Trento, Teatro Sociale – Il barbiere di Siviglia – Connessi all’Opera

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Un Barbiere di Siviglia in punta di fioretto. Il primo impegno ufficiale di Alessandro Bonato quale direttore musicale dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento è nel segno del capolavoro comico di Rossini, che il maestro veronese ha già affrontato in almeno due occasioni, entrambe all’aperto: allo Sferisterio di Macerata e all’Arena di Verona.

Al Teatro Sociale di Trento, Bonato prosegue nella sua personalissima indagine della partitura, che affronta con un piglio analitico encomiabile, capace di porne in evidenza tutte le cristalline architetture sonore. Soprattutto, ciò che colpisce è l’estrema duttilità agogica, la quale sortisce l’effetto di un incalzante ritmo teatrale che tuttavia non si limita a tempi spediti e sonorità fragorose, ma è invece ben calibrato grazie a improvvise accelerazioni dopo momenti di fugace decantazione lirica. L’impressione è di un approccio ove il dionisiaco del meccanismo comico rossiniano viene esaltato dalla lucida freddezza del suono, dalla nettezza del disegno dinamico e dalla sensibilità nell’avvolgere il canto. Si capisce anche che è stato fatto un bel lavoro con tutti i cantanti, impegnati nell’articolazione della parola sin nei recitativi.

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Il ruolo eponimo è affidato alla vocalità chiara e alla verve teatrale di Gurgen Baveyan, un Figaro spigliato ed empatico. Mara Gaudenzi è una Rosina di bella voce tonda e sonora, dal colore ambrato e dai virtuosismi a fuoco, mentre Pietro Adaini fa valere la sua nota confidenza con la scrittura rossiniana schizzando il ritratto di un Conte all’occorrenza amoroso, altero, divertito, arrivando un po’ affaticato alla celebre aria finale, ma venendone a capo con onore. Il don Bartolo di Fabio Capitanucci unisce presenza scenica, precisione musicale e varietà di fraseggio, così come Nicola Ulivieri è un don Basilio di lusso per vigore vocale e agilità sul palco. Completano il cast la simpatica Berta di Francesca Maionchi e l’ottimo Gianni Giuga, nella doppia veste di Fiorello e di un ufficiale. Apprezzabile il contributo del coro Ensemble Vocale Continuum, guidato da Luigi Azzolini.

L’allestimento applaudito a Trento è quello pensato dal regista Fabio Cherstich per Modena e Reggio Emilia, ove l’unica concessione alla Spagna dell’ambientazione è costituita da un cartello stradale con la scritta “Siviglia” e dall’abbigliamento da torero del protagonista. Per il resto, Cherstich – e lo scenografo Nicolas Bovey – lasciano il palco nudo, senza quinte e senza fondale e, ispirandosi all’arte di Cattelan, Wurm e Höller, lo occupano con praticabili, scatole, sollevatori, clavicembali volanti e tanti elementi che, mossi all’uopo da un gruppo di bravissimi mimi, creano uno spettacolo vivace, colorato, surreale. Perfettamente in linea con la comicità rossiniana, senza tempo nel suo mettere in scena personaggi che, più che brillare di calda umanità, hanno invece valore archetipico. Così, sul palco si alternano gag, travestimenti e sotterfugi tali da far sembrare tutti matti o ubriachi, attori più o meno consapevoli di un mondo straniante nel quale non ci dispiacerebbe entrare. Essenziale alla riuscita dell’insieme, come dicevamo, la presenza dei mimi, tra i quali si distingue per destrezza e simpatia l’Ambrogio di Julien Lambert. Immaginifici e coloratissimi i costumi di Arthur Arbesser, efficace il light design di Marco Giusti.

Fondazione Haydn – Stagione sinfonica e d’opera 2024/25
IL BARBIERE DI SIVIGLIA
Opera buffa in due atti su libretto di Cesare Sterbini
Musica di Gioachino Rossini

Il Conte d’Almaviva Pietro Adaini
Don Bartolo Fabio Capitanucci
Rosina Mara Gaudenzi
Figaro Gurgen Baveyan
Don Basilio Nicola Ulivieri
Berta Francesca Maionchi
Fiorello / Un ufficiale Gianni Giuga
Ambrogio Julien Lambert

Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
Direttore Alessandro Bonato
Coro Ensemble vocale Continuum
Maestro del coro Luigi Azzolini
Regia Fabio Cherstich
Scene Nicolas Bovey
Costumi Arthur Arbesser
Lighting Design Marco Giusti

Allestimento Fondazione I Teatri di Reggio Emilia
e Fondazione Teatro Comunale di Modena
Trento, Teatro Sociale, 31 gennaio 2025

 

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