Crisi nel mercato auto Italiano, vendite in discesa, -5,9% a gennaio elettrico fermo

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 


Il 2025 si apre con una flessione nel mercato auto italiano. A gennaio, le immatricolazioni hanno subito una diminuzione del 5,9% rispetto al 2024, totalizzando 133.692 unità.

Questa contrazione si confronta con un calo del 19,1% rispetto al gennaio 2019, evidenziando una situazione precaria rispetto al periodo antecedente la crisi da coronavirus. Le prospettive per i prossimi mesi non sono incoraggianti. Il ritorno ai livelli pre-crisi appare improbabile, così come il raggiungimento dei livelli d’inizio secolo. Nel gennaio 2001, le immatricolazioni avevano raggiunto le 272.126 unità.

Guarda ora: mercato auto italiano, le quote per Marche auto

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

I dati di vendita di gennaio 2025 del mercato auto italiano evidenziano un rallentamento significativo nel mercato auto.

Un’indagine del Centro Studi Promotor ha rilevato che il 70% dei concessionari giudica basso il livello di acquisizione degli ordini.

I primi mesi dell’anno sono sempre cruciali per la raccolta ordini. Il 48% dei concessionari segnala anche un alto livello di giacenze di auto invendute. Questi fattori contribuiscono a un quadro generale preoccupante per il settore.

Mercato auto italiano: la transizione verso l’elettrico in Italia è molto lenta

La quota delle auto elettriche pure (BEV) è scesa dal 5,5% di dicembre al 5,0% di gennaio. Questo valore, seppur in crescita rispetto al 2,1% di gennaio 2024, è ancora molto basso. Le ibride plug-in (PHEV) si sono fermate al 3,6%, evidenziando una stasi nel settore. Complessivamente, le vetture elettrificate (ECV) rappresentano solo l’8,6% del mercato. La mancanza di incentivi da parte del governo per il 2025 non contribuisce a migliorare la situazione.

I concessionari identificano diverse ragioni per la lentezza della transizione ecologica. I prezzi elevati delle auto elettriche sono il primo ostacolo, seguiti dall’insufficiente dotazione di punti di ricarica e dalla limitata autonomia.

La stagione degli incentivi sembra terminata. Il governo ha adottato provvedimenti penalizzanti per gli automobilisti. Nonostante ciò, la posizione italiana sulla transizione energetica sta guadagnando consensi nell’Unione Europea. In marzo, si aprirà un confronto sulla transizione energetica a livello europeo.

Incentivi Gli italiani hanno voglia di comperare auto? CSP Mercato Auto Unrae Immatricolazioni

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Il contesto economico incerto, con un quarto trimestre 2024 al di sotto delle attese e un gennaio negativo, ha portato a una revisione al ribasso delle previsioni per il 2025. Si prevede una situazione stagnante a 1.550.000 immatricolazioni, circa 9.000 in meno rispetto al 2024, con un calo di oltre il 19% rispetto al 2019.

L’UNRAE sottolinea la necessità di un quadro normativo europeo chiaro e stabile. Tale quadro dovrebbe indirizzare le scelte di produttori e consumatori, creando le condizioni per la transizione ecologica.

Michele Crisci, Presidente UNRAE

Il presidente dell’UNRAE, Michele Crisci, ha affermato che “È un dato positivo che si stia valutando l’introduzione di incentivi paneuropei, anziché affidarsi solo a misure nazionali che creano una frammentazione del mercato“.

Crisci ha poi aggiunto: “accogliamo con favore la disponibilità della Commissione a introdurre della flessibilità nell’applicare le sanzioni per lo sforamento dei target sulle emissioni di CO2“.

L’UNRAE chiede interventi urgenti sulla fiscalità delle auto aziendali, poiché “l’attuale regime fiscale sulle auto aziendali è inadeguato e penalizzante rispetto agli altri paesi europei“.

L’associazione propone di “rivedere la detraibilità IVA e la deducibilità dei costi in base alle emissioni di CO2“.

Mercato auto italiano, le alimentazioni

Le immatricolazioni di gennaio mostrano una flessione per i motori tradizionali, con una diminuzione del 3,3% per il motore a benzina e del 45% per il diesel. Il Gpl si ferma al 10,2% di quota, mentre il metano non immatricola vetture.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Le auto ibride salgono al 45,0% delle preferenze, con un 11,5% per le “full” hybrid e 33,5% per le “mild” hybrid. L’analisi della segmentazione evidenzia un incremento delle berline e dei Suv del segmento A, mentre il segmento B è in flessione.

Il Nord Est perde 2 punti, rappresentando il 28,7% delle immatricolazioni. Le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni sono calate del 4,9% a 116,9 g/Km. La fascia 0-20 g/Km rappresenta il 6,6% del mercato, mentre la fascia 61-135 g/Km il 68,2%. Un quadro stantio per il mercato auto italiano.

Leggi ora: le news motori

Ultima modifica: 3 Febbraio 2025





Source link

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link