Lotta al randagismo: Comune e Asl intervengano al più presto per tutelare i cittadini

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Come avete letto dai social o dai giornali on line o da quelli stampati, la città di Corigliano-Rossano, è totalmente invasa da cani randagi. È doveroso da parte mia premettere che non ho nulla contro i poveri cani randagi, in quanto, in questa triste vicenda sono loro le povere vittime.

Purtroppo, la maggior parte dei cani che oggi sono diventati randagi, lo sono diventati per colpa dell’uomo, che in questi anni li hanno abbandonati e non si sono presi realmente cura dei propri cani o delle loro cucciolate nate sempre dai loro cani domestici, abbandonandoli senza scrupoli al loro triste destino. Fatta questa giusta e breve premessa, è giusto parlare delle responsabilità anche da parte degli enti preposti, come il Comune le Asl e la Regione, e delle responsabilità o del comportamento di tali cani che arrecano alla intera collettività a partire dagli alti costi di gestione del canile comunale per finire alla sporcizia e alla paura che portano per le strade. Come voi tutti avrete notato, in giro per la nostra comunità, vi sono numerosi cani randagi, i quali, per loro natura, cercano sempre tra di loro di unirsi in branchi sempre più numerosi. I branchi, si formano per vari motivi: darsi forza tra di loro, procurarsi del cibo che oggi è diventato sempre più scarso e difficile da trovare, ed è per questo motivo che diventano sempre più aggressivi. Altra grande preoccupazione, sono i frequenti attacchi da parte di questi branchi alle persone, ai bambini, ma anche attacchi verso altri cani, addirittura cani portati al guinzaglio. Ci sono articoli del genere ogni settimana, di cani domestici uccisi e sbranati dal branco di cani randagi, uccisioni molto strazianti e commessi sotto gli occhi dei padroni increduli ed impotenti. Se un cittadino decide di passeggiare dinanzi a loro ma anche semplicemente nelle vicinanze dove questi cani bivaccano, rischia molto spesso di essere aggredito, ed ecco che a questo punto, io con la mia associazione Italia nel Cuore, sono stato costretto a presentare un esposto alla Procura di Castrovillari, tenuto conto del fatto che anch’io, purtroppo, ho subito la perdita di un animale domestico, nella precisione, la morte di un gatto per causa di un branco di cani inferocito che lo ha letteralmente fatto a pezzi, per me e per i miei cari è stata una grave perdita, in quanto, dopo tanti anni era diventato un membro della nostra famiglia. Ecco il motivo di questo mio intervento perché è necessario denunciare la grave situazione che stiamo vivendo, e mi rivolgo direttamente alle istituzioni, siano essi comunali, regionali o alla ASL della nostra provincia. Iniziando dal nostro Comune, non possiamo fare finta che anche il nostro Sindaco non abbia la sua parte di colpe. Difatti, sui gravi attacchi o accadimenti prodotti dai cani randagi, il Comune è co- responsabile per i danni procurati da cani randagi sul proprio territorio comunale, di conseguenza non si può neppure sottrarre alla eventuale richiesta di risarcimento dei danni se chiamato in causa. Su questo punto la legge parla molto chiaramente, ma anche le recenti sentenze della stessa Corte di Cassazione sono dirette in tal senso, ossia, dare ragione ai cittadini che richiedono l’intervento da parte dell’ente comunale, la responsabilità per i danni cagionati da cani randagi, rispecchia il principio della “corresponsabilità” dei Comuni nello svolgimento dei compiti di organizzazione, prevenzione e controllo del randagismo sul proprio territorio, considerato che anche su di essi grava l’obbligo di “adottare concrete iniziative e assumere provvedimenti volti ad evitare che animali randagi possano arrecare danno alle persone nel territorio di competenza”, il ragionamento con cui la Corte di Cassazione si sta esprimendo in tal senso, muove dalla Legge n. 281/1991, oramai, una vecchia legge quadro sugli animali da affezione che risale agli anni 90, che demanda alle rispettive regioni il compito di disciplinare la materia, ed ecco che, con questa legge entra in gioco anche la nostra regione. Altro soggetto interessato e che ha un importante ruolo nella determinazione del problema randagismo comunale grava sull’ASL. Il suo compito viene svolto in base ad una convenzione, la convenzione vale tra le parti che la stipulano, Comune ed ASL. Oggi questo mio intervento è rivolto proprio a loro, al Comune ed all’Asl: fate qualcosa, intervenite, cercate realmente di collaborare tra di voi, in quanto, la situazione è davvero grave, ognuno di voi faccia la propria parte, la comunità è davvero molto stanca e preoccupata dalla presenza di tanti tantissimi cani randagi che girano liberi per la citta. Mi rivolgo direttamente al Sindaco affinché intervenga al più presto e metta in atto tutte le attività che devono essere poste in essere in base ai poteri che la legge le attribuisce per ciò che riguarda la prevenzione sanitaria, faccia in odo anche che la Regione e l’ASL, si assumano le loro dovute responsabilità.

Corigliano-Rossano 05.02.2025

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Il Presidente
Domenico Piattello



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