Ancona, dura requisitoria della sinistra contro la nomina di Marta Paraventi ad assessore

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ANCONA – Non accennano a placarsi le polemiche politiche dopo le dimissioni di Anna Maria Bertini e la nomina a nuovo assessore alla cultura di Marta Paraventi. In seguito all’avvicendamento avvenuto mercoledì scorso, infatti, i gruppi consiliari di opposizione, cioè Partito Democratico, Ancona Futura, Ancona Diamoci del Noi e Altra Idea di Città, hanno rilasciato una nota congiunta in cui sostengono che l’ormai ex assessore Bertini si è dimessa per incapacità, sua e del sindaco Daniele Silvetti: «Dopo appena un anno e mezzo dall’inizio del mandato salta il primo assessore della giunta Silvetti – scrivono –. Anna Maria Bernini si è rivelata, sin dal principio, un profilo estremamente inadatto a ricoprire la carica di assessore alla Cultura e possiamo affermare, come forze di opposizione, di aver fatto emergere in svariate occasioni questa totale inadeguatezza politica. Se la fallimentare esperienza amministrativa di Bertini si è conclusa prima del tempo è anche grazie al lavoro puntuale di controllo politico operato dai gruppi consiliari di minoranza, che si sono battuti per denunciare le storture delle politiche culturali dell’amministrazione Silvetti, difendendo il tessuto culturale della città. Rivendichiamo con forza la nostra azione, che ha contribuito in maniera determinante alle dimissioni della Bertini sin qui invece sempre difesa invece dal sindaco. Riteniamo, infatti, che la causa di questo ritiro sia da imputare alla manifesta incapacità politica e amministrativa di questa figura, un’altra nomina fiduciaria del sindaco che si è rivelata un clamoroso fallimento, ennesima dimostrazione della scarsa capacità dello stesso Silvetti di sapersi circondare da persone fidate e competenti».

Una dura presa di posizione anche nei confronti di Fratelli d’Italia e dell’eurodeputato Ciccioli: «Complice di questa mancanza di lungimiranza, anche l’imposizione di Fratelli d’Italia che ha premuto per un’avvilente, quanto dannosa, spartizione delle poltrone, con il sindaco che ha obbedito alle prescrizioni nominando alla cultura una persona di fiducia dell’eurodeputato Carlo Ciccioli. A causa di questi giochi di potere, tutti interni alla destra anconetana, il settore della cultura è andato in sofferenza per molti mesi, con un assessore che ha perfino dichiarato di essere stata costretta a ricoprire un ruolo che non desiderava affatto. Insomma, la fotografia di una classe dirigente inesistente e nel caos, costretta ad attingere persino fuori dal proprio perimetro politico. Tanto che la Bertini è stata costretta a dimettersi proprio da chi l’aveva voluta in quel posto».

La dura requisitoria dell’opposizione passa quindi dalle dimissioni di Anna Maria Bertini alla nomina del nuovo assessore, Marta Paraventi: «Abbiamo appreso poi con stupore della nomina del nuovo assessore, una figura che conosciamo piuttosto bene poiché connotata da una partecipazione e presenza sino a pochi giorni fa nei tavoli culturali del Partito Democratico, sia a livello cittadino, che a livello regionale. Tale era l’intenzione del sindaco di stravolgere e cambiare tutto, rispetto a chi governava prima, che ha nominato un esponente del tavolo cultura del Pd. La Paraventi, infatti, non è un profilo tecnico, ma una persona con un’esperienza di attivismo politico alle spalle nell’ambito del centrosinistra, dove nel recente passato ha criticato spesso e con convinzione le politiche culturali messe in atto sia dall’amministrazione Silvetti, in città, sia dall’amministrazione Acquaroli, a livello regionale. Nonostante questo, noi non faremo sconti, in quanto da oggi Marta Paraventi sarà un esplicito interprete della politica di destra portata avanti dalla giunta Silvetti, della quale è rappresentante e parte integrante».

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L’opposizione prosegue l’attacco frontale e lo estende al compagno del nuovo assessore, in quanto «Marta Paraventi non è l’unica in famiglia ad essere stata chiamata dal sindaco a svolgere un ruolo presso l’attuale amministrazione. Negli ultimi mesi, infatti, Silvetti ha assoldato quale consulente speciale per il turismo il compagno della neo assessora, Sandro Giorgetti. La famiglia Giorgetti-Paraventi potrà vantare da oggi una notevole e inopportuna concentrazione di potere: lei titolare della cultura e lui consulente per il turismo. Due ambiti strettamente legati e che fanno capo alla stessa direzione. Una coppia che ha rinunciato alla propria coerenza politica per mettersi a servizio del centrodestra, e che deterrà nelle proprie mani buona parte degli orientamenti politici del Comune in merito agli ambiti turistici e culturali».





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