Nonostante riscontri in ambito regionale della tenuta delle piccole imprese nel 2024. Un flash sull’artigianato ligure. Numeri che per Genova e Savona sono la dimostrazione che le comunicazioni con l’hinterland non funzionano. E a pagare sono cittadini ed imprese.
di Sergio Ravera
Si consolidano da tempo – considerando velocità impresse nel campo dell’innovazione tecnologica, da un lato; nella ricerca di nuovi prodotti proponibili sul mercato nazionale ed internazionale, dall’altro – talune criticità dell’area centrale ligure.
Genova, e maggiormente Savona, sono entrambe in continua lotta nella mobilità di persone e merci. Oggi, poi, non sottacendo il pericolo – nell’ottica di velocizzazione delle operazioni portuali – del potenziamento nel breve periodo, della rotta, attraverso l’Adriatico mete Trieste e Ravenna, delle navi che percorrono il Mediterraneo per raggiungere il Nord Europa. Penalizzando gli scali marittimi liguri. Una Liguria che subirà domani e maggiormente in seguito la loro concorrenza, guardando all’arretratezza di opere in costruzione, all’indecifrabile irresolutezza su disegni e progettualità costantemente quanto durevolmente indefinite.
Osserviamo a tal proposito i dati sulla consistenza dell’artigianato ligure, aumentato nel 2024 dello 0,16%, piazzandosi al quarto posto in Italia quanto a crescita. Situazione maggiormente rilevante dinanzi ad un calo a livello nazionale del 0,09%.
Secondo l’elaborazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato Liguria sugli ultimi dati Infocamere-Movimprese relativi alla demografia dell’artigianato, su un totale di 42.955 micro imprese attive in Liguria, nel 2024 si sono iscritte 2968 nuove realtà, mentre 2901 hanno chiuso i battenti: il trend è in rialzo per il quinto anno consecutivo. Osservando i dati relativi ai principali settori artigiani, sono le costruzioni a trainare la ripresa del settore in Liguria: l’edilizia conta 21.393 microimprese attive: nel 2024 hanno aperto 1.621 nuove realtà, a fronte di 1.521 chiusure, per un saldo positivo di 100 unità (+0,47%). Stabile il manifatturiero con 380 nuove iscrizioni e 380 chiusure d’impresa.
Un quadro, per Giancarlo Grasso, Presidente di Confartigianato, di tenuta “nonostante il perdurare delle difficoltà legate anche alle dinamiche internazionali. Sicchè nel 2024 l’artigianato si è confermato settore trainante del tessuto produttivo, grazie alla capacità di fare impresa dei nostri artigiani e agli strumenti messi a disposizione dalla regione”.
Nondimeno, mentre Imperia soprattutto e la stessa Spezia denunciavano incrementi, risultava in difficoltà l’area centrale ligure, come si preannunciava dianzi quanto a mobilità. Uno sguardo in dettaglio nelle due province rileva come Genova abbia chiuso il 2024 con un totale di 22.209 microimprese artigiane attive. Qui la filiera è calata dello 0,14%, a fronte di 1.466 nuove aperture di attività, e di 1.499 cessazioni, con una differenza in negativo di 32 unità. Sostanzialmente stabili le costruzioni con un saldo negativo di due imprese a fronte di 803 aperture e 805 chiusure su un totale di 10.933 microimprese attive. Lieve perdita nel manifatturiero artigiano: 3.427 le realtà totali, 170 nuove unità nel corso dell’anno e 185 cessazioni d’impresa.
Sono state 8.415 le microimprese artigiane attive a Savona: 561 le nuove unità imprenditoriali, mentre 588 hanno chiuso i battenti. Calo dello 0,32% (-27 in valore assoluto). In aumento le costruzioni: 324 aperture, 319 chiusure, su un totale di 4.276 realtà artigiane del settore (+0,12%). Lieve risveglio del manifatturiero, ne ha guadagnato tre, stante 74 aperture e 71 chiusure durante l’anno.
Sergio Ravera
(Savona, 03.02.2025)
2/COMUNICATO STAMPA REGIONE LIGURIA- 3 FEBBRAIO 2025- ARTIGIANATO, CONTINUA LA CRESCITA ANCHE NEL 2024. PRESIDENTE BUCCI: OTTIMI DATI, LIGURIA QUARTA REGIONE D’ITALIA. MEGLIO DELLA MEDIA DEL PAESE.GENOVA. «Confermato l’andamento favorevole dell’artigianato ligure, malgrado le difficoltà legate alle dinamiche internazionali, la Liguria risulta quarta in Italia per crescita, dietro a Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Lombardia. Il settore dell’artigianato è molto attivo, grazie anche agli strumenti messi in campo dalla Regione come Garanzia Artigianato Liguria che concede finanziamenti a fondo perduto per l’accesso al credito, al Patto per il lavoro nell’artigianato e alla capacità delle nostre aziende di fare impresa. Non dimentichiamo infatti che solo nel 2024 sono state sostenute 600 imprese attraverso 24 milioni di euro di risorse messe a disposizione dalla Regione Liguria. Secondo l’Ufficio studi di Confartigianato Liguria su un totale di 42.955 micro imprese attive in Liguria, nel 2024 si sono iscritte 2.968 nuove realtà. Un trend positivo che evidenzia un risultato migliore della media nazionale che piazza la Liguria ai vertici nazionali». Questo il commento del presidente della Regione Liguria, Marco Bucci (raffigurato da Lombezzi), in merito all’elaborazione di Confartigianato Liguria sugli ultimi dati Infocamere-Movimprese relativi alla demografia dell’artigianato.
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