«Guglionesi progressista», nasce il cantiere ‘politico’

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Mancano ormai 4 mesi (forse meno) alle elezioni amministrative della prossima primavera e a Guglionesi sale l’attenzione, anche per via del lungo commissariamento a cui si è giunti dopo le dimissioni del sindaco Antonio Tomei. A muoversi, da tempo, è stato il Pd, che ora ha sostanziato anche una proposta politica. «Il Pd, per cercare di fronteggiare la grave crisi politica che attanaglia da tempo la nostra comunità, sfociata con il commissariamento dell’Ente (dal 2008 due commissariamenti ad opera delle stesse persone, ed un terzo evitato), ha aperto un confronto con diverse forze sociali e politiche presenti nel paese per costruire una piattaforma politico-programmatica per aiutare la comunità a far fronte ad una grave crisi sociale ed economica che colpisce buona parte delle famiglie, che non trovavano più ascolto e soluzioni alle loro problematiche legate alla vita di tutti i giorni», afferma la segretaria di circolo Annamaria Becci. «Nei mesi scorsi abbiamo denunciato: l’approccio anomalo di un Commissario Straordinario alle vicissitudini di una comunità in quanto incapace di ascoltare e di confrontarsi, chiuso nel fortino di un palazzo impenetrabile; l’aumento della Tari anche in assenza di una corretta procedura; il silenzio registrato in occasione dell’emissione di stratosferiche bollette emesse dalla Grim per i consumi idrici; l’utilizzo delle entrate legate alla gestione della discarica che vengono sperperati nei rivoli di improduttive spese correnti e non per mitigare la grave situazione ambientale in cui sono costretti a vivere i cittadini di quella zona; il problema del grave deficit e lo sperpero di denaro legato alla negligenza delle amministrazioni che si sono succedute negli anni che non hanno proceduto come avrebbero alla restituzione dei contributi previdenziali; altro che cantastorie ed i maldestri tentativi di ‘qualcuno’ ( il caciarone seriale che si nutre e nutre di bugie!!) di distrarre l’opinione pubblica. Noi abbiamo sollevato giustamente il problema e difronte ai tentativi di ributtare la palla nell’altra metà campo il Pd invita formalmente ed in modo esplicito il Commissario Straordinario a trasmettere gli atti alla Corte dei Conti per l’accertamento delle responsabilità erariali che proprio dalle carte citate a discolpa emergono chiare e nette. Ai cittadini il Pd garantisce che non si fermerà alle denunce, ma soprattutto per la vicenda Tari si attiverà da lato per sottoporre agli organi competenti l’ammissione anche da parte del Commissario Straordinario della mancata pubblicazione della relativa delibera e dall’altro a promuovere una class action da parte dei cittadini per vedersi riconosciuto l’abbattimento della Tari per l’incasso allo scopo delle cospicue royalty. Il Pd guardando al futuro ha inteso mettersi alle spalle un passato recente, da archiviare. Nei volti e nella stantia narrazione costruita sulla personalizzazione della politica, la quale ha creato e crea fratture insanabili nella comunità in modo strumentale alla stregua del motto “divide et impera”. Anche a fronte di una crisi così struttale, figlia di aggregazioni trasformistiche e raffazzonate, tanto da richiedere una straordinaria adunanza di “uomini liberi e forti” di sturziana memoria, siamo costretti ad assistere ad autocratiche candidature ( partorite dalla fantasia di narcisi locali) che sostituiscono una presunta capacità personale all’insegna della berlusconiana ‘ ghe pensi mi’, alla difficile ma necessaria base programmatica e quale sintesi di una larga rappresentanza che possono rappresentare anche specifici interessi dei cittadini nelle sedi comunali. Dimentichi della lezione di questi ultimi quindici anni.
Il Pd è per il cantiere quale metodologia di lavoro per arrivare ad una squadra in grado di progettare un nuovo profilo comunità e di individuare gli uomini in grado di portare avanti un programma di mandato che nasce dalla lettura attenta e critica dei bisogni del territorio declinati in obiettivi concreti e persino misurabili (ad esempio un programma dei primi cento giorni). Il candidato sindaco sarà scelto democraticamente da coloro che hanno deciso di partecipare. Il cantiere “Guglionesi Progressista” nasce da un lavoro svolto in questi mesi dal circolo locale del Pd unitamente a rappresentanti locali di altre forze politiche, raggruppamenti civici e singoli soggetti inteso intraprendere insieme un cammino in grado di poter presentare non solo un’adeguata offerta politica in vista delle prossime elezioni amministrative ma una speranza di futuro alla nostra comunità che deve ripartire dall’apporto di ognuno piuttosto che dalle velleità di pochi. Vogliamo cercare di invertire la rotta, di ricostruire la fiducia dei guglionesani e di pensionare finalmente una stagione dove la feroce contrapposizione che genera sfiducia e tiene lontano dall’impegno civico tutti quei soggetti che al contrario hanno da portare in dote: competenze, freschezza e spessore umano e sociale, utili per guidare saggiamente una comunità. Come segretaria del circolo del Pd ho lavorato in questi mesi per questo obiettivo comune e rivolgo un invito a tutti di non essere semplici spettatori, ma di contribuire attivamente al varo di un nuovo protagonismo civico dal basso in grado non solo di invertire una china pericolosa, ma soprattutto di ricostruire il senso di appartenenza ad una comunità in grado di autodeterminarsi e di poter tornare a scrivere pagine belle per una storia che deve continuare».



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