L’INTERVISTA
Intervista al Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Locorotondo: “Ci auguriamo che il lavoro fatto fin qui sia apprezzato”, commenta l’Avv. Antonio Convertini…
I risultati del 2024 sono lusinghieri. La Banca di Credito Cooperativo di Locorotondo è in salute. L’utile di esercizio è in forte crescita. Risorse che la Bcc destina alla comunità attraverso la fornitura di servizi e il sostegno alle associazioni.
Sarà un anno importante per la Bcc, motore pulsante dell’economia del nostro paese. A maggio, contestualmente all’assemblea dei soci che approverà il bilancio, si apriranno i seggi per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione. “Ci auguriamo che il lavoro fatto fin qui sia apprezzato”, commenta il presidente della Bcc, Antonio Convertini. Lo abbiamo ascoltato.
Presidente, che anno è stato per la Bcc?
“Un anno davvero molto positivo. L’andamento dei tassi ha favorito certamente il sistema bancario. Ad ogni modo ci teniamo a precisare che il mondo cooperativo è una realtà a sé stante. Le banche cooperative, come è noto, non possono distribuire gli utili: la nostra Bcc ha rafforzato il proprio patrimonio e quindi la capacità di erogare credito a famiglie e imprese e servizi a beneficio della comunità”.
Nel 2023 l’utile di esercizio fu di circa 4,5 milioni di euro. Qual è stato l’andamento del 2024 sotto questo aspetto?
“Rispetto allo scorso anno l’utile di esercizio è in forte crescita. Le cifre saranno presto rese note. È stato un anno storico per la Bcc, partito con l’apertura della filiale di Crispiano e concluso con l’inaugurazione dell’agenzia di Ostuni.
Abbiamo assunto altri dipendenti molto capaci, tra cui tanti giovani. Cresciamo in competenze. L’utile che aumenta è legato al prezioso impegno dell’intera struttura che amministra il nostro istituto di credito”.
Al di là dei numeri, cosa ci racconta l’utile in crescita?
“Ci dice che la banca è un forte punto di riferimento per il territorio. È aumentata la raccolta del risparmio e sono cresciuti anche gli impieghi: in questo modo sosteniamo le famiglie e le imprese. Elevata è anche la qualità del credito: non ci sono sofferenze particolari, la banca gode di grande salute”.
E l’economia della Valle d’Itria come sta?
“Abbiamo notato un forte impatto del turismo sulla nostra economia. Resta importante il settore edilizio, grazie alla qualità di piccole e grandi imprese. Le nostre aziende sono sane, in linea con l’atteggiamento prudente delle generazioni che ci hanno preceduto.
In chiave politica posso osservare che le nostre imprese faticano a trovare manodopera. È un tema che nelle sedi competenti non viene affrontato con la giusta attenzione. Le giovani generazioni sono orientate alle attività professionali del settore terziario. Per questo, ormai, è difficile trovare fabbri, falegnami, elettricisti. Il paese sembra non poter rispondere alla richiesta di queste professionalità. Dobbiamo puntare sulla formazione e sull’appeal di questi mestieri che saranno sempre più richiesti e ben pagati in futuro”.
Cresce il numero dei soci della Bcc. C’è una strategia per renderli più partecipi alla vita della banca?
“Siamo giunti a oltre 2.800 soci e ci avviamo verso i 3.000. Un numero ragguardevole. Vogliamo che i soci intervengano durante le assemblee, anche in maniera critica, perché questo ci sprona a fare meglio. Non possiamo più accettare che i bilanci siano approvati da pochi soci presenti. Il famoso regalo natalizio sarà un premio destinato a chi partecipa attivamente alla vita sociale della Bcc, a cominciare dalla presenza alle assemblee”.
La Fondazione Chaire è una realtà ormai consolidata. Il progetto di assistenza domiciliare è una piccola rivoluzione nel campo sociosanitario.
