Il cambio manuale piace ancora molto e le auto sportive continueranno ad averlo. Un’affermazione che sembra ormai quasi una certezza, dato che alla lunga lista di Case auto che hanno annunciato negli ultimi mesi di volersi concentrare ancora sulla trasmissione con frizione si è aggiunta ora Aston Martin.
A confermarlo è stato il nuovo CEO dell’azienda Adrian Hallmark durante una tavola rotonda a cui ha partecipato il magazine britannico Autocar, nel corso della quale il manager ha anche spiegato più nel dettaglio quale sarà la strategia per il futuro del Brand, tra auto ibride, elettriche, termiche e un listino optional decisamente più cospicuo. Ecco i dettagli.
Tre pedali
Cominciando dalla notizia più interessante, sembra dunque ormai certo che anche le Aston Martin del futuro saranno dotate di tre pedali e leva del cambio tradizionale. Come detto, a confermarlo è stato lo stesso CEO Adrian Hallmark, attualmente al suo quinto mese come numero uno dell’azienda dopo un lungo periodo alla guida di Bentley.
Secondo le parole del manager, l’azienda britannica oggi è impegnata a inseguire Porsche, vista come un buon modello per il modo in cui ha sviluppato e continua a sviluppare molte varianti delle sue sportive più celebri e vuole che Aston faccia qualcosa di simile: incluso il proseguimento dello sviluppo del cambio manuale.
I più appassionati delle auto della Casa inglese, sapranno già che la trasmissione a cui si riferisce Hallmark è quella a sei marce utilizzata nelle Valour e Valiant a tiratura limitata. Aston Martin infatti, non ha più avuto un’auto manuale “di serie” a listino dopo la Vantage AMR del 2019, della quale aveva costruito solo 200 esemplari. Ma le 911 GT3 e S/T hanno dimostrato più volte, secondo il manager, che esiste un mercato reale per le sportive con tre pedali.
Aston Martin Valiant, gli interni
Nuovi modelli molto personalizzabili
Parlando poi più in generale del futuro della Casa, il numero uno di Aston ha spiegato che “Per vedere nuovi modelli più leggeri e piccoli ci vorranno da 1 a 1,5 anni. Ci sono un paio di cose che siamo riusciti a fare rapidamente, ma sono più decorative che sostanziali”, ha detto Hallmark. “Ma anche se si tratta di prodotti di largo consumo, bisogna comunque certificarli, quindi ci vorrà un anno. Ci stiamo occupando di tutto”.
Il manager, poi, ha annunciato che le prossime auto avranno diverse tarature delle sospensioni, maggiore potenza e una lista di optional e accessori decisamente ampliata rispetto all’attuale (che sarà divulgata nei prossimi mesi).
Foto di: Aston Martin
Per quanto riguarda il SUV DBX, infine, Hallmark ha spiegato che ci sarà spazio per qualcosa di più lussuoso, senza però creare una rivale della Rolls-Royce Cullinan.
Anche ibride ed elettriche in arrivo
Durante l’intervista, poi, il CEO di Aston Martin ha illustrato il fatto che, ovviamente, nel futuro della Casa ci sarà spazio anche per auto ibride ed elettriche, entrambe attualmente in cantiere. Dopo l’hypercar Valhalla, infatti, anche le supercar a motore anteriore saranno elettrificate nei prossimi mesi o anni.
“Il bello di queste auto sarà lo stile della carrozzeria non convenzionale. Fondamentalmente, si tratterà di forme nodali, fusioni, con estrusioni che le collegano tra loro e poi grandi sottotelai modulari che daranno gran parte della rigidità strutturale, abbinati a rinforzi che li attraverseranno. In questo modo saremo in grado di allungare o sollevare diversi aspetti della geometria del veicolo, per poi confezionare ciò che ci servirà”.
Foto di: Aston Martin
Per quanto riguarda la meccanica, invece, continuando a parlare di auto ibride e totalmente elettriche, ricordiamo che attualmente Aston Martin ha una partnership con Lucid per i componenti delle auto a zero emissioni, ma sta elaborando una soluzione diversa per il suo powertrain ibrido.
Una delle sfide più importanti per il CEO, in particolare, è rappresentata dal fatto che la DB12, la Vantage e la Vanquish utilizzano tutte una trasmissione montata posteriormente e non esiste oggi sul mercato una soluzione plug-and-play con motore elettrico semplice per questo tipo di layout.
Foto di: Aston Martin
Parlando dell’elettrica pura, invece, il manager ha ricordato che l’auto è ancora in cantiere ma che comunque arriverà “in questo decennio, nei prossimi cinque anni, ma invece di cercare di ottenerne altre in breve tempo, per un po’ resterà l’unica a listino”: una scelta quest’ultima motivata dal fatto che per il manager le sportive a zero emissioni rappresenteranno il 15% delle vendite entro la fine del decennio, mentre le supercar a combustione pura e ibride continueranno a coprire il restante 85%.
Il potenziale c’è, ma va sfruttato
In conclusione, Hallmark ha poi espresso la sua opinione anche sul quadro generale che ha trovato al suo arrivo. “Dal punto di vista delle prestazioni aziendali, questa è un’azienda ad altissimo potenziale e dobbiamo trasformarla in un’azienda ad alte prestazioni, e non mi riferisco solo alle auto. Cose come la lista di optional e personalizzazioni sono caratteristiche che contribuiscono a far crescere il fatturato, ma dobbiamo anche diventare molto più snelli e produttivi come organizzazione interna. La mia missione sarà quella di essere il primo CEO in 112 anni a rendere l’azienda redditizia in modo sostenibile”.
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