10 azioni per un sistema energetico più sostenibile- Corriere.it

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Prezzi per zona e tecnologie per ottimizzare i consumi di casa: 10 azioni per un sistema energetico più sostenibile
Linee elettriche al tramonto. Crediti foto: Getty Images

Un manifesto con dieci azioni concrete e realizzabili per rendere più sostenibile ed equo il mercato energetico in Italia. È una sfida ambiziosa quella annunciata da Octopus Energy, azienda energetica globale che conta nove milioni di clienti in tutto il mondo e arrivata a 350mila contatori italiani a tre anni dal suo arrivo nel nostro Paese. Il documento mette al centro i clienti: parte dalle loro problematiche e spera di arrivare — attraverso il dialogo con le istituzioni e altri operatori del mercato — a un cambiamento in grado di tutelarli.

L’operatore Octopus Energy ha lanciato un “Manifesto” con dieci azioni concrete per rendere il sistema energetico italiano più equo e accessibile. Dal contrasto alle offerte commerciali ingannevoli a soluzioni per gestire la domanda di energia con più flessibilità

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Diverse le aree su cui è necessario intervenire con urgenza: si va dall’esigenza di snellire la burocrazia a quella di tutelare la privacy degli utenti. Passando, ovviamente, dalle misure per favorire la realizzazione di nuovi impianti di energia rinnovabile. «Dopo la pubblicazione», ha detto il ceo di Octopus Energy Italia, Giorgio Tomassetti, «avvieremo un’interlocuzione con le autorità, mettendoci a completa disposizione per supportarle nell’individuare le aree di intervento più urgenti a tutela dei consumatori».

Energia in testa

All’interno del mercato italiano, Octopus si è distinta per la sua attenzione all’energia da fonti rinnovabili, come dimostra anche il lancio, nel 2023, del Solar Club di Ascoli Piceno, la prima Comunità Energetica Rinnovabile della compagnia in Italia. Con procedure semplificate, si potrebbero realizzare più progetti simili in meno tempo, abbassando i costi in bolletta e accelerando il percorso di transizione energetica.

Connesso al tema della produzione di energia rinnovabile, c’è quello del superamento del Prezzo Unico Nazionale (Pun). Questa tariffa, calcolata come media di tutti i prezzi di produzione dell’energia, porta a un paradosso: anche chi spende meno per produrla, come succede nel caso delle rinnovabili, si trova comunque a pagare un prezzo medio più alto.

La soluzione, in questo caso, sarebbe introdurre i “prezzi zonali”, che consentirebbero di beneficiare di costi più bassi a chi vive in aree con impianti di produzione di energia rinnovabile: «La riforma è stata posticipata dal regolatore», spiega Tomassetti: «Ma, se la norma dovesse entrare in vigore, cambierebbe le dinamiche del Paese: regioni come la Sicilia diventerebbero estremamente attrattive da un punto di vista produttivo».

Più flessibilità

Sfruttare la tecnologia e aumentare gli investimenti per rendere la rete elettrica più flessibile è un altro punto fondamentale del Manifesto. «In alcuni momenti della giornata l’offerta di elettricità è superiore alla domanda e raggiunge costi molto bassi. Con sistemi di flessibilità si possono evitare i picchi, spostando i consumi degli utenti in altri momenti grazie a soluzioni semi-automatiche o talmente automatiche. Quest’anno rilasceremo tecnologie di questo tipo anche in Italia».

Queste soluzioni tecnologiche, unite alla diffusione di sistemi di accumulo come le batterie, giocheranno un ruolo fondamentale in questa sfida. Uno scenario di cui aveva già parlato al Corriere il ceo global di Octopus Energy, Greg Jackson.

Correttezza e semplificazione

Le altre proposte della compagnia prevedono di abolire dalle bollette «costi extra come il canone Rai, gli oneri di sistema o le perdite di rete», voci complesse che finiscono per nascondere la reale spesa energetica dei clienti. O, ancora, di rendere gratuite le procedure digitali, come il cambio di intestatario di un contratto di fornitura (che per le compagnie non hanno costi, ma per gli utenti sì).

Sul piano della correttezza nei confronti dei clienti, Octopus invoca «regole più severe» per fermare le pratiche commerciali ingannevoli definite “Illudi e Deludi”: strategie che attirano nuovi clienti con tariffe super-convenienti che, dopo un breve periodo, diventano molto più costose.

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