“Innanzitutto vorrei dire che la ristrutturazione di Palazzo Campanella in piazza Marconi, sede della Fondazione Chaire, procede a gran ritmo. Entro la fine del 2025 pensiamo di completare l’opera e mettere a disposizione l’immobile per la Fondazione Chaire, per la Mutua “Dott. Consoli” ma anche per l’intero territorio. La struttura si presta a molteplici usi, penso a incontri, eventi, dibattiti. Una casa per le associazioni.
Per il momento la Fondazione è ubicata in un locale in via Sant’Elia (ex sede Anteas). Qui operano le assistenti sociali che stanno ricevendo un numero crescente di richieste. La risposta del territorio in merito al progetto di assistenza domiciliare è molto positiva. D’altronde, le tariffe dei servizi offerti sono molto basse rispetto ai prezzi di mercato. Abbiamo inoltre avviato le pratiche con la Regione per far sì che i cittadini meno abbienti possano usufruire gratuitamente dei servizi attraverso lo strumento dei buoni sociali”.
La Mutua dott. Consoli è un’altra realtà figlia della Bcc.
“L’attività della Mutua ci soddisfa molto. Il numero dei soci è in continua crescita. Siamo perfino sorpresi dalla grande adesione. Segno inequivocabile che i cittadini hanno capito il meccanismo degli sconti e dei rimborsi su diverse prestazioni. Cresce anche il numero delle attività convenzionate che consentono ai soci della Mutua di risparmiare sulle spese quotidiane”.
La Bcc, nel 2024, ha allargato il suo campo d’azione con l’apertura delle filiali di Crispiano e Ostuni. Altre banche sul nostro territorio hanno chiuso i propri sportelli.
“Si tratta chiaramente di strategie diverse. Quelle che chiudono gli sportelli sono le banche commerciali che ormai puntano più sul digitale. Anche la nostra banca ha sviluppato la sua parte informatica, ma sempre con un occhio particolare alla relazione con il cliente, all’aspetto umano. È la nostra vocazione e non possiamo abbandonarla. Vogliamo incrementare sempre più l’attività di consulenza, di vicinanza e sostegno alle famiglie. Questo certamente non si può fare da remoto.
Per quanto riguarda le nuove filiali, possiamo già dire, numeri alla mano, che Crispiano ha risposto molto bene e che anche Ostuni ci darà soddisfazioni. Dopo questa espansione sul territorio e prima di pensare a ulteriori aperture, puntiamo ora a stabilizzarci e trovare un nuovo equilibrio”.
Sempre più forte il rapporto con le associazioni sportive della Valle d’Itria. Un impegno che proseguirà anche quest’anno?
“Certamente sì. Sosteniamo l’attività sportiva di circa 3.500 famiglie e questo ci rende orgogliosi. Crediamo che lo sport sia un mezzo per garantire uno sviluppo armonico per i nostri giovani e che possa contribuire alla loro crescita. Per questo siamo vicini alle associazioni sportive che sono impegnate tutti i giorni sul territorio”.
Cosa devono aspettarsi nel 2025 le associazioni che contano sul contributo della Bcc per dare respiro alle proprie attività?
“La misura del contributo sarà decisa dal Consiglio di Amministrazione. Promuoveremo le associazioni che sono parte del nostro corpo sociale e che partecipano alle attività della banca durante tutto l’anno, dalle assemblee agli eventi da noi organizzati. Questo deve essere chiaro. Vogliamo valorizzare chi ha a cuore la vita della Bcc. Non possiamo pensare che il rapporto tra la banca e un’associazione si limiti alla mera concessione di un contributo. La parola chiave sarà ‘condivisione’: l’obiettivo è quello di creare una rete, uno scambio culturale fra tutte le associazioni sostenute dalla banca”.
[Intervista pubblicata sulla rivista Agorà, numero Gennaio 2025; foto in evidenza di Marina Cito, da FB – Mutua Dott. Consoli ETS]
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