“NON CONFONDIAMO CHI EVADE CON CHI HA DIFFICOLTÀ A VIVERE”

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Che le famiglie versino in ristrettezze economiche – dichiarano gli esponenti del PD –  è un dato di fatto e che questo pesi sugli introiti dei Comuni è abbastanza evidente. A confermarlo il focus dell’ufficio parlamentare di bilancio. Si legge nella relazione che “Nonostante i miglioramenti degli anni post pandemia, dai dati emerge una capacità di riscossione dei Comuni limitata che tende a diminuire con l’aumentare della popolazione residente. Gli incassi complessivi nel triennio 2021-23 sono stati mediamente pari a circa l’85 per cento degli importi accertati, con valori decrescenti passando dal Nord al Sud (94 per cento nel Nord, 86 nel Centro e 77 nel Sud)”. 

Un impatto negativo sui bilanci dei comuni – continuano – attesa la copertura complessiva del servizio da parte degli utenti, ma anche il segnale della difficoltà in cui versano le famiglie, costrette a fare i conti con salari bassi, aumento dei prezzi dei prodotti essenziali a cominciare dal combustibile per i mezzi, la corrente elettrica ed il gas da riscaldamento. 

Il segnale è ben leggibile nei dati messi nero su bianco dal servizio finanziario del comune di Sabaudia. Nel 2014 Importo Ruolo = € 3.115.425,60 ; Somme Non Incassate = € 446.299,09 ; Percentuale Incassato su Ruolo : 85,68 %. Dati che si sono mantenuti costanti fino al 2019 mentre, a partire da quell’annualità, si è via via scesi per arrivare ai seguenti dati: TARI 2021 : Importo Ruolo = € 3.533.866,58 ; Somme Non Incassate = € 736.033,52 ; Percentuale Incassato su Ruolo : 79,18 % ; – TARI 2022 : Importo Ruolo = € 3.712.120,19 ; Somme Non Incassate = € 936.322,95 ; Percentuale Incassato su Ruolo : 74,78 % ; – TARI 2023 : Importo Ruolo = € 4.136.196,98 ; Somme Non Incassate = € 1.117.189,88. Percentuale Incassato su Ruolo : 72,99 %. Nel frattempo, sono stati inviati a ruolo coattivo i mancati pagamenti dal 2014 al 2019, per complessivi 3.334.382,28. 

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Una cifra considerevole – dichiarano – che pesa sul costo del servizio e sulla costituzione del fondo crediti, ovvero quelle somme sul bilancio corrente devono essere accantonate a fronte delle somme da incassare. Avvisi che, riguardando diverse annualità, vanno ad impattare sulle famiglie in una misura molto forte. Questo mentre negli ultimi due anni, tra il 2022 e il 2023, la somma complessiva non incassata è pari  2.043.511,83.

E’ del tutto evidente dalla lettura dei meri dati contabili – aggiungono – che c’è la necessità di mettere in campo oltre ad una azione mirata di recupero delle somme non pagate, una maggiore attenzione a quella parte di popolazione che soffre maggiormente la crisi economica e che, ogni anno, è costretta a rinviare il pagamento delle bollette. Questi dati vanno scomposti per capire le categorie che impattano maggiormente per i mancati versamenti, per avere un quadro completo della situazione, anche in previsione di un probabile intervento del governo sulle entrate dei Comuni.

Durante la discussione del bilancio – segnalano –  avevamo, assieme ai colleghi delle minoranze, posto all’attenzione la necessità di incrementare la spesa sociale, non solo quella assistenziale, ma anche quella relativa al sostegno alle famiglie in difficoltà, incrementando le risorse per Sabaudia solidale e puntando a disegnare un welfare selettivo che affronti i nodi delle nuove povertà: anziani soli, famiglie separate, famiglie numerose. Così come abbiamo sempre chiesto che eventuali esenzioni dei ruoli, anche per particolari manifestazioni, dovessero essere quantificate e scaricate, se concesse, sulla fiscalità generale, così da non impattare (il servizio ha un costo) sulla spesa complessiva.

I numeri danno un quadro di difficoltà dell’ente nella riscossione, negli ultimi anni peggiorato ed in linea con i dati dei comuni del sud, ma soprattutto delle famiglie. Il pef definitivo per il 2025 deve essere ancora approvato, in quella sede solleciteremo una riflessione che non sia esclusivamente contabile ma che dia risposte in termini concreti a chi è in difficoltà mentre vanno perseguiti coloro che, pur avendo le capacità economiche, evadono o eludono un servizio che viene pagato per intero dalla comunità.

Al fine di fare chiarezza e valutare i necessari correttivi – conlcudono  – il gruppo consiliare del PD chiede su questo specifico tema, la convocazione della Commissione Bilancio e della Conferenza dei Capigruppo.

I Consiglieri del PD

Giancarlo Massimi e Simone Brina

Il Segretario del Circolo

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Luca Mignacca





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