Riunione fiume, nella mattinata, al centro multimediale di Terni, sede della Regione: i rappresentanti sindacali dei lavoratori Ast hanno chiesto a Comune, Provincia e Regione di schierarsi dalla loro parte per fare pressione su Arvedi, che continua a rimandare gli investimenti per il rilancio del sito. Sullo sfondo le strategie sull’accordo di programma, sul disinquinamento e sulle concessioni energetiche
AGGIORNAMENTO – LA NOTA DEI SINDACATI
Questa mattina le Segreterie territoriali di FIM-FIOM-UILM-FISMIC-UGL di Terni hanno incontrato, dopo una richiesta inoltrata, per la Regione dell’Umbria l’Assessore allo sviluppo economico Francesco De Rebotti, per il Comune di Terni il Sindaco Stefano Bandecchi e l’assessore Sergio Cardinali e per la Provincia di Terni il Presidente Francesco Ferranti. Come organizzazioni sindacali abbiamo registrato la necessità di un primo chiarimento tra i livelli istituzionali che hanno generato poca chiarezza in termini di ambientalizzazione dello stabilimento e sui costi energetici in riferimento all’accordo di programma.
Da parte sindacale abbiamo ribadito, come annunciato a S.E. Il Prefetto di Terni, che non riconosciamo ulteriori slittamenti delle date annunciate dal Ministro Adolfo Urso che ha individuato per la fine di febbraio 2025 l’iter per la sottoscrizione dell’accordo di programma. Abbiamo chiesto, inoltre, di conoscere il contenuto dell’accordo di programma per come ci è stato annunciato in questi tre anni con il dettaglio del piano industriale, ambientale e sociale.
L’assessore De Rebotti ci ha comunicato che non conosce il contenuto dell’accordo di programma e che negli uffici non risultano atti amministrativi che lo riguardano. Da parte della Regione ci sono possibili soluzioni che accompagnano il percorso fino al 2029 e che il Governo sta lavorando sulla proposta che l’azienda ha avanzato in termini di costi energetici.
Da interlocuzioni istituzionali si evince anche che i possibili finanziamenti pubblici possono essere rivisti sia nella misura che negli strumenti, cosa che avevamo percepito anche nella riunione al MIMIT del 09 ottobre 2024, nonostante smentito da tutti gli attori in quella sede.
Il Sindaco di Terni, invece, ha annunciato che l’accordo di programma lo ha discusso appena trovata la soluzione sulla discarica che inizialmente precludeva il percorso e che altri dettagli non sono potuti essere discussi per espressa volontà dell’azienda. Stefano Bandecchi ha anche annunciato che nell’accordo sulla discarica è previsto un aumento dei livelli occupazionali e che sarà esigibile solo se si sottoscrive l’accordo di programma nel suo complesso.
Su Nostra sollecitazione il Sindaco e l’assessore comunale si sono impegnati a fornirci il testo dell’accordo già sottoscritto. Nonostante la confusione e le contraddizioni si è arrivati ad una sintesi condivisa nelle quale tutte le istituzioni si sono impegnate a fare chiarezza sui tempi e sui contenuti dell’accordo di programma.
FIM-FIOM-UILM-FISMIC-UGL hanno richiamato per l’ennesima volta tutte le istituzioni alla massima condivisione e responsabilità nel bene comune e a difesa dei livelli occupazionali, della strategicità e sviluppo del sito industriale nei mercati globali.
Per tutti questi motivi rilanciamo la totale ripresa dello stato di agitazione, anche in ragione della posizione espressa dall’azienda sulla possibilità di non mantenere i livelli occupazionali, questa è una condizione che ci trova totalmente contrari.
Non è possibile che dopo tre anni questo stato di indeterminatezza possa essere scaricato di nuovo sui lavoratori, che al netto degli investimenti fatti, oggi comunque subiscono una riduzione dei costi che impatta sull’organizzazione del lavoro dei diretti e dell’indotto.
Nei prossimi giorni richiameremo i parlamentari nazionali eletti in Umbria e i parlamentari europei per verificare anche da questo punto di vista lo stato dell’arte, intanto, se non ci sarà una accelerazione positiva dei contenuti sopra descritti, come prima mobilitazione annunciamo un pacchetto di otto ore di sciopero da programmare entro il mese di marzo.
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