Tifosi violenti dell’Udinese aspettano i tifosi del Venezia alla stazione e si scatena la rissa. Otto arresti

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Udine – Un grave episodio di violenza ha segnato il post-partita di Udinese-Venezia di Serie A sabato 1° febbraio. La Polizia di Stato ha arrestato otto tifosi della squadra friulana per aver assalito un treno che trasportava i sostenitori veneziani.

L’incidente è avvenuto alla stazione ferroviaria di Basiliano, situata a circa 14 chilometri da Udine, e ha visto il coinvolgimento di circa 50 ultras, inclusi alcuni tifosi austriaci.

La partita si era svolta regolarmente al Bluenergy Stadium, con una presenza di circa 20.000 spettatori. I tifosi veneziani, più di 1.200, erano giunti in città con un treno speciale ed erano stati scortati dalle forze dell’ordine sia all’andata che al ritorno dallo stadio.

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Tuttavia, dopo la partenza del treno, alla stazione di Basiliano, un gruppo di tifosi dell’Udinese ha ostruito i binari utilizzando torce e fumogeni, costringendo il convoglio a fermarsi. Ne è scaturita una violenta rissa quando alcuni tifosi veneziani sono scesi dal treno, che è stato anche danneggiato dal lancio di oggetti contro le carrozze.

L’intervento delle forze dell’ordine ha disperso gli aggressori, consentendo ai tifosi veneziani di risalire sul treno. Tra gli arrestati figurano cinque austriaci, un bosniaco, un albanese e un italiano residente a Udine, tutti accusati di blocco ferroviario, rissa aggravata, resistenza a pubblico ufficiale e utilizzo di artifizi pirotecnici e bastoni durante manifestazioni sportive. Un ulteriore tifoso italiano è stato denunciato a piede libero. Per tutti è prevista l’applicazione del DASPO.

Gli scontri hanno causato il ferimento di tre agenti di polizia e alcuni tifosi, con due persone trasportate all’ospedale di Udine. Trenitalia ha dovuto inviare un convoglio sostitutivo per i passeggeri non coinvolti nei disordini, mentre i tifosi veneziani sono stati ricollocati nelle carrozze non danneggiate. La circolazione ferroviaria è stata ripristinata alle 19:24, con i treni che sono ripartiti alle 20:06.

Le autorità stanno proseguendo le indagini per identificare altri responsabili e valutare eventuali ulteriori reati o violazioni amministrative.

Il messaggio della FSP (Federazione Sindacale di Polizia)

“Non c’era modo peggiore di ricordare il valoroso Filippo Raciti nell’anniversario della sua tragica morte che dovendo assistere all’ennesima ignobile manifestazione di violenza legata al mondo del calcio come quella avvenuta a Udine”.

“Fa accapponare la pelle che, 18 anni dopo, l’unica cosa che non è cambiata è il poderoso ed encomiabile impegno di donne e uomini della Polizia per restituire gli stadi ai tifosi e alle famiglie come luoghi dove si celebra il vero sport. Non sono cambiate, purtroppo, l’incultura e la bestialità di taluni delinquenti che ancora pensano di potersi imporre con la più totale arroganza”.

“Qualcosa a cui le forze dell’ordine continuano ad opporsi con sacrificio e con conseguenze pesanti, ma rispetto a cui si deve fare di più, a partire da un impegno serio e concreto da parte delle società sportive, che devono uscire dalla logica di ogni convenienza e di ogni sudditanza a schiere di teppisti che indossano i panni degli ultras reagendo con vigore per estrometterli da un mondo che deve tornare a essere ‘pulito’ in ogni senso”.

“Intanto, ancora una volta dopo ieri non si può che esprimere la più grande stima per il lavoro indefesso e sofferto dei tanti colleghi che sono baluardo della legalità in contesti ancora così compromessi, compreso quello certosino delle Squadre tifoserie delle Digos di ogni questura chiamati ad assicurare i delinquenti a una giustizia che deve essere inflessibile”.

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Così Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato, nel giorno della commemorazione dell’ispettore della Polizia di Stato Filippo Raciti, rimasto ucciso 18 anni fa, il 2 febbraio 2007, durante gli scontri tra tifosi nella partita di calcio Catania-Palermo; nonché all’indomani degli altrettanto violenti fati accaduti ieri, quando il treno dei supporter del Venezia è stato assaltato a Udine, da ultras dell’Udinese e del Salisburgo, uniti da un gemellaggio, con successivi scontri conclusisi con due tifosi e tre poliziotti feriti.



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