio e strettamente connessa ai piani di sviluppo urbano della città. In particolare, le direttrici mirano a migliorare la mobilità in aree periferiche, supportare la transizione ecologica e potenziare l’accessibilità, in linea con gli obiettivi di rigenerazione urbana previsti dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e dai programmi di riqualificazione delle infrastrutture cittadine.
Rinnovo del parco veicolare
Un elemento cardine del progetto riguarda la modernizzazione del parco veicolare destinato al trasporto pubblico:
- Introduzione di nuovi treni per le linee metropolitane, progettati per garantire maggiore affidabilità e comfort agli utenti.
- Sostituzione dei tram obsoleti con mezzi elettrici di ultima generazione, dotati di tecnologie avanzate per ridurre l’impatto ambientale.
- Acquisto di filobus elettrici, per incrementare la copertura della rete e migliorare la qualità dell’aria.
Questi interventi non solo contribuiranno a una riduzione significativa delle emissioni di CO2, grazie all’adozione di veicoli elettrici e tecnologie di gestione energetica avanzate, ma favoriranno anche l’accessibilità e la puntualità del servizio. Verranno implementati sistemi di trazione a zero emissioni, batterie ad alta efficienza e infrastrutture di ricarica rapida, che miglioreranno l’efficienza operativa e ridurranno l’impatto ambientale.
Potenziamento delle infrastrutture esistenti
Un secondo asse del piano riguarda l’ottimizzazione e l’ammodernamento delle infrastrutture già operative:
- Riqualificazione delle stazioni metropolitane e ferroviarie, con interventi mirati a migliorare l’accessibilità per persone con mobilità ridotta.
- Incremento della frequenza dei treni tramite l’adeguamento delle reti ferroviarie esistenti.
- Rafforzamento dei sistemi di sicurezza, grazie all’installazione di tecnologie avanzate di videosorveglianza e monitoraggio in tempo reale.
Queste operazioni mirano a rendere più efficiente e sicuro l’utilizzo delle infrastrutture, garantendo standard qualitativi elevati per i pendolari.
Espansione e innovazione delle reti
Il terzo pilastro del piano guarda al futuro, prevedendo soluzioni innovative per espandere le reti di trasporto e servire aree attualmente meno collegate:
- Realizzazione di nuove linee di trasporto, con particolare attenzione a quartieri periferici come Napoli Est e ai comuni limitrofi.
- Implementazione di una monorotaia soprelevata, un sistema innovativo che permetterà di coprire distanze significative con costi operativi e di realizzazione ridotti rispetto alle metropolitane tradizionali. La monorotaia collegherà aree strategiche come Napoli Est, i quartieri di Ponticelli e Barra, e le zone industriali limitrofe, integrandosi con le principali stazioni di trasporto pubblico già esistenti.
- Estensione della rete tranviaria, per migliorare i collegamenti tra le diverse aree urbane e metropolitane.
L’assessore Cosenza ha dichiarato: “La scelta di sistemi come la monorotaia rappresenta una svolta strategica. Questa tecnologia è adatta per servire aree periferiche con un investimento contenuto, garantendo al contempo una significativa riduzione dell’impatto ambientale.”
Il consigliere metropolitano Borrelli ha aggiunto: “Grazie al Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, potremo realizzare nuove connessioni tra i comuni dell’area metropolitana e le principali infrastrutture, come la stazione dell’alta velocità di Afragola. Questo intervento migliorerà la qualità della vita di oltre 500.000 persone.”
Visione strategica per il futuro
Il sindaco Manfredi ha sottolineato la visione di lungo termine alla base del progetto: “Questi interventi rappresentano un passo fondamentale per trasformare Napoli in una città più connessa, sostenibile e innovativa. L’obiettivo è creare un sistema di trasporto in grado di rispondere alle sfide future, migliorando la qualità della vita per i cittadini e riducendo la dipendenza dai mezzi privati.”
Se approvato, il piano potrebbe posizionare Napoli come modello nazionale di innovazione nel settore dei trasporti, contribuendo alla transizione ecologica e alla crescita economica dell’area metropolitana. Un esempio tangibile è rappresentato dalla monorotaia soprelevata, che potrebbe ispirare altre città italiane, come Torino o Bologna, a sviluppare sistemi simili per migliorare la connettività urbana ed extraurbana con un impatto ambientale ridotto.
Comune di Napoli
Città Metropolitana di Napoli
Ministero dei Trasporti
(foto e video da Ufficio stampa del Comune di Napoli)
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