Buone notizie per i consumatori italiani sul versante spese per luce e gas: anche per il 2025 è stato prorogato il bonus sociale che renderà un poco più leggera la spesa energetica. L’agevolazione, che si traduce in uno sconto diretto sulle bollette, varia nel suo importo, in base a diversi fattori, ma l’obiettivo principale è quello di fornire un sostegno concreto alle fasce più vulnerabili della popolazione. Il bonus sociale non è una misura, però, di cui tutti possono beneficiare. Ma per tutti i cittadini che non hanno accesso a questo aiuto, esistono altre vie per ridurre la spesa energetica.
Cos’è e chi può accedere al bonus sociale luce e gas
Il bonus sociale luce e gas è un’agevolazione statale che offre uno sconto per la spesa energetica se si dispone di determinati requisiti. La misura è destinata, infatti, alle famiglie in condizione di disagio economico e per accedervi è necessario presentare un ISEE inferiore a 9.530 euro (o fino a 20.000 euro per famiglie numerose con almeno quattro figli). Lo sconto viene applicato automaticamente in bolletta. Esiste anche un bonus elettrico per disagio fisico per chi necessita di apparecchiature elettromedicali indispensabili per la sopravvivenza, senza limiti di ISEE. Gli importi del bonus variano in base alla composizione del nucleo familiare e alla zona climatica di residenza per il gas.
Come spendere meno anche senza requisiti
Nonostante il bonus sociale sia una misura importante, come dicevamo, non tutti possono richiederlo. È importante ricordare, però, che anche chi non rientra nei parametri per ottenere l’agevolazione può riuscire a ridurre la spesa energetica. Una delle strategie più efficaci per risparmiare sulle bollette, è il cambio del fornitore di luce e gas.
Anche chi non beneficia del bonus può risparmiare cambiando fornitore (Getty)
Il cambio fornitore per chi non ha il bonus sociale luce e gas
Il passaggio a un fornitore del mercato libero, secondo l’Osservatorio di Switcho, un servizio digitale che aiuta i consumatori a trovare le offerte più vantaggiose, può portare a risparmi significativi, in alcuni casi paragonabili all’importo del bonus. Una famiglia di 3-4 persone, ad esempio, con un’offerta in linea con la media di mercato, potrebbe arrivare a risparmiare circa 360 euro all’anno cambiando fornitore. Il cambio, fa bene ricordarlo, è un’operazione gratuita e accessibile a tutti gli intestatari di contratti di energia elettrica o gas.
Mercato libero e servizio di maggior tutela
Il vantaggio per chi non beneficia di bonus, che spesso riesce a risparmiare di più, è evidente, ed è per questo che è importante sottolineare che, anche i clienti vulnerabili che usufruiscono dell’agevolazione, possono decidere di passare a un’offerta più conveniente cambiando operatore. Se, infatti, per diversi mesi le offerte del mercato libero non sono state più convenienti rispetto a quelle del servizio di maggior tutela, con il 2025, però, la situazione è cambiata.
Anche i clienti vulnerabili possono passare al mercato libero
Attualmente, come ha spiegato Redi Vyshka, COO e co-founder di Switcho, esistono alcune offerte luce e gas che possono garantire un maggior risparmio. È importante, in ogni caso, valutare attentamente ogni singola situazione, in base ai propri consumi specifici. I clienti vulnerabili hanno tempo fino al 30 giugno 2025 per passare al servizio a tutele graduali della luce. Inoltre, indipendentemente dall’offerta scelta, è importante ricordare che l’attivazione di una nuova tariffa non preclude la ricezione del bonus sociale.
Consigli per tutti: come risparmiare
Data la mutevolezza del mercato energetico, è fondamentale essere consapevoli che la decisione migliore per le proprie forniture può variare nel tempo. Ecco, quindi, alcuni consigli utili per risparmiare:
- tenere sotto controllo i propri consumi e le offerte disponibili.
- affidarsi a servizi digitali e trasparenti in grado di consigliare il momento migliore per effettuare un cambio di fornitore, evitando così offerte peggiorative.
- considerare che ogni situazione è diversa, e il risparmio effettivo dipende dai consumi specifici di ogni famiglia
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