Venezia guarda al futuro del turismo con una prospettiva più sostenibile. Nella mattina di mercoledì 29 gennaio sono state presentate le percezioni dei visitatori, con un focus su alcuni dei temi più dibattuti nella gestione turistica: dai flussi legati al Giubileo alle sinergie con enti e istituzioni cittadine; dall’analisi sulla tassa di accesso e sul limite alla dimensione dei gruppi, fino alla gestione dei trasporti e alla lotta contro l’abusivismo. L’incontro, promosso da Operatori incoming di Venezia, Federazione turismo organizzato (Fto) di Confcommercio, Confcommercio Ascom Venezia e European tourism association Etoa (Associazione europea del turismo), offre uno sguardo approfondito sul comportamento e le preferenze dei visitatori, e pongono in evidenza le aree su cui si concentreranno gli interventi futuri per rendere «l’esperienza turistica più equilibrata, rispettosa e sostenibile».
«Le nostre imprese – spiega Gabriele Milani, direttore di Fto – svolgono un ruolo fondamentale per la promozione della città nel mondo e per creare pacchetti che, combinando più servizi, valorizzano l’offerta complessiva di Venezia. Dobbiamo lavorare insieme per rendere l’esperienza in città il più fruibile possibile». Tra i temi elencati, il contributo di accesso è stato definito un’iniziativa necessaria per disincentivare le visite “mordi e fuggi” nei giorni di picco: «Tutti gli operatori del turismo – continua Milani – si sono resi disponibili, già dallo scorso anno, a supportare l’amministrazione in questo percorso di governance. Ricordiamo che quest’anno il contributo di accesso sarà ampliato a 54 giornate, rispetto alle 29 dello scorso anno, e avrà un costo di 10 euro per chi prenota all’ ultimo minuto. Un’altra misura rilevante è l’introduzione di limiti alle dimensioni dei gruppi turistici, finalizzata a migliorare la qualità delle visite. I taxi non sono sufficienti e hanno prezzi esorbitanti, il trasporto pubblico arranca nonostante le tariffe tra le più alte al mondo per questo settore. Se siamo cari dovremmo almeno riuscire ad essere eccellenti, questo deve diventare un impegno per tutti».
«Il turismo a Venezia non può più essere gestito in modo frammentario»: è questo il messaggio lanciato da Roberto Panciera, presidente di Confcommercio Ascom Venezia, che sottolinea la necessità di un approccio sistemico per affrontare le sfide del settore. «Un turista che visita la città lagunare e si trova ad affrontare lunghe code per entrare nei musei o non riesce a salire sui mezzi pubblici sarà scontento e frustrato. Confcommercio (che raduna aziende dei settori commercio, trasporti, servizi, ristorazione e alberghi), si adopererà sempre di più per far squadra con le altre associazioni di categoria, l’amministrazione e gli enti culturali per rendere il turismo una risorsa e non un problema». Panciera richiama inoltre l’attenzione sull’urgenza di pianificare strategie adeguate in vista del Giubileo.
«Come rappresentante di categoria – afferma Francesco Tagliapietra, vicepresidente vicario di Confcommercio Venezia – il nostro compito, in un’ottica futuristica, è gestire al meglio i flussi. Il “barcavelox” è un sistema che contribuirà alla riduzione della velocità e, di conseguenza, del moto ondoso. Sappiamo che l’obiettivo dei visitatori è raggiungere piazza San Marco, ma Venezia offre un patrimonio storico così vasto che dobbiamo incentivare una diversificazione: in questo senso, il progetto per un nuovo punto di attracco a San Giobbe rappresenta un’importante opportunità per distribuire meglio i flussi. Si potrebbe anche ipotizzare un ulteriore punto di approdo su Fondamente Nuove e altre aree strategiche».
Nel corso della tavola rotonda è emerso con forza il problema dell’abusivismo legato alle false guide turistiche, che continuano a operare senza autorizzazione, causando disagi significativi alla viabilità. Andrea Gersich, referente Fto, denuncia la proliferazione dei cosiddetti “free tours” organizzati da operatori stranieri privi di licenze: «Questi tour non sono affatto gratuiti ma impongono una tariffa nascosta, seguendo logiche tipiche degli abusivi. Per eludere i controlli sull’utilizzo delle radio, utilizzano stratagemmi chiedendo ai partecipanti di fingere di ascoltare telefonate in caso di verifiche da parte dei vigili. In un luogo unico come piazza San Marco – prosegue – la sicurezza e il controllo del territorio sono fondamentali. Si potrebbe studiare un’iniziativa come il controllo di vicinato».
Anche Danja Nebuloni, rappresentante in Italia di European tourism association (Etoa), sottolinea l’importanza di sviluppare una sinergia con le autorità locali e le altre associazioni di categoria, per coordinare gli sforzi. Alessia Di Marcantonio, rappresentante delle destinazioni associate presso Etoa, ricorda inoltre che «una strategia di successo per il turismo richiede collaborazione tra operatori e comunità locali, integrando la prospettiva internazionale per affrontare le criticità e trovare soluzioni sostenibili».
Di fatto i temi affrontati alla tavola rotonda costituiscono il cuore delle politiche di gestione turistica di Venezia: «In un contesto di crescente collaborazione, sono stati avviati nuovi tavoli di lavoro per promuovere e definire strategie comuni – conclude l’assessore Simone Venturini -. La città sta rafforzando il coordinamento con le forze dell’ordine, le autorità locali e le associazioni di categoria per garantire una gestione integrata del turismo che rispetti le esigenze di tutti gli attori coinvolti: residenti, turisti e operatori economici».
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link