BPER Banca, l’AD Papa risponde alle domande di Italia Informa

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L’offerta pubblica di scambio volontaria promossa da BPER Banca sulla totalità delle azioni della Banca Popolare di Sondrio è un’operazione che sta catalizzando l’attenzione del settore bancario italiano. Definita dagli stessi vertici BPER come un’integrazione più industriale che finanziaria, la fusione punta a rafforzare il gruppo e consolidare la sua presenza sul territorio.

Fusione BPER-Banca Popolare di Sondrio, l’AD Papa risponde alle domande di Italia Informa

Italia Informa, durante la conferenza stampa dedicata all’operazione, ha posto una domanda chiave all’amministratore delegato Gianni Franco Papa, toccando un tema centrale per dipendenti e sindacati: l’integrazione porterà esuberi e ristrutturazioni del personale? Sono previsti nuovi piani di assunzione e investimenti nella formazione? Quale sarà il ruolo delle organizzazioni sindacali?

Italia Informa: L’integrazione tra BPER e Banca Popolare di Sondrio comporterà esuberi e riduzioni del personale?

Gianni Franco Papa: «Come sempre in operazioni di questa portata, prevediamo delle sinergie di costo, ma ci tengo a ribadire che non ci sarà alcun impatto sociale negativo. Eventuali uscite saranno solo su base volontaria, attraverso prepensionamenti o pensionamenti naturali. Il nostro obiettivo è quello di rafforzare il gruppo, non di ridurre il capitale umano».

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Italia Informa: Quindi ci saranno anche nuove assunzioni?

Gianni Franco Papa: «Assolutamente sì. Continueremo ad assumere nuovi talenti, in particolare giovani laureati. Abbiamo già iniziato questo processo e lo porteremo avanti con coerenza. Il futuro della banca passa dalla valorizzazione delle risorse umane, e per questo continueremo a investire in formazione e crescita professionale».

Italia Informa: A proposito di formazione, quale sarà il ruolo della BPER Academy in questa nuova realtà?

Gianni Franco Papa: «La BPER Academy è un progetto su cui puntiamo molto, nato proprio per valorizzare i talenti interni. L’integrazione con Banca Popolare di Sondrio permetterà di ampliare questo percorso, dando nuove opportunità ai dipendenti di entrambe le realtà. Voglio sottolineare che il 50% del nostro attuale top management è cresciuto all’interno della banca, e intendiamo mantenere questa tradizione anche dopo la fusione».

Italia Informa: Come vi muoverete nei confronti dei sindacati delle istituzioni preposte, visto che parlate di piano industriale?

Gianni Franco Papa: «Il dialogo con i sindacati e le istituzioni è fondamentale. Abbiamo sempre lavorato con la massima trasparenza, e continueremo a farlo. Quando abbiamo presentato il piano industriale lo scorso ottobre, abbiamo condiviso ogni passaggio con le organizzazioni sindacali, e lo stesso avverrà per questa integrazione. Sarà un processo graduale e strutturato, con l’obiettivo di tutelare i dipendenti e creare nuove opportunità».

Gli altri interventi: crescita e consolidamento territoriale

Nel corso della conferenza, Papa ha ribadito come l’operazione sia stata studiata per rafforzare la banca, incrementare la sua efficienza e potenziare i servizi per clienti e imprese. Con l’integrazione, il gruppo raggiungerà circa 6 milioni di clienti e 2.000 filiali, rafforzando la sua presenza in Lombardia e nelle altre regioni del Nord.



«Non è una manovra ostile, ma un’opportunità di crescita per entrambe le banche»
, ha spiegato Papa. L’operazione è stata accelerata anche a causa delle dinamiche di consolidamento bancario in atto in Italia, con BPER che ha scelto di muoversi strategicamente per difendere il proprio posizionamento nel mercato.

«Abbiamo ritenuto che fosse arrivato il momento per noi di agire – ha spiegato –. Se non l’avessimo fatto noi, probabilmente l’avrebbe fatto qualcun altro».



Mantenimento del marchio e attenzione al territorio


Un altro tema chiave dell’integrazione riguarda la presenza territoriale e il mantenimento del marchio Banca Popolare di Sondrio nei territori storici di riferimento. BPER ha già adottato un approccio simile con Carige in Liguria e con il Banco di Sardegna, garantendo continuità ai clienti.

«La territorialità è un valore fondamentale per noi – ha sottolineato Papa –. In alcune aree la Banca Popolare di Sondrio manterrà il proprio brand, così come abbiamo fatto in passato».

Una fusione per il futuro: investimenti e innovazione

Con la fusione, BPER prevede di rafforzare gli investimenti in intelligenza artificiale, sicurezza informatica e digitalizzazione, elementi cruciali per il futuro del settore bancario.

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«Essere più grandi significa avere più risorse per innovare e migliorare i servizi per famiglie e imprese – ha dichiarato l’AD –. Vogliamo essere un punto di riferimento per il territorio, ma con uno sguardo sempre rivolto al futuro».



Un’operazione di crescita e tutela

L’operazione tra BPER e Banca Popolare di Sondrio si configura dunque come un’integrazione mirata alla crescita, senza impatti sociali negativi. I sindacati saranno coinvolti, i dipendenti tutelati e i giovani avranno nuove opportunità di ingresso e formazione.

Le parole di Papa sono chiare: questa non è una fusione per tagliare, ma per costruire un gruppo bancario più forte, più innovativo e più radicato nel territorio.



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