Sono 43 le persone ancora nella struttura albanese di Gjader che arriveranno a Bari sabato sera. Fonti do governo: “Grande stupore”. Schlein: “Giorgia Meloni si rassegni, i centri in Albania non funzionano e non funzioneranno, sono un clamoroso fallimento. Chiederemo di avere il resoconto di tutti i costi sostenuti dallo Stato in questa missione”. M5S: “L’unica costante sono i fallimenti del governo di FdI, Lega e FI che si ostinano a non voler rispettare la Costituzione e le regole europee”
I giudici della Corte d’appello di Roma hanno sospeso il trattenimento dei 43 migranti bengalesi ed egiziani portati nel centro di Gjader, in Albania, rimettendo alla prossima pronuncia della Corte europea di Giustizia sui Paesi sicuri. I richiedenti asilo saranno portati in Italia e liberati: arriveranno a Bari domani sera su una motovedetta della Guardia costiera. “C’è grande stupore, perché a nostro avviso non c’è la necessità di aspettare il pronunciamento della Corte di giustizia europea”, affermano fonti di governo. Intanto ieri sono state tutte respinte – tranne una – le richieste di asilo dei migranti rimasti a Gjader. Dopo le audizioni in videoconferenza con la Commissione asilo per l’esame dell’iter delle domande di protezione internazionale, è arrivata la risposta: tutte sono state giudicate ‘manifestamente infondate’. Solo una persona non ha ricevuto il diniego e sarà ascoltata in procedura ordinaria, poiché è stata riscontrata una vulnerabilità .Â
La sentenza
La Corte d’Appello di Roma – Sezione Persona, Famiglia, Minorenni e Protezione Internazionale -, sospende il giudizio di convalida dei trattenimenti dei 43 migranti portati, venerdì scorso, in Albania. La Corte, inoltre, rimette “gli atti alla Corte di Giustizia dell’Unione europea ai sensi degli artt. 267 TFUE, 105 e ss. del Regolamento di procedura e 23 bis dello Statuto della Corte”, si legge nelle 25 pagine di sentenza. I migranti, rimasti nel centro di permanenza per il rimpatrio di Gjader, provenienti da Bangladesh ed Egitto, avevano fatto domanda di asilo.
Già rientrati in sei
Sono 43 dunque le persone all’interno della struttura albanese che dovranno rientrare in Italia. Nel giorno dell’arrivo a Shengjin, al termine dello screening sanitario, cinque delle 49 persone a bordo del Cassiopea avevano già fatto rientro e una sesta persona, vulnerabile, era stata riportate nel nostro Paese il giorno dopo.Â
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Il Tavolo asilo e immigrazione: “Procedura illegittima, mancano tutele”
Per il Tavolo Asilo e Immigrazione, il Tai, che è al terzo giorno della sua missione in Albania con i parlamentari del gruppo di contatto per il monitoraggio dei centri italo-albanesi, “le Commissioni operano chiaramente in continuità con la manifesta volontà dell’esecutivo di respingere i richiedenti asilo, in spregio al diritto internazionale, europeo e costituzionale”. Il Tavolo denuncia infatti che “le persone non hanno potuto farsi assistere da un legale né sono state messe in grado di prepararsi per le audizioni con adeguata informazione legale”. E sottolinea: “Siamo di fronte a una procedura di fatto illegittima per l’assenza delle tutele previste dalla normativa in vigore”. Questo modello, aggiunge, “ha l’unico obiettivo di cancellare il diritto d’asilo e continuare a proporre una immagine negativa e criminalizzante di chi arriva sulle nostre coste”.Â
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FdI: “Resistenza da un pezzo di magistratura”
“Con la sospensione di parte degli immigrati trasferiti in Albania, si assiste a un atteggiamento di resistenza da parte di un pezzo della magistratura italiana nei confronti delle misure adottate per garantire la sicurezza e contrastare l’immigrazione irregolare”, dichiara in una nota il capogruppo di FdI alla Camera, Galeazzo Bignami. “Ancora una volta ci troviamo di fronte a una presa di posizione che sembra andare oltre l’ambito giuridico, assumendo una connotazione politica e ostacolando l’azione del governo Meloni. Il centrodestra guidato da Fratelli d’Italia – aggiunge – non si lascerà intimidire e proseguirà il percorso intrapreso che è ben chiaro agli italiani e non può essere fermato da chi cerca di bloccare, con pretesti giudiziari, interventi necessari per il bene della Nazione”.
Crippa (Lega): “Da giudici ennesima invasione di campo”
“Dai giudici ennesima invasione di campo, decisione che danneggia l’Italia e che fa felici le sinistre e i clandestini”, dichiara anche il vicesegretario della Lega Andrea Crippa.
Gasparri: “Ancora boicottaggio magistratura”
“Continua l’opera di boicottaggio della magistratura italiana alle politiche di sicurezza per contrastare l’immigrazione clandestina. La sfida è politica, temeraria ed appare ostile ai principi fondamentali dell’ordinamento. Ma bisogna andare avanti perché il disegno è troppo politico per essere subito passivamente”, rincara il presidente dei senatori di Fi, Maurizio Gasparri.
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Schlein: “Clamoroso fallimento di Meloni, soldi buttati”
“Giorgia Meloni si rassegni, i centri in Albania non funzionano e non funzioneranno, sono un clamoroso fallimento”, commenta la segretaria del Pd Elly Schlein. “Aumentano a dismisura le risorse pubbliche sprecate a causa dell’ostinata volontà del governo di non rispettare le leggi e le sentenze europee. Chiederemo di avere il resoconto di tutti i costi sostenuti dallo Stato in questa missione. Secondo le nostre stime, siamo ormai a oltre un miliardo di euro che poteva essere investito per assumere infermieri e medici nei reparti svuotati della sanità pubblica”. E ancora: “La legge era ed è chiara e per questa ostinazione nello spreco di risorse pubbliche si configura il rischio del danno erariale. I diritti non possono essere modificati con stratagemmi come quello di spostare i giudizi dai tribunali per l’immigrazione alle corti d’appello, nel tentativo del governo di scegliersi i giudici – ha aggiunto Schlein – Il governo continua a perpetuare politiche fallimentari che violano i diritti umani delle persone, come queste persone innocenti sbalzate da una parte all’altra del Mediterraneo per la loro propaganda”. Schlein ricorda poi “gli esponenti delle forze dell’ordine costretti a badare una prigione vuota mentre manca organico in tutto il Paese”.
M5s: “Governo si ostina a non rispettare la Costituzione”
“Errare è umano, perseverare è una prerogativa del governo Meloni. Hanno partorito un decreto flussi, un decreto Paesi sicuri, hanno spostato la competenza dai giudici di Tribunale ‘politicizzati e di sinistra’ verso i giudici di Corte d’Appello, hanno riportato in Libia il ricercato Almasri con l’aereo di Stato e la bandiera italiana piegati al ricatto migratorio della Libia, ci hanno subissati di annunci vuoti utili solo alla propaganda di governo”, affermano i capigruppo del M5S nelle Commissioni Affari Costituzionali di Camera e Senato, Alfonso Colucci e Alessandra Maiorino. “L’unica costante sono i fallimenti del governo di Fdi, Lega e FI che si ostinano a non voler rispettare la Costituzione e le regole europee. Pensavano forse di aggirare le norme spostando la competenza dai tribunali alle Corti d’appello? Con la mancata convalida del trattenimento dei 43 migranti trasportati in Albania che ora dovranno salpare in direzione Italia, riparte l’assurdo gioco dell’oca del governo Meloni a spese dei contribuenti italiani”.
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