ASL L’AQUILA: PD, “GUERRA A FORNITORI E CITTADINI, DEBITI NON PAGATI PER PIANO RIENTRO” | Notizie di cronaca

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L’AQUILA – “La Asl 1 per rispettare il Piano di rientro imposto dalla Regione si è messa a raschiare il fondo del barile facendo la guerra contro fornitori e cittadini”.

A dirlo, senza mezzi termini, il consigliere regionale del Partito democratico, Pierpaolo Pietrucci, in una conferenza stampa a cui oggi hanno partecipato anche il segretario del Pd aquilano, Nello Avellani e la segretaria del Pd di Avezzano, Anna Paolini.

“L’azienda sanitaria aquilana – incalza Pietrucci – sta per chiudere il bilancio del quarto trimestre 2024 con un debito che ammonterebbe a 40milioni e rotti di euro, quando Giunta e Consiglio regionale le hanno chiesto di non sforare quota 32milioni. Un debito a cui però andrebbero aggiunti quelli contratti con i fornitori delle aziende SEMA  (5,7milioni) e DUSSMANN (altri sei milioni) che si occupano di manutenzione, e quelli contratti per i fitti e le prestazioni erogate per non autosufficienti, col Comune dell’Aquila. Debiti che, come noto, la ASL non paga e che stanno mettendo a rischio posti di lavoro, la sorte di subappaltatori e servizi per i cittadini”.

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“Ora ci arriva notizia – continua nell’affondo il consigliere regionale Dem – che la direzione Asl, non voglia inscrivere a bilancio questi ulteriori debiti attraverso un escamotage, e cioè non permettendo al RUP di emettere l’ordine NSO (il sistema tramite il quale amministrazioni pubbliche e fornitori si scambiano documenti), così che la ditta non possa fatturare e il debito, in questo modo, non appaia nel bilancio di questa annualità”.

“Una situazione di insussistenza inaccettabile – tuona Pietrucci – a cui si aggiunge la campagna di contestazioni che il management ha scelto di avviare, tramite costosi avvocati romani, aggravando così la situazione economica finanziaria in cui versa la ASL e dando l’avvio a nuovi contenziosi giudiziari che graveranno sulle tasche di cittadini e cittadine”.

“Anche sulla vicenda della RSA di Montereale – continua il consigliere regionale aquilano – come noto la Asl ha sbagliato tutto, danneggiando un intero territorio e dando il largo, con la sua incapacità, agli ennesimi sprechi”.

“In più l’azienda sanitaria aquilana, sempre per raschiare il fondo del barile e tentare di stare nel Piano di rientro, ha inviato 150mila cartelle esattoriali, pari a tre milioni di euro, per prestazione prenotate, mai eseguite e mai disdette. Sappiamo che c’è una legge per ridurre le liste d’attesa, ma è una legge che decide per il futuro, non per il passato, mentre qui si inviano cartelle anche di cinque, dieci anni fa, quindi prescritte, che vessano i cittadini”.

“Insomma – conclude Pietrucci – il comportamento della direzione della ASL è inaccettabile, ma la cosa che più gli rimproveriamo è non aver battuto i pugni contro Marsilio che l’ha scelto, in quanto chiunque, nelle condizioni in cui è stata ridotta l’azienda sanitaria nella provincia dell’Aquila, non sarebbe riuscito, senza le dovute risorse, a fornire una sanità efficace ed efficiente. Denunciamo infatti da tempo la ripartizione iniqua del fondo sanitario che vede Teramo avere 86milioni, Pescara 83, Chieti 63 e L’Aquila, cenerentola d’Abruzzo, con soli 43 milioni. Il tutto a fonte di una provincia che ha un’estensione di 5mila metri quadri con 58 abitanti per km2, 74 punti di erosione sanitaria e che per questo riceve solo una piccolissima percentuale in più, assolutamente  non sufficiente a coprire i costi monumentali della gestione”.

La segretaria del Pd di Avezzano, Anna Paolini, ha voluto mettere l’accento sul tema delle diseguaglianze: “Diseguaglianze che sono nella distribuzione delle risorse e creano territori di serie A e B. Diseguaglianze – aggiunge Paolini – perché  le ditte si trovano costrette a licenziare lavoratori e lavoratrici e non garantiscono lavoro; diseguaglianze perché oggi le reti ospedaliere non riescono a garantire le cure primarie a ben 120mila persone in Abruzzo”.

“Parlando di Avezzano – continua l’esponente Dem Marsicana  – la distribuzione delle risorse è avvenuta facendo la promessa del nuovo Ospedale, la cui pietra è stata poggiata un anno e  mezzo fa, ma di cui, ad oggi, non se ne vede l’ombra, mentre sono chiaramente visibili la mancanza di presidi medici e di farmaci e le difficoltà che si incontrano nei Pronto soccorso”.

“Vorremmo – conclude Paolini – che Marsilio ci ascoltasse e accordasse la proposta di legge del PD per l’innalzamento dei fondi destinati alla sanità al 7,5 % del PIL”

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“Il centrosinistra di questa regione aveva risanato la sanità con cinque anni di lavoro duro che hanno portato anche a critiche legittime di cittadini e cittadine che alle urne ci hanno punito anche per questo – afferma il segretario del PD L’Aquila Nello Avellani – ma gli sforzi del centro sinistra erano tesi a reggere l’onda d’urto dei disastri che avevano combinato le amministrazioni passate di centro destra. In cinque anni il centro sinistra ha lasciato una sanità fuori dal commissariamento, mentre adesso l’Abruzzo ci sta finendo di nuovo a causa di un Centro destra incapace di rispondere alle esigenze di cittadini e cittadine. D’altronde  la tendenza del Governo nazionale, e  quindi a scendere delle Regioni, è quella di andare verso la privatizzazione della sanità, contro cui ci batteremo con tutta la nostra forza”.

“L’Aquila – continua Avellani – tra qualche anno sarà l’unico Capoluogo a non avere un ospedale riqualificato, con il San Salvatore non adeguato per affrontare le sfide attuali, in cui ora si vuole peggiorare la situazione portando dentro la casa di comunità.  Il sindaco Biondi intanto non dice una parola nonostante  ci sono 2,5 milioni di euro che il Comune ha come  credito nei confronti della ASL. Vorremmo sapere se si sta attivando per il recupero visto che sono risorse sottratte ai cittadini e che significano più tasse e meno servizi” .

“Due milioni e mezzo – conclude il segretario Dem dell’Aquila –  che si sommano agli 8milioni di fitti passivi dovuti all’incapacità di costruire la sede unica Comunale. Un totale quindi di circa 10mln sottratti agli aquilani e le aquilane. Ci aspettiamo che Biondi dica qualcosa a riguardo, ma la tendenza, come sempre, è quella di non criticare il Partito e quindi Marsilio, la ASL e Meloni per non disturbare il manovratore, quando il Sindaco invece dovrebbe rappresentare la sua comunità e non la sua parte politica”.

 

 

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