Pareggio beffa del Manfredonia contro l’Ugento

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Pareggio beffa del Manfredonia contro l’Ugento

Pubblico del Miramare e giocatori, tramortiti dal goal di Sanchez, quando mancava una manciata di minuti al termine della contesa tra Manfredonia ed Ugento, con lo spettro dei playout e sperando di no, della retrocessione, che a questo punto si appalesa sempre più evidente.

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Soprattutto se nelle prossime gare casalinghe il Manfredonia dovesse giocare con l’atteggiamento tattico evidenziato nella seconda frazione di gioco, con la squadra per 50 minuti, completamente ripiegata nella propria metà campo a subire passivamente il fraseggio, il palleggio e le verticalizzazioni dell’Ugento.

Non che il primo tempo del Manfredonia, sia stato spumeggiante, a consuntivo, infatti, si segnala al 10′, il goal di testa di Giacobbe su pregevole cross di Porzio, agevolato nella incornata in solitaria a rete della sfera, da una disattenzione difensiva ospite.

Occorre aspettare il 31′ per vedere un’azione di gioco efficace del Manfredonia: triangolazione tra Giacobbe, Porzio e Puzirevskis con quest’ultimo che va a rete ma l’assistente è prontamente con la bandierina alzata.

Si ritorna in campo per la seconda frazione di gioco e Coppola, eroe della partita casalinga contro l’Angri, viene inspiegabilmente sostituito da Calemme.

A proposito di Calemme, repetita iuvant, per usare un latinismo, va evidenziato per l’ennesima volta che non è a suo agio come quinto di centrocampo, nonostante abbia cercato di adattarsi in un ruolo a sé non congeniale e fornire qualche assist. Ciò detto, al 10′ del st è andato vicino al goal con tiro al volo che sfiorava l’incrocio della traversa.

Al 24′ è l’Ugento a rendersi pericoloso da calcio d’angolo con Sanchez che non riesce a colpire la sfera perché sbilanciato. Proteste vibranti di di Mr Oliva per la mancata assegnazione del calcio di rigore. Al 26′ Ugento vicino al pareggio con Ancora che ci prova dal limite, con tiro a giro, di con il pallone che sfiora il palo. Al 28′ Mr Cinque richiama in panchina uno spento Puzirevskis e manda in campo Caputo ma non cambia la musica. Al 34′ è Antonino a compiere il miracolo su Regner che dal limite dell’area, prova il pallonetto: Antonino smanaccia in angolo. Al 40′ altra sostituzione per il Manfredonia: escono Castaldi e Carbonaro ed entrano Iurilli e Fiumanò. È un assedio quello dell’Ugento che trova meritatamente il goal del pareggio al 49′ con Sanchez che, su calcio di punizione da 30 metri, pennella una traiettoria, con il pallone deviato in rete da De Luca, regalando ai suoi compagni un meritatissimo pareggio.

Un pareggio che vale come una vittoria per l’Ugento del DT Massimiliano Vadacca omaggiato dagli applausi dello stadio e con uno striscione della Gradinata Est.

Tornando al Manfredonia Calcio, un autentico suicidio l’aver tolto dal terreno dì gioco Fausto Coppola all’inizio del secondo tempo. Non è un caso che la squadra abbia perso terreno ed indietreggiato, con Calemme quinto di centrocampo, De Luca dirottato come quinto a destra, quest’ultimo scomparso in men che non si dica. Da ultimo, con l’uscita di Castaldi e Carbonaro al 40 del st, si è purtroppo intaccato quel minimo di equilibrio difensivo.

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È un andamento molto preoccupante quello del Manfredonia Calcio, che registra, al momento, delle criticità evidenti, probabilmente diretta conseguenza di scelte che evidentemente si sono dimostrate non azzeccate.

La squadra è stata rivoluzionata con dodici partenze ed altrettanti arrivi con l’auspicio di cambiare il trend realizzativo soprattutto e di limitare le reti subite. Ci si è privati a cuore leggero, contemporaneamente di Bubas, Gaetani, Scaringella, Bonicelli e Tedesco, tutti giocatori con curricula importanti per affidare il peso dell’attacco, nel modulo 3-5-2, privilegiato da Mr Cinque, oltre che allo stacanovista ed infaticabile Paolo Carbonaro (mai stato una prima punta), al giovane ventunenne Puzirevskis che pur sgomitando ed impegnandosi non può fare miracoli in un campionato semi professionistico, qual è quello del girone H di serie D.

Idem dicasi per il promettente classe 2006 Iurilli. Tutto si sta maledettamente complicando, le chance di salvezza, ad essere onesti intellettualmente, venivano riposte fondamentalmente nelle vittorie in tutte le gare casalinghe, sperando in qualche pareggio fuori casa. Il primo bonus è saltato, ne restano cinque ma se questo è l’atteggiamento mentale e tattico della squadra, per essere intellettualmente onesti, non si va da nessuna parte. Occorre uno scossone mentale e tattico già a partire dalla proibitiva trasferta contro la Nocerina, vittoriosa per 2 a 0 contro la corazzata Fidelis Andria. Altre defaillance non sono assolutamente concesse.

Antonio Castriotta



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