CNMI svela i numeri e le novità della prossima Fashion Week donna di Milano

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5 febbraio 2025

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Come di consueto, Milano si appresta ad ospitare dal 25 febbraio al 3 marzo la settimana della moda dedicata alle collezioni femminili per l’AI 2025-26. Camera Nazionale della Moda Italiana ha presentato oggi i numeri e le novità di un’edizione che arriva in un momento non radioso per il settore, ma che non offusca l’entusiasmo del Presidente Carlo Capasa.

cameramoda.it

“I numeri del 2024 parlano di un calo del -5,3% nel giro d’affari totale del comparto fashion italiano, attestatosi a quasi 96 miliardi di euro; l’export però è cresciuto del 2,5%, superando i 91 miliardi, mente l’import, pari a 46,7 miliardi è diminuito del -3,2% e ciò significa che produciamo di più in Italia. Inoltre, un quarto trimestre in leggera ripresa ci fa sperare che nel 2025 la situazione migliori, almeno verso la fine dell’anno”, sottolinea Capasa durante la presentazione della prossima fashion week. “Non bisogna però dimenticare che in termini di quantità la produzione è diminuita e soprattutto nella parte bassa della filiera c’è crisi: abbiamo quindi chiesto di rimandare il pagamento delle imposte al 2025 per le aziende artigiane, in modo da consentire loro di avere liquidità, e abbiamo richiesto la cassa integrazione per evitare licenziamenti o chiusure di attività. Siamo convinti che questa sia una crisi passeggera”.
 
“Sicuramente il 2024 è stato un anno con molteplici sfide per il settore, dalla situazione geopolitica a problematiche congiunturali che hanno ridotto la capacità di spesa, fino alla transizione ecologica”, aggiunge Lorenzo Galanti, Direttore Generale di ICE. “Le aziende italiane della moda, però, stanno ponendo molta attenzione al tema della sostenibilità, investendo e utilizzando materiali innovativi, e ciò è molto apprezzato dai buyer internazionali. Il contesto attuale ci impone di presidiare territori nuovi e meno maturi, e ICE ha lavorato per portare alla prossima fashion week milanese molti compratori dai mercati emergenti”.
 

Carlo Capasa, Presidente di CNMI, e Alessia Cappello, assessora alle Politiche del lavoro e Sviluppo economico del Comune di Milano, alla presentazione della prossima Fashion Week

Venendo ai numeri, attualmente gli eventi confermati sono 153 – “ma penso che supereremo i 170”, anticipa Capasa – con 56 sfilate fisiche e 6 digitali, 65 presentazioni, 4 presentazioni su appuntamento e 23 eventi; ad aprire la kermesse sarà Gucci, che sfilerà il 25 febbraio.

Saranno presenti per la prima volta nel calendario delle sfilate i brand Francesco Murano (beneficiario del Camera Moda Fashion Trust Grant 2024), Fiorucci, Giuseppe Di Morabito, Institution by Galib Gassanof, J. Salinas, K-Way e Susan Fang supported by Dolce&Gabbana. Ritorna in calendario sfilate Women’s Collection MSGM, mentre Saman Loira sarà per la prima volta nel calendario sfilate digitale.
 
Questa edizione della Fashion Week segna il debutto di Lorenzo Serafini come direttore creativo di Alberta Ferretti e di David Koma come direttore creativo di Blumarine. Durante la Fashion Week verranno festeggiati inoltre importanti anniversari: Fendi celebrerà i 100 anni dalla sua fondazione con una sfilata co-ed, DSquared2 il suo 30esimo anniversario e K-Way il 60esimo, entrambi con una sfilata co-ed, Santoni il 50esimo.
 
Martedì 25 febbraio alle ore 12.00 si terrà l’evento di opening del Fashion Hub di Camera Nazionale della Moda Italiana, che anche per questa edizione si terrà a Palazzo Giureconsulti, in Piazza dei Mercanti, 2. Come ad ogni edizione, il Fashion Hub ospiterà la nuova generazione di designer offrendo occasioni di visibilità, networking e-business. Durante questa edizione sarà presentato, tra gli altri, il progetto “Designers for the Planet”, dedicato a 8 designer emergenti che hanno fatto della sostenibilità il cardine per la realizzazione delle proprie collezioni. Il Fashion Hub ospiterà anche la seconda edizione di Voices Of Seoul, con 4 designer coreani; GoMongolia (prima collaborazione tra CNMI e la Mongolian Wool and Cashmere Association), con 5 aziende che esporranno le proprie collezioni; e la presentazione del designer francese Charles De Vilmorin, nata dalla collaborazione con la Fédération de la Haute Couture et de la Mode, nell’ambito della quale dal 5 all’11 marzo alla Fashion Week di Parigi Marco Rambaldi presenterà la sua collezione presso lo Showroom Sphere.  
 
“Come ad ogni stagione, confermiamo il sodalizio tra la città di Milano e la moda, con una fashion week che oltre a darci la possibilità di competere con le altre capitali internazionali, ci garantisce l’opportunità di dare lavoro a un’intera filiera di business collaterali legati all’evento”, sottolinea Alessia Cappello, assessora alle Politiche del lavoro e Sviluppo economico del Comune di Milano. “I numeri forniti dal Centro Studi di Confindustria Moda parlano per l’imminente edizione di circa 185 milioni di euro di indotto; e sono numeri sempre in crescita, nonostante un momento storico così complesso”.  
 
“Noi italiani spesso siamo portati a minimizzare quello che facciamo, perché lo diamo per scontato. Ad esempio, siamo molto bravi a fare le fiere: in questi giorni c’è Milano Unica, che nonostante avesse un concorrente francese che sembrava imbattibile – Première Vision – è riuscita a diventare la prima fiera del tessuto a livello mondiale”, conclude con orgoglio Capasa. “Ma la settimana della moda è qualcosa di più, è unica al mondo, è un punto di riferimento per tutta l’industria, il settore stesso e la sua narrazione non sarebbero la stessa cosa senza di lei. E quella milanese oggi si contende con Parigi il ruolo di prima fashion week mondiale”.  

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