Pontremolese, a Roma il punto su iter e risorse. Pastorella dopo la risposta del Mit: “Governo butta palla in avanti”

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Si è trattato anche del raddoppio della linea ferroviaria Parma-La Spezia – la Pontremolese – ieri nella commissione Trasporti della Camera. A porre il tema Giulia Pastorella, deputata di Azione, che in un’interrogazione ha chiesto il punto sul raddoppio dell’infrastruttura. Risposta a cura del sottosegretario al Mit Tullio Ferrante. In riferimento al raddoppio della tratta Parma-Vicofertile, il sottosegretario e deputato di Forza Italia, rilevato che “con l’ordinanza n. 3 del 31 gennaio 2023 il commissario straordinario ha avviato l’iter autorizzativo e successivamente Rete ferroviaria italiana ha convocato la conferenza di servizi istruttoria che si è conclusa a giugno 2024” e che “il 18 marzo 2024 è stata emessa dalla regione Emilia-Romagna la delibera di intesa Stato-Regione circa l’approvazione del progetto definitivo a cui è seguita la sottoscrizione tra Comune di Parma, Regione e Rfi delle convenzioni attuative per la gestione delle opere compensative ai fini della chiusura dell’iter autorizzativo”, ha osservato che “con l’ordinanza n. 4 del 16 ottobre 2024, il commissario straordinario ha approvato il progetto definitivo dell’intervento”.
Mentre, si legge ancora nel resoconto della seduta, il sottosegretario del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha riferito che “per quanto attiene alle risorse necessarie per coprire il fabbisogno emergente per la realizzazione dell’opera, queste saranno individuate in sede dei futuri aggiornamenti del Contratto di programma – Parte investimenti Mit/Rfi, e sono funzionali all’avvio delle attività negoziali. La durata complessiva per lo sviluppo della progettazione esecutiva e per la realizzazione dei lavori è stimata in 1890 giorni naturali e consecutivi, a partire dalla consegna delle prestazioni del progetto esecutivo”.
Infine, relativamente al raddoppio delle tratte Vicofertile-Fornovo e Berceto-Chiesaccia, “Rfi ha effettivamente avviato nel febbraio 2024 le attività di progettazione definitiva del successivo lotto Vicofertile-Fornovo”, ha detto ancora il sottosegretario.

Nella replica, Pastorella ha accolto con favore la conferma della prosecuzione dei lavori per il raddoppio della tratta Parma-Vicofertile, giudicando però negativamente le tempistiche riportate dal sottosegretario Ferrante. L’esponente di Azione si è altresì dichiarata non soddisfatta della risposta data dal rappresentante del governo in relazione alla seconda fase del progetto richiamata nell’interrogazione, “criticando la mancata individuazione non soltanto delle tempistiche per la sua realizzazione – spiega il resoconto -, ma anche delle risorse necessarie”, spiegando infine che si si riserverà di presentare ulteriori atti di sindacato ispettivo sull’argomento. “Il governo ancora una volta butta la palla in avanti – commenta in una nota Pastorella -, ammettendo di non aver ancora ben identificato le risorse necessarie e prevedendo tempistiche molto lunghe benché tutte le carte siano in ordine. Bisogna accelerare e prendere seriamente un’infrastruttura così fondamentale per lo sviluppo del porto e del territorio della Spezia”.

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In merito anche un intervento di Azione La Spezia. “Il raddoppio ferroviario della linea Parma-La Spezia è considerato un’opera strategica per migliorare la mobilità e la competitività economica dell’Emilia-Romagna e della Liguria, soprattutto per il porto della Spezia – si legge in una nota dei calendiani spezzini -. Nonostante l’approvazione del progetto e la firma delle convenzioni tra Comune di Parma, Regione e Rete ferroviaria italiana, i lavori sono bloccati per la mancanza di 126 milioni di euro sui 486 necessari, con il finanziamento ministeriale fermo a 360 milioni. L’aumento dei costi ha aggravato la situazione, causando ritardi preoccupanti nonostante l’opera sia già autorizzata a livello comunale e regionale”. E concludono: “Denunciamo questa situazione insostenibile e ringraziamo l’onorevole Giulia Pastorella, membro della commissione Trasporti della Camera, che da diverso tempo sta seguendo la questione e che ha presentato un’interrogazione sul tema in cui il governo ha ammesso di non aver ancora stanziato concretamente i fondi necessari ed aver previsto tempistiche molto lunghe senza una data chiara di inizio lavori”.





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