Musiche, storie e periferie. Recita così il sottotitolo della seconda edizione di “Sonoro Sud”, festival ideato e diretto dal pianista Livio Minafra, in programma dal 14 al 16 febbraio al Teatro Comunale di Ruvo di Puglia. Appuntamento musicale che, nato da una costola del Talos Festival, prende nuovamente vita con una programmazione dalle tinte giallo oro. Un colore, dunque, non una tematica, è infatti, il fil rouge che lega tutti concerti in cartellone. Una programmazione pronta a raccontare storie di donne, storie di voci, storie del Mediterraneo, fino all’omaggio a Morricone, il Giuseppe Verdi del ‘900.
«Un festival fatto di musiche, al plurale, e storie di persone che portano il proprio immaginario compositivo. Un festival fatto di periferia come tutte le musiche non commerciali, non etichettabili, vivide, plastiche ma non di plastica. Oggi che servono steccati e barriere stilistiche per “farsi un’idea” potremmo dire che la tre giorni ruota intorno al jazz, il folk mediterraneo e la ricerca, ma la verità è che si tratta di storie uniche e personali». Con queste parole Minafra descrive la seconda edizione del suo “Sonoro Sud”.
Ad aprire la tre giorni sarà, il 14 febbraio, il Concerto di San Valentino che vedrà protagonista, alle ore 19,45 (apertura porte 19,30), Luisiana Lorusso (voce e violino) con “Me, Myself and Eye”. Un progetto che, eseguito completamente in acustico, raccoglie brani editi ed inediti che raccontano la personalità e le molte sfaccettature del percorso musicale della Lorusso, caratterizzato dalla pluralità di esperienze maturate in stili ed ambiti differenti. L’autrice reinterpreta lo strumento del violino che affianca la voce e diviene strumento armonico al suo servizio alla stregua di una chitarra.
Nell’arco della stessa serata, a seguire, Maria Mazzotta (voce) presenterà “Amoreamaro”. Maria Mazzotta, nel progetto coadiuvata da Antonino De Luca (fisarmonica), è una delle personalità musicali tra le più emblematiche del Sud Italia, già nel ‘Canzoniere Grecanico Salentino’ è arrivata ad essere una delle voci più apprezzate del panorama della world music europea. Amoreamaro si compone di dieci brani che attraversano senza timore tutte le emozioni che il sentimento dell’amore può suscitare, trovando nel canto, come da tradizione popolare, la catarsi, la consolazione, la forza e la “cura”. Si va dagli stornelli ai brani di tradizione riarrangiati ed arricchiti con nuove sonorità e parole, sino alle pietre miliari che hanno lastricato la strada della grande canzone Italiana come “Lu pisci Spada” di Domenico Modugno, “Tu non mi piaci più” portata al successo da Gabriella Ferri e “Rosa canta e cunta” della grande cantautrice siciliana Rosa Balistreri.
La seconda giornata del festival sarà dedicata, il 15 febbraio al Sabato Mediterraneo e vedrà esibirsi Livio Minafra, al pianoforte, e Dario Savino Doronzo, al flicorno, in “Fabulae”. Un progetto nato dal felice incontro tra il raffinato lirismo del trombettista / flicornista Dario Savino Doronzo e l’esuberanza musicale dell’eclettico pianista e compositore Livio Minafra. Il duo propone un repertorio di ampio respiro che trova le sue radici nella sapiente elaborazione cameristica di temi di grande ispirazione basati sulla ricerca artistica e tematica. Un dialogo continuo, senza mai calo di tensione, tra spazi, dinamiche, virtuosismi e colori sinergicamente confluente in un jazz di nuovo respiro che trova nell’emozione e nella follia il fulcro del suo sapere.
A seguire, Felice Lionetti Quartet (Felice Lionetti al piano, Marcello De Francesco al violino, Giovanni Mastrangelo al basso, Antonio Cicoria alla batteria, handpan) presenterà “Mare Nostrum Jazz Project”. Esplorare i fondali del nostro passato e riportare in superficie le melodie, gli echi della tradizione popolare restituendole al pubblico attraverso i suoni del jazz contemporaneo: questa la mission di Mare Nostrum. E’ un viaggio esplorativo tra i sentieri di capitanata, tra le rocce dei Monti Dauni, nell’intricato sistema di viuzze comunicanti dei mercati orientali, che permette all’ascoltatore di navigare libero nel mare delle contaminazioni musicali. L’invito è ad abbandonare la dimensione temporale per rivivere la genuinità nei canti, danze, filastrocche e ninna nanne, le cui voci invadono i vicoli di paese mescolandosi ai profumi del cibo, i colori dei panni stesi, in una sorta di linguaggio poetico della tradizione da salvaguardare poiché fonte di ispirazione e ritorno all’autenticità dell’esistenza. In questo senso le composizioni originali del progetto rappresentano un dialogo sonoro senza tempo tra due mondi complementari, tra tradizione e modernità.
Il festival si chiuderà il 16 febbraio con l’Omaggio a Morricone che vede in programma la performance “Adamantine” di Gianna Montecalvo (voce) e Cettina Donato (pianoforte). Così, le uniche due donne docenti di jazz del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, si riuniscono in duo, per la prima volta, tra la voce della Montecalvo e i tasti del pianoforte e delle composizioni della Donato. Adamantine era, quindi, l’aggettivo più naturale da attribuire a questo duo di punte di diamante. Entrambe singolarmente hanno suonato in tutto il mondo e, pur amando il jazz, hanno saputo portare oltre questo amore unitamente a grandi competenze, verso nuovi lidi sonori.
Il sipario della seconda edizione di Sonoro Sud si chiuderà, infine, su “Reimagining Timeless Morricone”, presentato, sempre il 16 febbraio, da Gianni lorio (bandoneon) e Pasquale Stafano (pianoforte). Un omaggio musicale che celebra l’arte eterna del grande compositore le cui opere sono qui reinterpretate da Stafano e Iorio con arrangiamenti originali che donano nuova vita a melodie senza tempo. Il concerto è un viaggio emozionante attraverso brani immortali, dove il talento dei due musicisti si intreccia per creare un’esperienza unica e indimenticabile, capace di toccare le corde più profonde dell’anima.
Con un’intesa musicale consolidata da quasi trent’anni di attività, il duo ha portato la propria musica sui palcoscenici di tutto il mondo, conquistando un ampio seguito in Asia, dove negli ultimi anni si è esibito in tour fra Cina, Corea del Sud, Giappone e Taiwan, riscuotendo grande successo e riconoscimenti.
Alla sua seconda edizione, dunque, Sonoro Sud, sembra avere le carte in regola per farsi strada nel panorama dei più rinomati festival pugliesi con un’identità propria. Un festival che saprà ‘risuonare’ di nome e di fatto. L’ingresso per tutti gli eventi prevede un biglietto del costo di 6 euro acquistabile presso il Teatro Comunale di Ruvo (Via Sandro Pertini s.n.c), dal martedì al giovedì dalle 17 alle 20 e i giorni di programmazione a partire da un’ora prima dei concerti. I biglietti sono disponibili anche su Vivaticket e presso la Tabaccheria Lobosco di Ruvo di Puglia.
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