Uil su valutazione servizio pre ruolo: penalizza i Docenti


Le recenti modifiche alla valutazione del servizio pre ruolo dei docenti previste dal nuovo Contratto integrativo (CCNI) sulla mobilità 2025 – 2028 rischiano di penalizzare migliaia di insegnanti e di aumentare in modo significativo il lavoro delle segreterie scolastiche.

E’ quanto sostiene il sindacato Uil Scuola, secondo il quale il nuovo sistema di valutazione previsto dal CCNI stravolge le graduatorie interne d’istituto e introduce un criterio di punteggio che avvantaggia solo una specifica categoria di docenti.

Vediamo nel dettaglio cosa cambia e quali sono le criticità evidenziate dal sindacato.

COME CAMBIA IL CALCOLO DEL PUNTEGGIO PRE RUOLO CON IL NUOVO CCNI SULLA MOBILITÀ SCUOLA

Il nuovo Contratto sulla mobilità scuola, sottoscritto lo scorso 29 Gennaio, prevede un sistema di punteggio progressivo per il servizio pre-ruolo nella graduatoria interna d’istituto, valido per il triennio 2025-2028. Come sottolinea la Uil Scuola, tramite un recente comunicato, il punteggio riconosciuto per ogni anno di servizio pre – ruolo sarà il seguente:

  • anno scolastico 2025/26: 4 punti per ogni anno di pre-ruolo;

  • anno scolastico 2026/27: 5 punti per ogni anno di pre-ruolo;

  • anno scolastico 2027/28: 6 punti per ogni anno di pre-ruolo.

Per i docenti titolari sul sostegno, se il servizio pre – ruolo è stato svolto su sostegno e con specializzazione, il punteggio viene raddoppiato. Questo significa che per ogni anno di servizio pre – ruolo, il punteggio aumenta gradualmente nel corso del triennio, creando però – sostiene il sindacato – una disparità tra i docenti in base alla loro esperienza pregressa.

LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO NON È UGUALE PER TUTTI

Uno degli aspetti di questa riforma più contestati dal sindacato riguarda il fatto che il punteggio non viene calcolato allo stesso modo per tutti i docenti di ruolo. Infatti, il nuovo criterio avvantaggia solo coloro che hanno svolto il servizio pre – ruolo nello stesso grado scolastico in cui attualmente sono titolari.

Ad esempio, un docente attualmente titolare nella scuola secondaria di primo grado otterrà il punteggio pieno solo se ha svolto il servizio pre – ruolo nella stessa tipologia di scuola. Se invece ha maturato anni di servizio pre – ruolo in un grado diverso, il punteggio sarà ridotto secondo il seguente schema:


  • docenti della scuola d’infanzia e primaria
    – servizio pre – ruolo nella scuola d’infanzia o primaria: 3 punti per ogni anno;
    – servizio pre – ruolo nella scuola secondaria di I o II grado: 3 punti per i primi 4 anni, 2 punti per gli anni successivi;

  • docenti della scuola secondaria di I e II grado
    – servizio pre – ruolo nella scuola secondaria: 3 punti per ogni anno;
    – servizio pre – ruolo nella scuola dell’infanzia o primaria: 3 punti per i primi 4 anni, 2 punti per gli anni successivi.

Questa modalità crea un divario tra i docenti che hanno avuto esperienze di supplenza in gradi scolastici diversi da quello di titolarità, penalizzandoli ingiustamente rispetto ai colleghi con un percorso più lineare.

GLI EFFETTI SULLE GRADUATORIE INTERNE

Le nuove regole sulla mobilità – sottolinea il sindacato – avranno un impatto significativo sulle graduatorie interne d’istituto, che servono per individuare il docente perdente posto in caso di esubero. Il punteggio differenziato in base al ruolo e al grado di scuola determinerà un rimescolamento delle posizioni finora consolidate, con il rischio di generare numerose contestazioni tra gli insegnanti.

Assegnare un punteggio progressivo solo a chi ha svolto il servizio pre – ruolo nel ruolo di attuale appartenenza accentua le disparità tra docenti con esperienze lavorative diverse. Questo crea un divario senza precedenti, penalizzando chi in passato ha accettato incarichi di supplenza anche in altri ordini di scuola, pur vedendoli riconosciuti nella ricostruzione di carriera.

MAGGIOR CARICO DI LAVORO PER LE SEGRETERIE SCOLASTICHE

Inoltre, secondo la Uil Scuola il nuovo sistema di valutazione del servizio pre – ruolo per la mobilità rischia di aggravare il carico di lavoro delle segreterie scolastiche. Queste, infatti, dovranno riformulare tutte le graduatorie interne di istituto, applicando le nuove regole di valutazione del punteggio, per ogni anno del triennio e per tutti i docenti.

Questo significa che gli uffici amministrativi delle scuole dovranno effettuare ricalcoli complessi per ogni docente, ogni anno, creando un aggravio burocratico che potrebbe rallentare notevolmente le operazioni di mobilità e gestione del personale.

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LA GUIDA SUL NUOVO CCNI MOBILITÀ SCUOLA 2025 2028

Per tutte le informazioni sul nuovo Contratto integrativo (CCNI) sulla mobilità 2025 – 2028 per il personale scolastico potete leggere questo approfondimento, dove trovate il testo del CCNI mobilità firmato in pdf da scaricare per la consultazione.

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