Si è svolta ieri, giovedì 6 febbraio, a Macerata la 3^ Masterclass Transnazionale del progetto ARCHAEODIGIT, ARCHAEOlogical DIGITal Paths for an Inclusive and Sustainable Tourism, focalizzato sulla promozione del turismo sostenibile e inclusivo all’interno dei siti archeologici attraverso l’innovazione digitale.
Le masterclass sono state organizzate congiuntamente dai partner Università Juraj Dobrila di Pola, in Croazia, che si è occupata di curare le prime due giornate e dall’Università degli Studi di Macerata, che si è occupata della giornata di ieri e curerà la quarta giornata. La quinta e ultima giornata verrà invece organizzata in collaborazione con il partner ETT.
Si tratta dunque della terza di cinque Masterclass totali. Le prime due si sono svolte in Croazia (presso il Comune di Omišalj e il Comune di Kaštela, partner del progetto), mentre la quarta si svolgerà al Parco Archeologico di Sepino (partner di progetto) e la quinta si svolgerà totalmente in modalità online.
Obiettivi
Obiettivo delle Masterclass è quello di fornire agli operatori culturali e turistici le competenze necessarie per utilizzare efficacemente la metodologia e gli altri principali risultati del progetto.
Le masterclass sono frequentate dal personale dei partner del progetto e da esperti e stakeholder locali per scambiare idee e sviluppare in modo collaborativo strategie in linea con gli obiettivi del progetto ARCHAEOdigit.
Al percorso della Masterclass maceratese hanno preso parte per il Comune di Macerata dipendenti dell’ufficio Cultura e Biblioteca e dell’Ufficio Musei Civici, personale tecnico e ricercatori dell’Università di Macerata, nonché referenti dello stakeholder Fondazione Marche Cultura.
Un arricchimento
“La collaborazione tra enti internazionali porta sicuramente ad un arricchimento delle competenze del personale coinvolto nel percorso di formazione – afferma l’assessore alla Cultura del Comune di Macerata Katiuscia Cassetta -, ma soprattutto permette a tutti un confronto diretto sulle migliori strategie per sviluppare percorsi efficaci di valorizzazione, approfondendo gli aspetti più significativi che possano evitare errori e perdita di risorse ed energie a favore invece di strategie integrate ed utilizzo delle migliori esperienze in un settore così strategico per la valorizzazione del nostro patrimonio”.
La sessione di ieri ha approfondito due temi chiave essenziali per lo sviluppo sostenibile e la promozione dei parchi e dei siti archeologici.
Le sessioni della Masterclass
La prima sessione della giornata, intitolata “Problemi e sfide di pianificazione per i parchi e i siti archeologici“, guidata dalla professoressa Roberta Angelini docente di Archeologia Pianificazione urbanistica dell’Università di Macerata, ha esplorato le complessità della pianificazione e della gestione dei parchi archeologici. I partecipanti hanno esaminato le sfide e le soluzioni chiave per preservare questi siti, bilanciando lo sviluppo sostenibile e l’impegno pubblico.
La seconda sessione dal titolo “Storytelling per la pianificazione e la valorizzazione dei parchi e dei siti archeologici“, guidata dalla dottoressa Ludovica Xavier de Silva, ricercatrice presso l’Università di Macerata, ha mostrato ai partecipanti lo stretto rapporto tra lo stesso Progetto di pianificazione del Parco archeologico e l’elaborazione dello storytelling che deve essere alla base dei Progetti di valorizzazione. La discussione ha riguardato il rapporto tra ricerca archeologici e i metodi per creare narrazioni accessibili, rivolte un pubblico diversificato.
Il programma è progettato per fornire ai partner partecipanti al Progetto Archeodigit le competenze necessarie per elaborare i piani digestione dei Parchi Archeologici di Sepino, di Helvia Ricina di Macerata, di Mirine-Fulfinum di Omišalj, e dell’area della collina di Balvan a Kastela e, di seguito, di progettare le azioni pilota finalizzate alla valorizzazione degli stessi siti attraverso l’uso d’innovative competenze digitali.
Passaggi successivi
Le prossima fase del progetto, coordinata dall’Università di Macerata, prevede dunque la realizzazione di quattro Piani di gestione dei Parchi archeologici coinvolti secondo metodologie innovative già sperimentate e applicate da Unimc in Italia e all’estero. Seguiranno la realizzazione di quattro azioni pilota e il lancio di “Corsi di formazione congiunti e di tirocini transnazionali” volti a migliorare le capacità di innovazione e aumentare la conoscenza delle opportunità di finanziamento dell’UE e nazionali per il turismo e la cultura.
“Il Progetto Archeodigit rappresenta per il nostro Ateneo un’importante occasione di dialogo con il territorio e con gli Enti preposti alla sua gestione e sviluppo – sottolinea il rettore di Unimc John McCourt -. Soprattutto, è un’opportunità concreta per tradurre i risultati di ricerche e progetti in modelli innovativi di gestione territoriale, in cui l’archeologia diventa un motore di crescita e valorizzazione”.
Panoramica del progetto
ARCHAEODIGIT è un progetto transfrontaliero tra Italia e Croazia volto a preservare e promuovere il patrimonio archeologico attraverso l’elaborazione di Piani di gestione e le tecnologie digitali. Il progetto sfrutta strumenti innovativi come la realtà aumentata (AR) e la realtà virtuale (VR) per creare esperienze coinvolgenti per i visitatori, promuovere il turismo fuori stagione e sostenere la sostenibilità a lungo termine dei siti culturali. Si concentra sulla creazione di percorsi digitali integrati che collegano il patrimonio materiale e immateriale con i servizi turistici, contribuendo a diversificare e arricchire le esperienze dei visitatori.
“Da tempo l’équipe dei nostri ricercatori, docenti e tecnici lavora alla individuazione di metodologie innovative – ricorda Roberto Perna, professore di Archeologia classica, e coordinatore per Unimc del Progetto – che possano consentire alle tematiche archeologiche di contribuire attivamente ai processi di pianificazione urbanistica e territoriale superando la logica impositiva e difensiva spesso alla base della tutela. Il confronto con nuove situazioni e problematiche ci consentirà di accrescere ulteriormente le competenze che, trasferite ai nostri studenti, saranno necessarie alla creazione di quella nuova figura di archeologo obiettivo del corso in ‘Archeologia e sviluppo dei territori’ “.
Il progetto è guidato da un consorzio di 8 partner italiani e croati, tra cui comuni, università ed enti tecnici: Capofila Comune di Macerata (Italia), Comune di Omišalj (Croazia), Città di Kaštela (Croazia), Università degli Studi di Macerata (Italia), Università Juraj Dobrila di Pola (Croazia), Parco Archeologico di Sepino e il Museo Sannitico di Campobasso – Direzione Regionale Musei Molise (Italia), ETT S.p.a. (Italia) e Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio (Italia).
Tre sono le organizzazioni associate che forniscono approfondimenti, consigli strategici e input anche per la capitalizzazione del progetto: Associazione Internazionale del Turismo Culturale e Digitale (Grecia), Direzione Regionale per i Musei delle Marche (Italia) e Museo dei Monumenti Archeologici Croati (Croazia).
Per maggiori informazioni https://www.italy-croatia.eu/en/web/archaeodigit
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