Terni, chiuso opificio per 15 giorni per risse e accoltellamenti

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Il Questore della Provincia di Terni Luigi Mangino ha disposto la chiusura di un esercizio pubblico, un opificio, luogo di aggregazione per molti giovani ternani. Il provvedimento si è reso necessario in quanto negli ultimi mesi, sia all’interno che all’esterno del locale, si sono verificati casi di aggressione, rissa e danneggiamento.

Terni, chiuso opificio per 15 giorni: le motivazioni

Il locale, inoltre, alcuni giorni fa ha visto un altro giovane aggredito al suo interno con un pugno al volto. I poliziotti della Squadra Volante, intervenuti sul posto, sono stati spintonati e ingiuriati da un folto gruppo di amici della vittima, anch’essi avventori del locale e in evidente stato di alterazione alcolica.

La chiusura dell’attività per 15 giorni vuole cercare di fermare il verificarsi di simili avvenimenti che possano pregiudicare l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini. Il provvedimento ha, inoltre, lo scopo di creare un effetto dissuasivo su soggetti pericolosi, privati così di un luogo di aggregazione e consapevoli che la loro presenza in quel luogo è oggetto di attenzione da parte delle Forze dell’ordine.

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Le spiegazioni della Questura

L’Opificio chiuso per 15 giorni a Terni, perché luogo di aggregazione per molti giovani ternani – rende noto la questura di TerniLa misura che sospende l’attività della discoteca di via del Sersimone, disposta dal questore Mangino ed eseguita dalla polizia di Stato il 29 gennaio, fa seguito ad una attenta istruttoria della Divisione polizia amministrativa”.

“Un provvedimento reso necessario in quanto negli ultimi mesi, sia all’interno che all’esterno del locale, si sono verificati casi di aggressione, rissa e danneggiamento. Gli episodi più gravi – la nota della polizia di Stato – sono accaduti nel mese di dicembre quando un giovane avventore è stato aggredito nell’area circostante il locale con un pugno e poi con un coltello che lo ha colpito all’addome, provocandogli un trauma cranico e una ferita addominale con prognosi di 15 giorni. Qualche giorno fa – prosegue il comunicato – un altro giovane è stato aggredito all’interno del locale con un pugno al volto e i poliziotti della squadra Volante intervenuti sul posto sono stati spintonati e ingiuriati da un folto gruppo di amici della vittima, anch’essi avventori del locale e in evidente stato di alterazione psico-fisica dovuto dall’abuso di alcol, mettendo a rischio l’incolumità degli agenti e di tutti i presenti”.

La rabbia dei gestori: “Accettiamo pur non essendo coinvolti”

Sabato 1 febbraio la discoteca in via del Sersimone sarà, quindi, chiusa. “L’opificio resterò chiusa causa notifica della Questura per fatti accaduti principalmente all’esterno del locale che non rappresentano ne la nostra società ne la nostra clientela – così in una nota i gestori del locale – Da sempre rispettiamo le forze dell’ordine e accettiamo la chiusura inflitta alla nostra attività pur non essendo coinvolta direttamente negli episodi“.

“Società che conta oltre 50 dipendenti tra diretti e in appalto, tutti assunti regolarmente – proseguono i proprietari del locale – Abbiamo sempre lavorato investendo moltissimo nella sicurezza e utilizzando solo personale qualificato e oltre il doppio del richiesto dalla legge. Introdotto una selezione all’ingresso del nostro parcheggio privato e un doppio tornello per selezionare e controllare tutti i nostri clienti, proprio per evitare qualsiasi litigio o problema all’interno del locale. Abbiamo sempre controllato parcheggio e strada con gli operatori competenti, collaborando sempre con il territorio e il vicinato per qualsiasi necessità, di qualsiasi natura. Opificio Club è e rimarrà sempre un locale di divertimento, gestito da persone e famiglie per bene e frequentato da ragazzi e signori che ricercano ore di svago nel fine settimana: dalla cena Spettacolo, alla discoteca, alle feste universitarie o alle cene private delle aziende partner”.

Terni, i gestori dell’opificio: “Torneremo più forti di prima”

“Abbiamo sempre fatto tutto per far ballare e cenare i nostri clienti in sicurezza – continua la nota dei gestori – a creare per loro un posto sicuro che potessero chiamare ‘casa’, ma non sempre è stato possibile perché a volte la stupidità di pochi prevale sul diritto di molti di vivere tranquillamente, di divertirsi e di altri di fare il proprio lavoro. Siamo sempre e comunque dalla parte dello Stato e delle forze dell’ordine e approfittiamo di questo momento di pausa per fare qualche riflessione, per capire dove stiamo andando e se vale la pena continuare a lottare, a sacrificarsi, ad impegnarsi e ad appassionarsi; noi crediamo di sì e siete voi con il vostro affetto a darci la motivazione per andare avanti”.

Vorremmo lasciarvi con una domanda: Che città vogliamo per il futuro? – concludono i responsabili del locale in via del Sersimone – Negli anni novanta questa piccola realtà Ternana contava molti locali dove andare a ballare, ne è rimasto solo uno, con tante difficoltà quotidiane da affrontare, cosa vorremmo per i nostri giovani? E’ importante che ci siano ancora posti come il nostro? I nostri ragazzi per ballare dovranno andare a Perugia o Roma? O magari rimanere in centro seduti tutta la notte su qualche muretto? Ognuno dentro di sé troverà la risposta… Noi proveremo a migliorarci, impegnarci, analizzarci e metterci in discussione affinché ciò non accada. Ringraziamo tutte le persone che ci stanno supportando e aiutando in questo momento, dopo la pausa torneremo più forti di prima“.



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