I BTP Green sono Titoli di Stato italiani a medio-lungo termine che uniscono le caratteristiche dei tradizionali Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) a un obiettivo di sostenibilità ambientale.
In questo articolo inizieremo con una panoramica sui BTP in generale, per poi approfondire le specificità dei BTP Green, emessi per finanziare determinate spese dello Stato legate alla sostenibilità .
Esamineremo quindi il loro funzionamento, partendo dalle caratteristiche principali per poi analizzarne scadenze e rendimenti.
Infine, vedremo come acquistare e vendere i BTP Green, soffermandoci sui mercati di riferimento e sui tagli minimi delle singole negoziazioni.
Cosa vuol dire BTP Green?
I BTP sono Titoli di Stato italiani, ovvero strumenti di debito emessi dallo Stato che rientrano nella famiglia delle obbligazioni. In particolare, i BTP Green rappresentano una nuova categoria di Titoli di Stato legati alla finanza sostenibile, il cui ricavato viene destinato al finanziamento di spese pubbliche con un impatto ambientale positivo, contribuendo alla transizione ecologica del Paese.
La prima emissione di questo strumento risale al 3 marzo 2021, con scadenza fissata al 30 aprile 2045.
Il “Quadro di riferimento per l’emissione dei titoli di Stato Green”, pubblicato il 25 febbraio 2021, garantisce l’allineamento di questi strumenti sia con i sei obiettivi ambientali della Tassonomia Europea delle attività sostenibili, sia con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
Per le emissioni previste nel 2025, i fondi raccolti saranno destinati a sei categorie principali, con un’attenzione particolare a:
- Efficienza energetica degli edifici, con interventi di riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare italiano.
- Trasporti sostenibili, attraverso investimenti in infrastrutture ferroviarie, elettrificazione delle tratte, promozione di mezzi di trasporto a basso impatto e incentivi per la mobilità ferroviaria.
- Fonti rinnovabili per energia elettrica e termica.
- Prevenzione e controllo dell’inquinamento ed economia circolare, favorendo il riciclo e il riuso per ridurre al minimo gli scarti.
- Tutela dell’ambiente e della biodiversità .
- Ricerca nel campo della sostenibilità .
Un quadro ampio di iniziative, dunque, pensato per accompagnare il Paese nei vari aspetti della transizione verde.
Come funzionano i BTP Green?
Prima di esaminare il funzionamento dei BTP Green, è forse utile elencare le loro tre principali caratteristiche:
- Reddito fisso: offrono un rendimento garantito sotto forma di interessi, erogati tramite cedole semestrali posticipate. Al termine di ogni semestre, lo Stato versa ai detentori dei BTP l’importo degli interessi stabiliti al momento dell’emissione.
- Rimborso del capitale: alla scadenza, viene restituito il valore nominale del titolo.
- Finalità sostenibile: i proventi raccolti sono destinati a finanziare progetti statali con un impatto ambientale positivo.
Analizziamo ora più nel dettaglio il funzionamento di questi Titoli di Stato, rispondendo alle domande più frequenti.
1. Che scadenza hanno i BTP Green?
I BTP Green hanno una scadenza superiore ai 10 anni, rientrando così tra gli strumenti di investimento a lungo termine.
Un esempio è la prima emissione del 3 marzo 2021, con scadenza fissata al 30 aprile 2045, per una durata complessiva di 26 anni.
2. Quanto rende un BTP Green?
L’ultimo BTP Green emesso ha una durata di 20 anni, con scadenza fissata al 30 aprile 2046 e una cedola annua del 4,10%.
Va ricordato che i BTP possono essere venduti anche prima della scadenza, con la possibilità di generare una plusvalenza o una minusvalenza, a seconda che il prezzo di vendita sia superiore o inferiore a quello di acquisto.
3. Come si acquistano i BTP Green?
BTP Green possono essere acquistati in due modi: tramite il mercato primario (aste) o il mercato secondario.
Sul mercato primario, vengono emessi attraverso aste pubbliche. Per partecipare è necessario:
- rivolgersi a un intermediario autorizzato (banca, posta o altro operatore registrato presso la Banca d’Italia);
- aprire un deposito titoli presso l’intermediario;
- prenotare la quantità desiderata entro il giorno lavorativo precedente l’asta, tenendo conto che l’importo minimo di sottoscrizione è di 1.000 euro o suoi multipli;
- considerare che l’intermediario applicherà commissioni sull’operazione.
Sul mercato secondario, invece, i BTP già emessi possono essere negoziati su due piattaforme:
- Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato (MOT), gestito da Borsa Italiana, accessibile ai risparmiatori tramite intermediari. L’importo minimo di negoziazione è di 1.000 euro.
- Mercato Telematico dei Titoli di Stato (MTS), riservato esclusivamente agli intermediari autorizzati, con un importo minimo di negoziazione di 2 milioni di euro.
Va sottolineato che, anche nel mercato secondario, i risparmiatori non possono operare direttamente, ma devono sempre avvalersi di intermediari autorizzati.
Per approfondire l’argomento e conoscere le prossime emissioni di questi titoli, consigliamo di consultare la pagina sul sito del MEF dedicata ai BTP Green.
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