Buoni pasto per dipendenti PA in smart working: regole CCNL


Il nuovo CCNL Funzioni Centrali introduce i buoni pasto per dipendenti delle PA che lavorano in smart working.

Come funzionano e come si calcolano lo ha chiarito l’ARAN (l’Agenzia Rappresentanza Negoziale Pubbliche Amministrazioni), con un apposito messaggio pubblicato il 3 Febbraio 2025.

In questo articolo vi spieghiamo nel dettaglio cosa sapere sui buoni pasti per gli statali in smart working e quali sono le indicazioni fornite per il loro utilizzo e riconoscimento.

BUONI PASTO PER DIPENDENTI PA IN SMART WORKING AL VIA

Il riconoscimento dei buoni pasto per i dipendenti PA in smart working è arrivato con il CCNL Funzioni Centrali (articolo 14, comma 3), entrato in vigore con la firma definitiva avvenuta il 27 Gennaio 2025.

Ma le prime indicazioni sul loro utilizzo sono arrivate dall’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni (ARAN) che, con il parere CFC141b del 3 Febbraio 2025, ha iniziato a chiarire come si applicano i buoni pasto in tali casi.

Vediamo i dettagli.

CHI HA DIRITTO AI BUONI PASTO

Hanno diritto ai buoni pasto, anche in caso di prestazioni svolte in smart working, tutti i dipendenti della Pubblica Amministrazione del comparto Funzioni Centrali. 

Ricordiamo che dal 2025 possono richiedere lo smart working tutti i dipendenti pubblici. In particolare, hanno priorità i lavoratori con gravi situazioni di salute, personali e familiari.

Tuttavia, anche i dipendenti che non hanno delle esigenze particolari o determinate motivazioni possono lavorare da remoto, sempre se c’è l’approvazione dei dirigenti. In ogni caso, l’adozione dello smart working deve essere consensuale, volontaria e basata su un accordo tra il lavoratore e il funzionario responsabile. Per sapere nel dettaglio chi può richiedere lo smart working nelle PA dal 2025, vi consigliamo di leggere questa guida.

COME FUNZIONANO I BUONI PASTO NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

I buoni pasto nella Pubblica Amministrazione funzionano mediante un sistema di erogazione basato sulle ore di lavoro convenzionali, anche nel caso di smart working.

Significa che i buoni pasto sono distribuiti in base al numero di ore che un dipendente lavora durante la giornata o la settimana, come previsto dal contratto o dalle normative di riferimento. L’orario convenzionale si riferisce infatti all’orario di lavoro standard stabilito dal contratto collettivo o dalle regole interne della Pubblica Amministrazione (ad esempio 36 ore settimanali, 7 ore al giorno). Quindi:

  • se un dipendente lavora per un numero di ore che rispetta l’orario di lavoro pieno (ad esempio 7 ore in una giornata), avrà diritto a un buono pasto;

  • se, invece, lavora meno ore rispetto a quelle previste nell’orario convenzionale (per esempio, se lavora solo 4 ore in un giorno), potrebbe non ricevere il buono pasto, o riceverne una parte proporzionale.

Nel caso specifico degli statali a cui si applica il CCNL Funzioni Centrali, la prestazione resa da remoto viene equiparata a quella che il lavoratore avrebbe dovuto rendere nella medesima giornata se avesse lavorato in presenza. Di conseguenza, se la giornata lavorativa prevede, ad esempio, 7 ore, queste 7 ore saranno considerate valide anche se il dipendente lavora da casa, senza penalizzazioni o differenze rispetto al lavoro in presenza.

Tuttavia, a proposito di lavoratori PA da remoto, ARAN chiarisce che i permessi orari fruiti durante la giornata in lavoro agile saranno sottratti dall’orario teorico per verificare il requisito di durata necessario per maturare il buono pasto.

LA GUIDA AL CCNL FUNZIONI CENTRALI

In questo articolo vi spieghiamo cosa prevede il testo definitivo del CCNL Funzioni Centrali rinnovato nel 2025, nonché che aumenti e che novità introduce.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo di leggere anche questo articolo su quali sono le novità per l’accesso allo smart working nella Pubblica Amministrazione nel 2025. Vi segnaliamo l’approfondimento sulla sentenza che cambia le regole dello smart working per lavoratori disabili.

Da leggere anche la guida sulla formazione dei dipendenti pubblici. Non perdete anche l’elenco dei Comuni in cui c’è lo smart working e gli sugli aumenti degli stipendi da Gennaio 2025 per gli statali e gli arretrati in arrivo a febbraio 2025 per gli statali.

Per chi desidera lavorare nella Pubblica Amministrazione, mettiamo a disposizione la nostra guida che spiega passo passo come prepararsi ai concorsi pubblici.

Mettiamo a vostra disposizione anche la guida su quali concorsi usciranno nel 2025, per scoprire le principali procedure concorsuali attese quest’anno.

In questa pagina, invece, trovate tutte le nostre guide ai concorsi, mentre in questa sezione invece, trovate le novità sugli aiuti per i lavoratori.

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