Palazzo Ducale, in mostra e poi all’asta i dipinti dei Castelli della Lunigiana del Maestro Ceccato

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MASSA-CARRARA – Sono 18 le tele che andranno all’asta, 18 preziose opere del maestro Otello Ceccato che ritraggono alcuni castelli lunigianesi circondati dal paesaggio verdeazzurro, tra cielo e colline, caratteristico di quei luoghi. Il territorio europeo a maggior intensità di castelli è diventato protagonista di uno dei cicli pittorici dello scomparso pittore paesaggista padovano ma adottato da Massa e il frutto di questo amore, di questo innamoramento sarà messo all’asta per scopi benefici a sostegno delle iniziative della fondazione Ant. L’asta sarà preceduta da una mostra esposta dal 15 al 22 febbraio presso la Sala degli Specchi a Palazzo Ducale dal titolo ‘I Castelli della solidarietà. I castelli nella Lunigiana storica del maestro Otello Ceccato’. Un’eredità importante, quella dei quadri del Maestro per i quali la figlia Eleonora, assieme al marito Paolo, ha deciso che il loro destino, non avendo avuto figli, debba essere comunque a fin di bene. Da qui la decisione di separarsi dalle opere mettendole all’asta benefica. Uno dei primi pensieri di Eleonora è quindi proprio nei confronti dei precedenti acquirenti delle altre tele del padre ( il ciclo conta 30 tele): “Verranno messi all’asta e non so a quanto arriverà – dice in conferenza la figlia del pittore scomparso -, la base d’asta è notevolmente inferiore al valore reale a cui io e mio marito rinunciamo e a cui avevamo vendute le altre tele, ma vorrei  che i precedenti acquirenti non si sentissero offesi e sapessero che non è uno svilimento del valore: in questo modo diamo la possibilità a tutti di offrire”. L’altro aspetto a cui Eleonora Ceccato teneva molto, era che l’allestimento della mostra delle opere del padre fosse curato da chi avesse delle competenze e un gusto artistico, per questo è stato affidato all’artista e amica Barbara Bellusi.

Un’iniziativa che prende le gambe grazie all’idea e all’organizzazione di Lions Club Massa-Carrara Host sostenuta da Istituto Valorizzazione Castelli e appoggiata da fondazione Ant.

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Andrea Filippini presidente del Lions Club Massa-Carrara Host ha ricordato gli appuntamenti clou dell’evento organizzato dalla sua associazione: con l’inaugurazione della mostra il 15 febbraio alle ore 16:00 e con il finissage del 22 febbraio con l’asta benefica prevista sempre per le ore 16:00. Non meno importante, ricorda il presidente di Lions, sarà l’incontro con medici, infermieri e psicologi di Ant i quali spiegheranno ai cittadini  i servizi e il supporto che la fondazione dà alle famiglie e ai malati: la città è dunque invitata a partecipare a ‘Progetto Eubiosia: l’assistenza domiciliare oncologica e le cure palliative per garantire la dignità della vita’  venerdì 21 febbraio dalle 17:30.

“C’è un legame tra il femore rotto e guarito, ritrovamento archeologico, e i castelli della Lunigiana” commenta Emanuele Bertocchi di IVC riferendosi alla frase storica dell’antropologa Margaret Mead che dichiarò come il primo segno di civiltà in una cultura antica era un femore rotto e poi guarito. “ Il prendersi cura di una persona debole è la più alta forma di umanità e questo femore oggi si salda con i castelli” ha dichiarato Bertocchi riferendosi all’iniziativa benefica.

Gli interventi in conferenza si sono susseguiti. “Mettiamo questo palazzo a disposizione della comunità – ama ripetere il presidente della Provincia Gianni Lorenzetti ogniqualvolta lo storico palazzo apre le sue porte alle tante iniziative – le risorse non sono mai sufficienti, ben venga questa mostra e questa asta a favore della fondazione”. Iniziativa che non conta solo il patrocinio della Provincia e del Comune di Montignoso, ma anche quello di Massa. “Grazie a Lions Club – ha salutato infatti il sindaco Francesco Persiani – che dimostra di essere attivo in modo concreto sul territorio e all’ospitalità nel palazzo più bello della città. Ci auguriamo che i nostri concittadini siano generosi”.

E’ poi Maria Grazia Menconi di fondazione Ant di Massa-Carrara a sintetizzare le attività che la fondazione mette in campo sul territorio e come verranno investite le risorse ricavate dall’asta: “Con i fondi raccolti sosterremo i progetti che portiamo avanti da 45 anni: progetti di prevenzione oncologica con giornate di visite gratuite per tutti contro Melanoma, Tiroide Mammella e dal 2025 anche c’è anche il progetto Testicolo che sta crescendo in modo importante, l’assistenza medico specialistica domiciliare oncologica (un medico, due infermieri e due psicologhe per equipe) che curano i pazienti a casa e infine il servizio Nava portato avanti da un gruppo di volontari che si occupa del trasporto gratuito dei pazienti”.

Toccante infine il racconto della figlia dell’artista che ha descritto passo passo l’innamoramento del padre per le terre lunigianesi. Trasferitasi la famiglia Ceccato nel 2001 da Padova a Massa, perché Eleonora sposava un ingegnere massese, il padre nell’occasione di una visita a un amico rimase folgorato dalla bellezza di quei territori. Il Maestro scomparso nel 2014 aveva esposto in molti paesi, ha opere esposte a San Pietroburgo, in Belgio, ha avuto uno studio per anni a Parigi, visitò e visse in tante città europee ma quello che trovò in Lunigiana lo entusiasmò come mai prima. “I colori cambiavano continuamente – ricorda che diceva della Lunigiana il padre – cadde in un incantesimo, io lo accompagnavo nelle sue escursioni, lui studiava la storia del territorio e voleva viverlo fino in fondo conoscendone abitanti, cibo, ogni cosa. Da Massa prendeva l’autobus e arrivava ad Aulla e da lì partiva per le sue esplorazioni”.





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