L’Istat ha diffuso alcuni dati relativi agli agriturismi presenti in Italia e ai cambiamenti relativi all’ultimo anno. Nella Penisola proliferano le strutture, basti considerare che negli ultimi 20 anni le strutture da Nord a Sud sono raddoppiate nel numero, con un tasso di crescita annuo tra il 2004 e il 2023 pari al 3,2%. Un settore che oggi ha un giro di affari di 1,9 miliardi di euro, con una crescita nell’ultimo anno del 15,4%. A livello di macroarea geografica, le aziende del Nord (43,8%) incidono per il 51,2% alla formazione del valore della produzione dell’intero settore agrituristico, quelle del Centro (36,7%) per il 36,5% e quelle del Mezzogiorno (19,5%) per il 12,3%.Â
In Italia aumentano gli agriturismi
A livello nazionale le aziende agrituristiche sono aumentate di 280 unità , +1,1% rispetto allo scorso anno, per un totale di 26.129, dato che prende in considerazione sia le nuove aperture che le attività cessate, il saldo è quindi molto positivo. La crescita maggiore è però tra Centro (+2,3%) e Isole (+1,7%). Dati più o meno stabili invece tra Nord-Ovest (+0,1%), Nord-Est (+ 0,4%) e Sud (-0,1%).
Il calo in Liguria, seconda Regione a perderne di più
La Liguria, però, è in controtendenza, perché registra il secondo peggior dato d’Italia con una diminuzione degli agriturismi pari al 4,7%. In soldoni, si passa da un totale di 745 aziende nel 2022 alle 710 del 2023 (-35). A fronte di 16 nuove strutture autorizzate, sono 51 quelle che hanno chiuso. In termini percentuali solo la Val d’Aosta ha un calo complessivo più alto: -6,7%, si passa da 60 a 56. Per quello che riguarda il resto del Nord-Ovest, infatti, crescono Piemonte (+2,6%, da 1.413 a 1.450) e Lombardia (+0,3%, da 1.738 a 1.744).Â
Il caso di LevantoÂ
Nella ricerca, però, compare Levanto (provincia di La Spezia) tra i ‘comuni-polo’, ovvero tra quelli che hanno la maggiore attrattività rispetto alla Regione di riferimento. Si tratta di piccoli Comuni che spiccano per l’offerta in rapporto alla popolazione e per altri indicatori presi in considerazione, che sono i seguenti:Â
- Dotazione strutturale (agriturismi comune/agriturismi-regione)
- Specializzazione (agriturismi-comune/aziende agricole-comune)
- Attrattività (agrituristi-comune/agrituristi-regione)
- Copertura territoriale della rete agrituristica (agriturismi-comune/superfice-comune)
- Ricettività (agrituristi-comune/agriturismi-comune)
- Propensione all’ospitalità (agriturismi-comune/abitanti-comune)
- Internazionalizzazione della domanda (agrituristi stranieri-comune/ agrituristi stranieri-regione).
Quanti sono e cosa offrono gli agriturismi in LiguriaÂ
Su 710 agriturismi liguri attivi nel 2023, 257 sono in zone di montagna e 543 in collina; 371 sono guidati da un uomo (-8 rispetto al 2022) e 339 da una donna (-27 rispetto al 2022). Tra i dati disponibili anche quelli relativi ai servizi offerti: 642 offrono stanze in cui dormire (9.724 posti letto totali e 513 piazzole), 220 di queste sono solo alloggi (3.055 posti letto e 118 piazzole), 281 invece offrono anche servizi di ristorazione oltre all’alloggio. Altre offrono alloggio e attività . Per quello che riguarda la Liguria ci sono 25 agriturismi in cui è possibile praticare l’equitazione, 96 che offrono l’escursionismo, 83 con osservazioni naturalistiche, 68 con il trekking, 40 con mountain bike, 69 fattorie didattiche, 39 con corsi di vario tipo legati alla natura e 21 con attività sportive. In altri 54 sono disponibili altre attività ricreative.
Quanti turisti arrivano negli agriturismi in Italia e in LiguriaÂ
L’indice di ricettività (arrivi / aziende agrituristiche) in Italia è di 173 agrituristi per struttura e sale a 303 per la Provincia autonoma di Trento, seguita dal Veneto con 273, dall’Umbria con 252 e dalla Sicilia con 245. La Liguria è poco sotto la media nazionale con 156.Â
L’indice di ospitalità (presenze per 100 abitanti) è invece di 28 presenze ogni 100 abitanti, ma sale addirittura a 665 nella Provincia autonoma di Bolzano. La Liguria ha un dato identico alla media nazionale, 28 per 100 abitanti.Â
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