“Inail Insieme”, due intense giornate in Emilia Romagna per ribadire la centralità della persona nella mission dell’Istituto

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BOLOGNA – La prima tappa del 2025 di “Inail Insieme” in Emilia Romagna è partita il 30 gennaio dal Centro Protesi di Vigorso di Budrio, in fase di progressiva riapertura dopo l’alluvione, che nell’ottobre scorso ha colpito la struttura e gran parte del territorio bolognese. Il direttore generale dell’Inail, Marcello Fiori, ha incontrato i pazienti, i lavoratori, le rappresentanze sindacali per ribadire l’unicità del modello di assistenza di Budrio. Il 31 gennaio il dg è stato a Bologna presso la direzione regionale, dove ha incontrato lo staff, le organizzazioni sindacali per un confronto sulle necessità delle sedi territoriali dell’Istituto e per ricollocare, anche sul territorio l’Istituto al centro dei servizi di welfare.

Fiori: “Il Centro Protesi, modello unico di assistenza”.  Nei reparti produttivi e negli ambulatori sanitari del Centro Protesi, Fiori ha incontrato il personale e alcuni pazienti, ascoltando il racconto della loro esperienza di riabilitazione e di ritorno alla vita dopo un grave infortunio. In un confronto con le rappresentanze sindacali dei lavoratori, la rassicurazione, da parte del direttore, sulla volontà di salvaguardare le attività del Centro, ribadendone l’unicità del modello di assistenza. “Un modello che va preservato – ha sottolineato – attraverso l’analisi dei bisogni reali che provengono dagli assistiti, per dare risposte concrete e tempestive anche attraverso il potenziamento dei servizi di prossimità”.

“La prevenzione deve essere un’opera collettiva”.  Il 31 gennaio il dg si è recato a Bologna presso la direzione regionale, dove ha incontrato lo staff e le organizzazioni sindacali. Partendo dai dati sull’andamento infortunistico della regione, (in Emilia Romagna le denunce di infortunio sono in leggera diminuzione), il direttore si è soffermato sulle misure di prevenzione dell’Inail rivolte alle imprese, per realizzare una sempre più efficace opera di prevenzione. “La prevenzione finalizzata a migliorare le condizioni di salute e sicurezza sul lavoro deve essere un’opera collettiva e di coinvolgimento di tutti i protagonisti del mondo del lavoro: imprese, organizzazioni sociali, istituzioni, singoli lavoratori, enti di formazione – ha rilevato Fiori – per eliminare le cause degli incidenti.”.

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L’incontro con un assistito e il suo datore di lavoro. Nel pomeriggio di venerdì è stato presentato il progetto regionale “Nessuno escluso”, per il reinserimento lavorativo, con la testimonianza di Andrea Fantini, assistito Inail, e del suo datore di lavoro. Andrea, lavoratore dipendente, da nove anni si occupa della raccolta di materiale ferroso. Nel 2020 ha subito un infortunio di lavoro, che gli ha provocato un trauma da schiacciamento e successiva amputazione dell’avampiede. Dopo un periodo difficile, fatto di dolore, incertezze e terapie, si è aperto il percorso protesico, curato dal Centro protesi Inail. L’equipe multidisciplinare della sede territoriale di Forlì ha realizzato per Andrea un progetto di reinserimento lavorativo e, grazie all’acquisto di nuovi mezzi e all’adattamento, oggi Andrea è tornato a svolgere la sua mansione.

“Da Inail opportunità agli studenti, futuri lavoratori, di specializzarsi in prevenzione e sicurezza”. Durante l’incontro con Patrizia Tullini, Professoressa ordinaria di Diritto del lavoro dellAlma Mater Studiorum Università di Bologna, Fiori ha sottolineato l’importanza della collaborazione con il mondo accademico. In vent’anni 500 studenti hanno partecipato al master di I livello in materia di prevenzione e sicurezza sul lavoro e 100 di loro hanno usufruito delle borse di studio messe a disposizione dall’Inail. Offerta arricchita anche dalla partecipazione del personale dell’Istituto alle attività didattiche e scientifiche. “Queste esperienze dovrebbero essere diffuse in tutta Italia in maniera trasversale in ambito universitario così come prevede il recente accordo deliberato dal Consiglio di amministrazione dell’Istituto con la CRUI. La sicurezza e la prevenzione – ha sottolineato Fiori – devono costituire materia di studio fin dalla scuola dell’obbligo”.

Collaborazione tra i Vigili del Fuoco e Uot di Bologna. Dall’analisi di un grave infortunio, accaduto in una nota azienda bolognese, è stata poi approfondita l’importanza della collaborazione tra Comando dei Vigili del Fuoco e Unità Operativa Territoriale di Bologna, per la ricostruzione con tecnologie avanzate, come laser scanner su drone, della dinamica degli eventi infortunistici. A chiusura dei lavori è stato dato spazio al Coordinamento regionale dei Comitati consultivi provinciali, per un ascolto delle parti sociali che rappresentano il territorio.



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