come richiedere la detrazione fiscale e i benefici disponibili


Bonus figli 2025: spetta ai genitori un bonus fino a 190 euro per ogni figlio che studia. Il bonus figli 2025, presente con importo più basso negli scorsi anni, quest’anno aumenta di 38 euro. Ecco come richiederlo.

Bonus figli 2025

La genitorialità è tutelata dalla normativa italiana e proprio per questo sono riconosciuti diversi bonus economici (assegno unico, bonus asilo nido) ed agevolazioni fiscali che aiutano le famiglie e permettono un ritorno economico sulle spese sostenute. Nella crescita di ogni bambino è importante l’istruzione,  che può avere un impatto importante sul bilancio della famiglia. Proprio per questo sono previste agevolazioni che mirano ad ammortizzare i costi sostenuti per la scuola, indipendentemente dall’età dei figli e dall’Isee.

Come fare la domanda

Il contribuente che ha a carico i figli che studiano, in sede di dichiarazione dei redditi, nel 2024, poteva usufruire di una detrazione del 19% per le spese sostenute per la scuola dei figli su una spesa massima di 800 euro. Per cui la detrazione massima era di 152 euro.

Nel 2025, con la nuova legge di bilancio, è stata aumentata la spesa massima detraibile da 800 a 1.000 euro. Dunque le famiglie, nella dichiarazione dei redditi del 2026, potranno ottenere una detrazione massima di 190 euro.

Non si tratta di soldi riconosciuti in automatico ai genitori, ma si tratta dell’importo massimo di sconto che si può avere dall’Irpef e che si calcola sulle spese realmente sostenute.

Bonus figli 2025, per quali spese avviene lo sconto

In detrazione possono essere portati tutti gli oneri sostenuti per la frequenza di scuola dell’infanzia; scuola elementare (primaria di primo grado); scuola media (secondaria di primo grado); scuola superiore (secondaria di secondo grado). Per l’Università sono previste detrazioni diverse che non tengono conto del limite per ogni figlio e che hanno regole differenti.

È necessario sostenere le spese con pagamenti tracciabili e rientrano nella detrazione: gite scolastiche;, assicurazione della scuola;, corsi di lingua;, corsi di teatro; corsi di musica; corsi di arte; servizio di trasporto scolastico; mensa scolastica; pre e post scuola; assistenza al pasto; tasse per diploma e per esame di Stato; eventuali spese sostenute per corsi pomeridiani tenuti dalla scuola; spese di iscrizione e di frequenza (per gli studenti del quarto e quinto anno delle scuole superiori o per quelli che frequentano scuole private o paritarie). Non sono spese detraibili, invece, quelle sostenute per l’acquisto di materiale didattico come cancelleria, libri di testo, zaini ed eventuali divise richieste dalla scuola (non sono detraibili neanche i camici che si usano nei laboratori).

Bonus figli, i documenti necessari

Bisogna avere i pagamenti di ognuna delle spese indicate sopra, contenendo il nome dell’alunno e la motivazione del pagamento.

Se le spese sono pagate alla scuola direttamente non è necessario documentare il pagamento con la delibera scolastica, cosa che accede quando il servizio è offerto da terzi e quindi il pagamento non avviene alla scuola.

Documenti per la detrazione per la mensa

Nello specifico per la detrazione della mensa scolastica e dei servizi integrativi di assistenza al pasto, i documenti che devono essere conservati sono la ricevuta della quietanza di pagamento (bollettino postale o bonifico bancario) di chi ha ricevuto il pagamento; la causale deve riportare: l’indicazione del servizio mensa (e dell’eventuale assistenza al pasto); la scuola frequentata; il nome e cognome dell’alunno.

Se il pagamento è effettuato in contati o con buoni pasto cartacei o elettronici, è necessario allegare l’attestazione del soggetto che ha ricevuto il pagamento (soggetto terzo o scuola) che certifichi sia l’ammontare della spesa dell’intero anno d’imposta che i dati dello studente.

Altre spese scolastiche

La detrazione di spese per gite scolastiche, assicurazione scuola, contributi per l’ampliamento dell’offerta formativa, avviene tramite i documenti dei pagamenti con gli importi sostenuti nel 2024 per queste voci ed i dati dello studente per la dichiarazione dei redditi 2025. Se il pagamento viene effettuato a soggetti terzi bisogna avere anche la delibera dell’istituto che ha approvato la spesa.



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