“La nuova delibera deve rispettare i cittadini e includere la sostenibilità”

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Pratiche urbanistiche al centro dell’incontro con la stampa organizzato sabato mattina dal gruppo Pettinari Sindaco. I consiglieri Domenico Pettinari, Massimiliano Di Pillo e Caterina Artese chiedono all’Amministrazione di seguire la strada della sostenibilità nella redazione di una nuova delibera.

“È accaduto che la politica di Pescara ha particolarmente favorito la categoria dei costruttori, attraverso due delibere di consiglio comunale, la numero 20 del 9 marzo 2023 e la 163 del 31 ottobre 2017, che hanno permesso una urbanizzazione spinta, oltre i limiti consentiti”, afferma la consigliera comunale del gruppo Pettinari Sindaco Caterina Artese, che chiede un cambio di passo. 

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“Le Leggi nazionali, in particolare il decreto Sviluppo”, ribadisce, “hanno permesso: un aumento di cubatura del 20%, la rigenerazione urbana intesa come processo economico, sociale e ambientale, e la semplificazione dei processi di riqualificazione urbana, rispetto alla sagomatura e alle distanze tra edifici, permettendo di fatto il passaggio da un regime di semplice ristrutturazione a quello di nuova costruzione. Con la legge regionale 49 del 2012, che ha recepito il Decreto Sviluppo si sono persi i buoni propositi, infatti non si parla più di “aree” ma di “edifici” e si concede un’ulteriore aumento di cubatura, pari al 30% che, sommato a quello nazionale arriva al 50%”.

“Il Comune di Pescara avrebbe dovuto deliberare pianificando adeguatamente questi considerevoli aumenti di cubatura rispetto al territorio, diversificando e regolamentando in ordine alle esigenze e alle zonazioni del Piano regolatore generale. Al contrario, il consiglio comunale nel 2017 ha deliberato salvaguardando solo le zone A e B1 del piano regolatore comunale, permettendo le varie premialità edilizie a tutto il territorio comunale”, sottolinea Artese. “In tal modo i cittadini hanno visto abbattere, nelle zone centrali della città, case di 2 piani e costruire al loro posto palazzi di 5 o più piani, con aumenti volumetrici anche in larghezza. Di conseguenza sono cambiate le condizioni di vivibilità urbana, con il rischio di svalutazione delle aree residenziali, non adattate alla nuova pressione demografica e alla maggiore richiesta di servizi. Nel 2023 il Comune approva un’ulteriore Delibera di Consiglio che permette l’applicazione di queste norme anche sulla Riviera. Una situazione che ha ricordato i tempi bui della speculazione edilizia, quelli del famoso film di Francesco Rosi “Le mani sulla città” del 1963”.

Ripercorrendo quanto avvenuto nelle ultime settimane, la consigliera di minoranza ricordando la strategia annunciata dal Comune: “l’avvio di un procedimento di annullamento in autotutela, per quelli ove non vi è stata comunicazione dell’inizio lavori, mentre per gli altri instaurerà il contraddittorio”.

In definitiva si è prodotta una situazione molto critica, poiché i permessi per costruire sono stati dati in regime di rispetto delle regole, comunali, che attualmente non sono più valide.

“Per uscire da questa difficoltà di ordine legislativo”, continua Artese, “il Comune avrebbe dato l’incarico ad un avvocato, di riconosciuta e solida competenza, per procedere entro 30 giorni alla redazione di nuova delibera di consiglio comunale. Riteniamo che il presidente degli imprenditori di Ance Chieti-Pescara, Antonio D’Intino, ha ben ragione quando chiede al Comune di dotarsi di disposizione chiare ed univoche, essendo in gioco oltre che l’attività del settore, lo sviluppo economico territoriale e la qualità abitativa della città. Al tempo stesso riteniamo validi i diritti dei cittadini danneggiati da questa politica di urbanizzazione spinta, che potranno avvalersi della giurisprudenza amministrativa nell’impugnare la nuova delibera”.

Per Artese, “tale provvedimento dovrà tutelare anche quei cittadini che hanno ricevuto un danno economico dalla riduzione degli spazi d’aria e luce dei propri edifici. Per questo consideriamo necessaria un’assunzione di responsabilità attraverso l’impegno per la redazione di nuovo piano urbanistico della città, in ottemperanza alla legge urbanistica regionale di governo del territorio, legge regionale 58/2023, modificata dalle norme 6/2024, art. 16, e 7/2024, art. 18 comma 5”.

“Chiederemo, come lista civica Pettinari Sindaco, l’impegno imperativo di avviare la procedura amministrativa per addivenire a un Piano urbanistico che esprima una visione civile e piacevole della nostra città. È necessario un cambio di passo per rispettare i diritti dei cittadini e per la buona politica, un cambiamento paradigmatico verso quella che in campagna elettorale abbiamo chiamato Pescara città resiliente, un obiettivo che include lo sviluppo sostenibile della città e il rispetto degli ambienti naturali”.

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