Non si placa lo scontro tra il Governo e il titolare della Procura di Roma, Francesco Lo Voi. Tanti dossier si intrecciano, dal caso Almasri al caso Caputi fino alla querelle sui voli di Stato
Tutti, nessuno escluso, corrono con la mente ai violenti scontri tra toghe e governo ai tempi di Berlusconi premier. I parallelismi sui giornali sono costanti. La tensione tra la presidente Meloni, in primis, e il procuratore di Roma, Francesco Lo Voi, ha raggiunto infatti un livello di guardia molto alto.
IL CASO ALMASRI E L’IPOTESI DI TRASFERIMENTO DI LO VOI PER INCOMPATIBILITA’ AMBIENTALE
Da giorni non si parla d’altro, con 58 milioni di italiani neo magistrati che disquisiscono se quanto recapitato alla premier italiana, sul caso Almasri, sia “un atto dovuto”, “un atto voluto”, “un atto obbligato”. Per alcuni quotidiani la dura reazione della presidente del Consiglio, unita agli attacchi del governo e di tutta la maggioranza nelle ultime ore, celerebbe un tentativo di delegittimazione. “La maggioranza di Giorgia Meloni – scrive Repubblica – ha lanciato l’operazione Lo Voi: un bombardamento politico, giudiziario e mediatico per “sporcare” il procuratore di Roma”. Tra l’altro il nome di Lo Voi negli ultimi giorni si è incrociato più volte e su questioni differenti che hanno riguardato membri del Governo.
A partire, appunto dal caso Almasri. L’“operazione Lo Voi” – continua Repubblica – “entrerà nella sua fase operativa all’inizio della prossima settimana, quando il comitato di presidenza del Csm dovrà discutere della richiesta presentata ieri dai cinque laici di centrodestra, Isabella Bertolini, Claudia Eccher, Daniela Bianchini, Enrico Aimi e Felice Giuffrè. Chiedono di aprire un fascicolo in prima commissione, che potrebbe portare anche a un’incompatibilità ambientale con il trasferimento del procuratore”. Un’ipotesi, questa, remota ma non esclusa, legata anche al clima di tensione che si è creato negli ultimi giorni per la vicenda del generale libico Almasri.
IL FASCICOLO SUL CASO CAPUTI E IL RISCHIO DI UN’INIZIATIVA DISCIPLINARE
Il procuratore di Roma potrebbe finire poi nel mirino di un’iniziativa disciplinare da parte del Ministero della Giustizia, con l’eventuale coinvolgimento del Consiglio superiore della magistratura. Al centro della vicenda è un documento classificato come “riservato” dall’Aisi, che sarebbe stato inserito negli atti di un’indagine e reso accessibile alle parti.
L’attenzione si concentra su un’indagine avviata a seguito di un esposto presentato da Gaetano Caputi, capo di gabinetto della presidenza del Consiglio. L’indagine riguardava alcuni giornalisti del quotidiano Domani, accusati di rivelazione di segreto. Proprio nell’ambito di questo procedimento, il documento riservato dell’Aisi sarebbe stato messo a disposizione, suscitando malumori all’interno del governo per una possibile violazione di protocollo.
Pur essendo il capo della Procura di Roma, Lo Voi non ha seguito direttamente il fascicolo, che era affidato a un altro pubblico ministero. Resta dunque da chiarire se l’inserimento del documento sia stato un errore di segreteria o se ci sia stata una responsabilità più ampia all’interno della Procura.
L’IPOTESI DI UN ESPOSTO PER VIOLAZIONE DI SEGRETO
Il Ministero della Giustizia, guidato da Carlo Nordio, potrebbe decidere di inviare ispettori presso la Procura di Roma per verificare eventuali irregolarità nella gestione degli atti giudiziari. In caso di esito negativo, la vicenda potrebbe passare alla Procura generale della Cassazione e, successivamente, alla sezione disciplinare del Csm, che potrebbe valutare eventuali provvedimenti nei confronti di Lo Voi.
Non è al momento in programma, ma non è esclusa, l’ipotesi che il governo presenti un esposto alla Procura di Perugia, competente per le indagini sui magistrati del distretto di Roma, ipotizzando un reato di violazione del segreto d’ufficio.
LO VOI E LA VICENDA DEI VOLI DI STATO
Oltre al caso Caputi, Lo Voi è già stato protagonista di un’altra controversia che ha coinvolto il governo e che è stata agitata dalla maggioranza di centrodestra e dai giornali di area.. Nel gennaio 2023, il sottosegretario Alfredo Mantovano aveva sospeso l’uso dei voli di Stato per il procuratore di Roma, decisione contro la quale Lo Voi aveva presentato ricorso al Presidente della Repubblica e al Consiglio di Stato.
Secondo documenti diffusi dal Tg1, Lo Voi aveva motivato la richiesta con la necessità di spostamenti più rapidi e sicuri, evitando la presenza in aeroporti e la necessità di scorta. Mantovano, tuttavia, aveva respinto questa argomentazione, sostenendo che i voli di Stato dovrebbero essere concessi solo per indifferibili esigenze di servizio.
Al momento, non ci sono provvedimenti definitivi nei confronti del procuratore Lo Voi, ma la vicenda è destinata ad avere delle conseguenze.
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