ma aumentano i pazienti che sopravvivono

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Nel biennio 2021-2022 sono leggermente calate le diagnosi dei tumori sia nelle donne che negli uomini in Friuli Venezia Giulia rispetto al periodo pre pandemico 2018-2019, ma restano comunque tante: 17.164. I numeri mettono però in evidenza che a cinque anni dalla diagnosi c’è un aumento della sopravvivenza sia negli uomini e nelle donne per quasi tutti i tipi di tumore. All’interno della regione, pur con una riduzione del divario rispetto a vent’anni fa, persiste tuttavia un’incidenza diversa a seconda delle aree: un rischio più elevato del 10% rispetto alla media regionale lo presentano la zona giuliana e quella montana. Sono le evidenze che il Cro di Aviano, la struttura che cura il Registro Tumori Fvg istituito nel 1998, rende note in occasione della Giornata mondiale contro il cancro che si celebra oggi e che è sostenuta dall’Oms e dall’Uicc, l’Unione internazionale per il controllo del cancro.


 
I numeri

I dati sono quelli riportati nel «Rapporto 2024» sui tumori, redatto dalla struttura di Epidemiologia dell’istituto di ricerca e cura di Aviano, in collaborazione con la Direzione centrale salute, Insiel e la Rete oncologica regionale. Numeri diffusi soprattutto con l’obiettivo di «sensibilizzare le persone, accrescere la conoscenza sui rischi e favorire la prevenzione» tra i cittadini, oltreché favorire una riflessione su quanto le istituzioni possano fare per combattere le malattie neoplastiche. Il cancro alla mammella, al colon retto e al polmone sono quelli più diffusi tra le donne del Friuli Venezia Giulia, poiché insieme rappresentano il 50% delle nuove diagnosi. I tumori alla prostata, al polmone e al colon retto sono quelli più diffusi tra gli uomini, poiché insieme formano il 47% delle diagnosi. Il tumore al polmone cala negli uomini e cresce nelle donne. Restando ai numeri, tra il 2021 e il 2022 si sono avute 8.582 nuove diagnosi l’anno, 4.163 nelle donne e 4.419 negli uomini. Un numero in cui non sono inclusi i tumori della pelle non-melanomi. Rispetto al biennio 2018-2019 i tumori sono leggermente calati sia nelle donne (-1,3%) sia negli uomini, dove c’è stata una diminuzione dell’1,4 per cento. Nel periodo considerato nelle donne ci sono registrati 1.483 tumori della pelle non melanomi, «quelli che raramente hanno conseguenze gravi», scrive il Cro nella sintesi del Rapporto, e le neoplasie maligne più frequentemente diagnosticate sono state quelle della mammella «(1.260 casi l’anno, in leggero calo rispetto al 2018-2019), del colon-retto (441 casi) e del polmone (359 casi), in aumento». Negli uomini, oltre a circa 1.600 diagnosi l’anno di tumori della pelle non-melanomi, i più frequenti sono stati quelli della prostata (1.099 casi l’anno, in aumento rispetto al 2018-2019), del polmone (511 casi) e del colon-retto (466 casi), entrambi in calo, e che, complessivamente, rappresentano il 47% delle nuove diagnosi. Negli uomini è stata evidenziata una riduzione delle nuove diagnosi anche per tumori di vescica, fegato, esofago, sarcomi e tessuti molli, oltre che di linfomi non-Hodgkin e leucemie.

 
Aspettative

I dati consentono di sostenere che cresce la sopravvivenza. Dopo un anno dalla diagnosi effettuata nel 2021-2022, aggiorna infatti il Rapporto 2024, era vivo il 79% di tutte le pazienti con tumori, ma valori anche più alti si sono registrati per alcune neoplasie frequenti: 95% dopo tumori della mammella e 96% dopo melanomi. La sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi ha mostrato un aumento per quasi tutti i tipi di cancro: è stata del 91% dopo tumori della mammella diagnosticati nel 2015-2019. Per gli uomini l’andamento è risultato simile, con una sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi superiore al 90% per i pazienti con tumori della prostata (97%, stabile negli ultimi 10 anni), del testicolo (96%), della tiroide (90%) e con linfomi di Hodgkin, per il quale la percentuale è del 95 per cento. Il Rapporto ha verificato anche che nel corso dell’anno erano vive in regione 85.535 persone alle quali era stato diagnosticato un tumore maligno, il 47% (quasi 40mila) con diagnosi da oltre 10 anni. Sono 22.600 le donne che vivono dopo un tumore della mammella (12mila da oltre 10 anni) e oltre 14mila gli uomini che vivono dopo un tumore della prostata. 





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